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Firenze scende in piazza "a difesa di scuola e Costituzione"

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Da piazza Santissima Annunziata, colma di partecipanti, è partita la manifestazione. Tante le adesioni, presenti anche Schlein e Conte. In 10mila al corteo indetto dopo l'aggressione davanti al liceo Michelangiolo

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Piazza Santissima Annunziata è già piena di persone, giunte per partecipare al corteo promosso dai sindacati Cgil, Cisl e Uil a difesa della scuola e della Costituzione. La manifestazione, con inizio alle 14, nasce dall'appello delle Rsu delle scuole fiorentine raccolto dai sindacati "in seguto all'aggressione davanti al liceo Michelangelo e delle inaccettabili parole del ministro Valditara sulla lettera della dirigente scolastica del liceo Leonardo Da Vinci". Il 18 febbraio scorso due studenti del liceo fiorentino sono stati aggrediti da altri giovani appartenenti ad Azione Studentesca.

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Molte le adesioni al corteo che tra i primi striscioni in piazza vede proprio quello del liceo Michelangiolo, accompagnato dalla scritta "antifascista". Tra le presenze annunciate anche quelle dei neo segretari nazionale e regionale del Pd, Elly Schlein e Emiliano Fossi. Presente in piazza anche il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte.

"È importante essere qui per i motivi legati alla manifestazione" ha detto il segretario Cgil Toscana Rossano Rossi, presente in piazza. "Questi episodi di violenza, rigurgiti che per me sono fascisti, rischiano di passare nell'indifferenza e invece sono sempre più frequenti".

Poco dopo le 14 il corteo è partito da via della Colonna con una piazza Santissima Annunziata colma di partecipanti. L'arrivo è previsto in piazza Santa Croce. Secondo la questura di Firenze sono circa 10mila le persone che stanno prendendo parte alla manifestazione.

Arrivata al corteo anche la segretaria del Pd Elly Schelin, accompagnata dal sindaco di Firenze Dario Nardella e accolta da un applauso dei partecipanti. Presenti anche il presidente della Regione Eugenio Giani, il segretario del Pd Emiliano Fossi e i parlamentari Alessandro Zan e Beppe Provenzano. Per la Cgil partecipa anche il segretario generale Maurizio Landini, che ha detto: "Questa manifestazione è la più bella risposta che si può dare a chi pensa e pratica atti squadristi e di violenza, a chi vuole tornare indietro".

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Sfilano anche rappresentanti e studenti del liceo Leonardo Da Vinci. Con loro, dietro allo striscione che rappresenta la scuola, anche la preside Annalisa Savino, autrice della lettera in cui ricordava che "il fascismo nacque dall'indifferenza". I colleghi espongono infatti un cartello con scritto, "io non sono indifferente".

L'arrivo del corteo in piazza Santa Croce (foto gonews.it)

Il corteo, poco prima delle 16, è giunto in piazza Santa Croce. Gremita di persone, dal palco sono stati avviati gli interventi. Tante le bandiere presenti dei partecipanti, da quelle dei sindacati a partiti e associazioni, provenienti da varie parti d'Italia tra cui Emilia Romagna, Veneto e Lombardia.

Anche Elly Schlein è arrivata in piazza Santa Croce, insieme al sindaco Nardella e al segretario generale della Cgil Landini. All'entrata nell'ultima tappa del corteo, la segretaria del Pd è stata accolta dagli applausi. Durante il corteo Schlein si è fermata a parlare anche con gli studenti che esponevano lo striscione del liceo Michelangiolo e i giovani, hanno intonato "Bella Ciao".

Applausi anche per il presidente del M5S Giuseppe Conte all'arrivo in piazza Santa Croce. Schlein, Landini e Conte sono saliti sul palco per l'intervento a chiusura della manifestazione.

"E' una giornata meravigliosa, una grande risposta a difesa della scuola, a difesa dei valori costituzionali. Questa straordinaria partecipazione è il vero antidoto a un'indifferenza che non può esistere" ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein. "Il messaggio di oggi da questa piazza è chiaro, quei metodi violenti non passeranno: troveranno questo cordone di solidarietà umana a difesa della scuola come presidio di cultura antifascista, come primo grande luogo di contrasto ad ogni forma di diseguaglianza."

Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente del M5s Giuseppe Conte: "Oggi respingiamo le aggressioni violente e difendiamo i principi costituzionali. Gli esponenti del governo hanno doppiamente fallito: non hanno condannato l'aggressione, in particolare Fdi, partito di riferimento dei responsabili del raid. In secondo luogo, Valditara ha attaccato la lettera ineccepibile della preside fiorentina".

“Alcuni ci davano per 50mila ieri. Oggi siamo molti, molti di più. Una marea che non si vedeva da tempo”: così Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana, dalla piazza di Firenze alla manifestazione per la difesa di scuola, Costituzione, antifascismo.

Prima, l’aggressione agli studenti davanti al liceo Michelangiolo. Poi, le inaccettabili parole del ministro Valditara sulla lettera della dirigente scolastica del liceo Leonardo Da Vinci. E oggi la grande manifestazione a Firenze, con partenza da piazza Santissima Annunziata e conclusione in piazza Santa Croce, a difesa di scuola, Costituzione, antifascismo, lanciata dai rappresentanti delle Rsu delle scuole fiorentine e indetta da Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Rua, con la partecipazione di tantissime realtà democratiche e antifasciste, di leader di partito fino a partiti, sindacati, associazioni ed organizzazioni, oltre a tanta gente di Firenze, dalla Toscana e anche dal resto d’Italia.

Le parole di Rossano Rossi, segretario generale di Cgil Toscana (che ha sfilato in corteo accanto a Maurizio Landini): “Oggi una grandissima risposta di partecipazione, ci davano per 50mila ieri ma oggi siamo stati molti di più, oltre le previsioni, oggi è stato mandato un segnale forte sulla difesa di scuola, Costituzione, antifascismo. Firenze e la Toscana sono state oggi al centro della realtà democratica e politica del Paese: l’auspicio è che questa giornata, questo modello di mobilitazione, possano segnare una speranza, e una svolta per difendere con sempre maggior forza i diritti sociali, costituzionali e del lavoro. Se la politica vuole recuperare la fiducia della gente deve ripartire da piazze come quelle di oggi”.

A margine della partecipatissima manifestazione di Firenze, l'assessora regionale Alessandra Nardini e l'onorevole Alessandro Zan, promotore della legge contro l'omolesbobitransafobia, le discriminazioni di genere e l'abilismo, hanno incontrato il sindaco di Lajatico Alessio Barbafieri, bersaglio di un volantino dal messaggio esplicitamente omofobo, diffuso da Forza Nuova.

A rendere noto l'incontro è la stessa assessora Nardini, attraverso la sua pagina Facebook ufficiale.

"In piazza a Firenze insieme ad Alessandro Zan e al Sindaco di Lajatico Alessio Barbafieri, vittima nei giorni scorsi di un volantino omofobo, per dire che la nostra battaglia contro l'odio, contro ogni discriminazione, a partire da quelle per orientamento sessuale e identità di genere, non si ferma".

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