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Imbrattato Palazzo Vecchio, Nardella: "Violenza contro l'arte non giustifica battaglia per una causa condivisibile"

Dario Nardella dopo l'atto vandalico a Palazzo Vecchio

“La violenza contro l’arte, la cultura e la bellezza, che sono inermi e che nascono per il bene dell’umanità, non può mai giustificare la battaglia per una causa, anche la più condivisibile - afferma il sindaco Nardella dopo i fatti di questa mattina a Palazzo Vecchio -. Sono dei barbari incivili, non è così che si manifestano le proprie idee, non è violentando il patrimonio culturale e la bellezza. A Firenze non ci sarà mai spazio per l’inciviltà”.

“Ero a fare un sopralluogo ai restauri ai gruppi scultorei in piazza della Signoria - racconta - quando ho visto gli agenti della Polizia municipale che stavano correndo verso l’arengario: c’erano due persone che stavano imbrattando la facciata di Palazzo Vecchio. D’istinto mi sono gettato su uno dei due per bloccarlo. Siamo stati fortunati perché sul posto erano presenti i restauratori che si sono messi tutti al lavoro per lavare la facciata con gli idranti, insieme con i tecnici della Fabbrica di Palazzo Vecchio, la Polizia municipale e i Vigili del fuoco. Anch’io ho dato una mano. Hanno aiutato anche la vicesindaca Alessia Bettini e il consigliere Mirko Rufilli. Ci hanno spiegato che occorreva togliere rapidamente la vernice per evitare che seccasse e provocasse danni ulteriori”.

Per i due giovani è scattata la denuncia per il reato di imbrattamento a edifici di rilevanza culturali o paesaggistici (pena prevista l’arresto da 6 mesi a 3 anni), per manifestazione non autorizzata (pena prevista l’arresto fino a 6 mesi e l’ammenda da 103 a 413 euro), per il mancato rispetto del foglio di via emesso da Questore per tre anni (pena prevista l’arresto da 1 a 6 mesi).

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa

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