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Liceo San Miniato, Guazzini: "Ipotesi Ponte a Egola con consumo di suolo e La Scala non presa in considerazione"

(foto gonews.it)

Di solito quando si organizza un Consiglio Comunale aperto su un argomento lo si fa per consultare diverse posizioni, e non ci si presenta con una mozione conclusiva già scritta. Questo abbiamo fatto notare nella discussione sulla mozione che riguardava la collocazione definitiva del liceo Marconi nel Consiglio Comunale dell'8 Novembre. E abbiamo chiesto un ritiro della mozione, e un supplemento di riflessione anche col contributo dei tecnici incaricati di redigere la proposta del nuovo Piano Strutturale, dichiarandoci disponibili a contribuire a un nuovo testo, per due essenziali ragioni:

1) la maggioranza rifiuta l'ipotesi di risolvere il problema partendo dall'area del vecchio Liceo e delle adiacenze, che sarebbe stata la più adeguata, dal punto di vista della salvaguardia dell'idea di polo scolastico, della coerenza con altre questioni fondamentali come il consolidamento del versante nord di San Miniato, la definizione della viabilità in accesso al capoluogo e la valorizzazione della città storica.

Ne prendiamo atto anche se non ne condividiamo e non ne comprendiamo le ragioni: ci sembra ridicolo addurre il piano paesaggistico quando si è realizzata da poco una lottizzazione privata in Piazzetta Lanfranco Benvenuti. Ma anche prendendone atto, ci sembra che l'indicazione dell'area del distributore AGIP tra Ponte a Egola e Molino d'Egola sia proprio la meno idonea: si tratta di costruire un edificio ex novo su un territorio oggi del tutto libero (alla faccia dell'esigenza di risparmio del suolo!) in un'area che, qualunque artificio si voglia utilizzare per negare la presenza di un rischio idraulico, è contigua all'Egola, e che presenta anch'essa notevoli problemi di accessibilità e di parcheggi: tutto questo senza che esista uno straccio di progetto e una minima prospettiva di finanziamento. Si vuole sostanzialmente buttare la palla in calcio d'angolo, e riparlarne tra dieci anni come minimo.

2) ci stupisce che, tra le ipotesi prese in considerazione per arrivare alla soluzione Ponte a Egola, non sia stata presa in considerazione quella dell'ottimizzazione della sede attuale della Scala che, oltre a consolidare una situazione ormai esistente e consentire la soluzione in tempi brevi e medi di problemi che si presentano continuamente per la funzionalità della scuola, non comporterebbe alcun ulteriore consumo di territorio, sarebbe molto più economica, e in perfetta sinergia con interventi sulla viabilità già previsti e che dovrebbero configurare una circonvallazione a nord della Tosco-Romagnola.

Si trattava di obiezioni ragionevolissime, ma, dopo una sospensione della seduta, si è proceduto all'approvazione della mozione già presentata col voto della sola maggioranza e del consigliere di Italia Viva.

L'atteggiamento della maggioranza è di totale insofferenza nei confronti di opposizioni che facciano il loro mestiere; e questa insofferenza è continuamente evidenziata, tra l'altro, dagli atteggiamenti del Sindaco durante le discussioni in Consiglio Comunale. Ma si tratta di atteggiamenti che derivano da una presunzione di autosufficienza che il PD non si può assolutamente più permettere. Nemmeno a San Miniato.

Manola Guazzini, capogruppo gruppo consiliare CambiaMenti

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