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Latte artificiale per bambini, lo studio: "Occhio al marketing aggressivo sui benefici"

(Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/tatlin-28112/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=100111">tatlin</a> da <a href="https://pixabay.com/it//?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=100111">Pixabay</a>)

Secondo una ricerca internazionale pubblicata sul The British Medical Journal, in cui figura anche un gruppo pisano, molte delle indicazioni circa i benefici dei vari latti artificiali sulla salute dei bambini utilizzate a fini pubblicitari o commerciali non sono supportate da prove scientifiche di alta qualità.

Da alcune di queste indicazioni nutrizionali e sulla salute, diffuse in Paesi ad alto, medio e basso reddito, emerge ad esempio che i latti artificiali favorirebbero meglio lo sviluppo del cervello, l’immunità e la crescita dei neonati. Si tratta di affermazioni quantomeno controverse, laddove non siano supportate da solide evidenze scientifiche, in quanto possono indurre l’opinione pubblica e le mamme a percepire maggiori benefici nel praticare l’allattamento artificiale rispetto all’allattamento al seno e di conseguenza a limitare la diffusione di questa seconda pratica, i cui benefici sono invece indiscussi.

In particolare i ricercatori affermano che "manca ancora trasparenza" e auspicano normative più rigide “per proteggere meglio i consumatori ed evitare i danni associati al marketing aggressivo di tali prodotti”.

Tra gli autori pisani di questo lavoro c’è un gruppo di ricerca dell’Università di Pisa composto da Diego Peroni, professore ordinario e direttore dell’Unità operativa di Pediatria dell’Aoup, Pasquale Comberiati, ricercatore TD tipo b, e Sofia D’Elios, dirigente medico.

Fonte: Aoup - Ufficio stampa

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