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Una cesta per la pace tra Marcignana e Comune. Intervista a Marco Cardone

La cesta della pace è stata consegnata dal comitato Trasparenza per Empoli al sindaco Brenda Barnini poco prima del Consiglio comunale di ieri in cui era stato annunciato il no dell'amministrazione sull'impianto rifiuti Alia previsto al Terrafino.

Nella cesta prodotti di Marcignana, per la precisione della zona in cui era previsto il progetto del gassificatore: una bottiglia di olio, una di vino e una di birra, una zucca e dell'aglio.

A consegnare il dono per 'sotterrare l'ascia di guerra' Marco Cardone, cittadino di Marcignana che si è contraddistinto in questi mesi per aver portato la discussione tra cittadini e istituzioni a un livello tale da aver fatto cambiare idea a tanti con argomentazioni precise determinate da studi 'fatti in casa' ma non per questo meno veritieri.

"Il dono era già pronto già da diverse settimane, ce lo portavamo dietro a tutte le assemblee in attesa di consegnarlo - commenta Cardone -. E' un segno di distensione anche se rimangono ancora diverse questioni anche sul fatto del gassificatore, non con il Comune ma con la Regione. Ci sono ancora due progetti in piedi: a Pontedera e a Rosignano. Il problema non è solo locazione su Empoli ma anche il tipo di progetto fallace per la tecnologia usata".

Vi aspettavate come comitato una risposta di questo tipo del sindaco?

"Ha risposto quel che già aveva anticipato, ha chiarito il percorso dell'amministrazione, la cosa fondamentale è stato l'invio della lettera in Regione e ad Alia".

Negli ultimi giorni vi siete messi in contatto stabilmente con gli altri comitati del territorio (quello di via IV Novembre nato per il taglio di alberi in quella strada, l'assemblea No Keu e molti altri). Com'è il lavoro assieme a queste realtà?

"Abbiamo scritto comunicati congiunti, è un legame che ci porta avanti nel percorso con approfondimenti e con la conoscenza di tutti i problemi portati dai singoli comitati. Per altre connessioni abbiamo avviato un dialogo anche con altre realtà più storiche che si occupano del problema rifiuti nel territorio di Firenze, Prato, Pistoia e Livorno, confluendo in questi comitati più ampi non solo per la gestione del rifiuto ma anche per la questione multiutility".

Avete avuto l'appoggio di alcuni partiti come Buongiorno Empoli e il M5S, vi caratterizzate con questa configurazione a sinistra?

"Chi ha risposto meglio dal punto di vista partitico è stato Buongiorno Empoli e il M5S, ma non vuol dire avere un endorsement o dare un nostro appoggio, siamo sempre stati aperti con tutte le parti. Abbiamo già avuto un primo incontro con i capigruppo e i rappresentanti dei gruppi in consiglio, auspichiamo un tavolo futuro in cui tutte le associazioni e comitati possano riunirsi. Vogliamo creare uno strumento utile ad amministrazione e cittadinanza per un percorso partecipato. Non vogliamo mettere un colore o esprimerci su fatti più inerenti alla politica. Andando avanti nel tempo poi ci avvicineremo alla campagna elettorale e non vogliamo essere legati ai partiti, rimaniamo convinti di essere cittadini".

Con il Natale un segnale di distensione è stato dato, si avvicina il 2023 e voglio chiederti quale potrebbe essere per Trasparenza per Empoli il migliore e il peggiore scenario futuro.

"Parto dal migliore. Uno scenario positivista potrebbe essere un tavolo che possa diventare permanente e condiviso da tutte le forze politiche, dove parleremo anche di temi come il raddoppio ferroviario sulla Empoli-Granaiolo, che va fatto ma in maniera diversa, fino alla questione Keu, dove il territorio va sanato in modo veloce. Per lo scenario negativo se proprio ci devo pensare penso al percorso per i referendum che vogliamo promouovere. In merito a questo ieri in Consiglio comunale la maggioranza ha presentato un emendamento per prendere 30 giorni di tempo per indire una commissione per redigerà il regolamento. Non vorrei che fosse un modo per far slittare i tempi. La richiesta fu già inviata al Comune dal comitato Viale IV Novembre nel 2020, con richiesta di dotarsi di questi strumenti per percorsi partecipativi. Dal 2020 non è stato fatto, lo stiamo richiedendo, speriamo che ci sia un risposta veloce. Non si può fare in pochi giorni ma è aspetto molto importante su cui puntiamo".

 

Elia Billero

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