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Impianto rifiuti, i sindaci dell'Empolese Valdelsa: "Noi responsabili della salute dei cittadini"

Sindaci Empolese Valdelsa (foto di archivio)

I sindaci degli 11 comuni dell'Empolese Valdelsa intervengono, in una nota congiunta, in merito all'ipotesi del Distretto circolare di Empoli, pensato nella zona industriale del Terrafino e per il quale sono in corso incontri con i cittadini.

Dagli 11 comuni, il commento dei primi cittadini segue la linea di quello rilasciato dalla sindaca di Empoli Brenda Barnini circa una settimana fa, in merito a opposizioni e critiche al progetto (Qui la notizia). Sempre Barnini, il 22 novembre, ha risposto al Comitato cittadino Trasparenza per Empoli, nato in merito alla proposta di realizzazione dell'impianto al Terrafino, nella quale ha affermato che saranno chiesti ulteriori incontri aperti alla cittadinanza. Oggi tutti i sindaci dell'Empolese Valdelsa (Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Vinci) ribadiscono che al momento "non è stato deciso niente" e che "nessuno di noi accetterà mai di realizzare un impianto che possa mettere in pericolo la salute dei cittadini di oggi e di domani". Di seguito il commento completo dall'Unione dei Comuni circondario Empolese Valdelsa.

"L’Empolese Valdelsa ha guidato negli ultimi 15 anni un percorso virtuoso di raccolta differenziata dei rifiuti per ridurre il più possibile la quantità da dover smaltire e così è avvenuto grazie a politiche lungimiranti come quella del "porta a porta" e alla disponibilità della cittadinanza, per la stragrande maggioranza diligente e partecipe di questo percorso a tutela dell’ambiente. Inoltre, nel nostro territorio, sono nate molte aziende che hanno valorizzato la raccolta differenziata nel settore della carta, della plastica e del vetro, contribuendo tutt’ora a risolvere il problema del ciclo dei rifiuti. La salvaguardia dell’ambiente e la tutela della salute dei cittadini hanno sempre guidato le nostre scelte e per questo vogliamo scrivere chiaramente tutti insieme che anche questa volta non sarà diverso.

Tuttavia la mancata realizzazione nella Toscana centrale di impianti di trattamento finale dei rifiuti indifferenziati e dei rifiuti derivanti dal recupero e il trattamento dei rifiuti differenziati e, assieme alla chiusura di molte discariche, costringe a conferire i nostri rifiuti in altre parti d'Italia e perfino all'estero, con drastici aumenti nelle bollette a carico dei cittadini negli ultimi anni.

Alcuni mesi fa la Regione ha pubblicato un bando, con cui invitava i soggetti gestori della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti di tutta la Toscana, a presentare proposte di realizzazione e ubicazione di impianti di nuova tecnologia, diversi dai termovalorizzatori.

ALIA, ossia il gestore dei rifiuti a partecipazione interamente pubblica di cui sono soci i nostri 11 Comuni, ha proposto la realizzazione di un impianto "waste-to-chemicals" in linea con quanto richiesto dal bando della Regione Toscana anche nel nostro territorio, individuato per le potenziali sinergie con il distretto industriale presente. Al momento non c’è un progetto definitivo da poter valutare e per questo quindi anche come Sindaci non ci possiamo esprimere sul dettaglio ma solo essere partecipi e garanti di una fase esplorativa e conoscitiva dell’idea progettuale.

Come sindaci dell’Empolese Valdelsa siamo consapevoli della rilevanza del dibattito che si è aperto sul nostro territorio sul tema e, come abbiamo sempre fatto per ogni altra questione in questi otto anni e mezzo, vogliamo confrontarci con i cittadini per prendere insieme la decisione migliore per il nostro territorio. A tal proposito vogliamo chiarire con estrema nettezza due aspetti, per sgombrare il campo dagli equivoci che nelle ultime settimane stanno alimentando nell’opinione pubblica una preoccupazione legittima ma infondata.

Primo. Non è stato deciso niente. È un percorso che presuppone verifiche da parte degli enti preposti alla tutela della salute pubblica e dell’ambiente, che ancora non sono state effettuate, perché ad oggi non è stato ultimato neppure il progetto.

Secondo. Nessuno di noi accetterà mai di realizzare nei nostri Comuni un impianto che possa mettere in pericolo la salute dei cittadini di oggi e di domani, perché il nostro compito è prima di tutto quello di farci garanti della salute dei cittadini e non vogliamo venire meno a questa responsabilità, che abbiamo sempre esercitato in modo rigoroso in questi anni non ultimo durante l’emergenza Covid stando vicini alle nostre comunità. Pertanto, saremo i primi ad opporci ad un impianto che non dia garanzie di questo tipo. Siamo padri e madri anche noi e non abbiamo nessuna intenzione di avvelenare l’aria che respirano i nostri e i vostri figli".

Fonte: Unione dei Comuni circondario Empolese Valdelsa

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