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Trasporti sanitari ed emergenza urgenza, confronto sulle difficoltà con la Sds

Un tavolo di discussione con tutti i soggetti coinvolti è stato convocato dalla Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa per analizzare le criticità che riguardano i servizi sanitari di emergenza urgenza e i trasporti garantiti dalle associazioni di volontariato.

A convocarlo è stato il presidente della SdS Alessio Spinelli (sindaco di Fucecchio) che ha coinvolto i sindaci dei 15 comuni dell'Empolese Valdelsa e del Valdarno inferiore, la Regione Toscana, rappresentata dal presidente della Commissione sanità Enrico Sostegni, l'Asl Toscana Centro, con il direttore del 112 numero unico emergenza Alessio Lubrani e con il direttore di struttura operativa complessa Daniele Mannelli, e le associazioni del terzo settore coinvolte nei servizi di trasporto, Croce Rossa, Misericordia e Pubblica Assistenza.

Per le associazioni erano presenti il responsabile regionale ANPAS Dimitri Bettini, i responsabili zonali Fabio Nacci (Misericordia), Mariano Falcini (ANPAS) e Mauro Dei (CRI) e tanti presidenti e governatori delle sezioni locali. Per la Società della Salute, oltre al presidente Spinelli, è intervenuto anche il direttore Franco Doni.

L'incontro, che ha fatto seguito ad altre riunioni tenutesi nella seconda metà del 2022, è stata anche l'occasione per affrontare quelle criticità evidenziate dal grido d'allarme che le Pubbliche Assistenze avevano lanciato nei giorni scorsi.

Le istituzioni hanno quindi risposto con un confronto a trecentosessanta gradi che è andato in scena ieri nella sala consiliare del Comune di Empoli. Un confronto franco che ha visto le associazioni rimarcare le difficoltà nel sostenere i servizi di trasporto per carenze di fondi e di personale e le istituzioni impegnate in un'analisi attenta dei bisogni, con l'obiettivo di arrivare, in un futuro prossimo, alla risoluzione dei problemi, e a trovare alcune migliorie già a breve termine, soprattutto per quanto riguarda quegli aspetti organizzativi dei trasporti coordinati dalla centrale operativa.

Un'ottimizzazione degli orari e delle chiamate al servizio, come hanno evidenziato i rappresentanti del terzo settore, potrebbe già portare dei benefici in termini di riduzione dei costi per le associazioni. Lo stesso dicasi per i tempi con i quali la Regione Toscana rimborsa le spese sostenute dalle associazioni. In questo caso l'impegno dell'ente regionale, che spesso ha sopperito all'aumento dei costi anche con stanziamenti extra budget, potrebbe portare a una riduzione dei tempi con i quali vengono rimborsati i servizi effettuati da Croce Rossa, Misericordia e Pubbliche Assistenze.

"Quello di ieri è stato senza dubbio un confronto molto utile - ha dichiarato il consigliere regionale Enrico Sostegni - perché il ruolo del volontariato è così importante che va al di là degli specifici aspetti che abbiamo affrontato. Il terzo settore rappresenta una parte importantissima della costruzione dell'intero sistema del welfare. Sulle questioni specifiche, per quelle che dipendono dalla Regione Toscana, c'è sicuramente l'impegno da parte nostra ad aprire tavoli di confronto sia sulla gestione della centrale operativa che sulle modalità di pagamento dei servizi forniti dalle associazioni di volontariato".

"La soluzione a queste criticità - spiega il presidente dell'SdS Alessio Spinelli - è un passo importante ma da solo non è sufficiente. Quella del volontariato è una questione complessa che va affrontata da nuove prospettive perché il mondo dell'associazionismo è cambiato di pari passo con i cambiamenti della nostra società. Oggi è molto più difficile trovare volontari rispetto al passato. Quando questi servizi furono istituiti, nel secolo scorso, l'età media con cui le persone andavano in pensione era molto più bassa e quindi c'erano tanti cittadini disponibili e in piena efficienza che potevano essere 'arruolati'.

Oggi le persone vanno in pensione in età molto più avanzata e difficilmente quando hanno concluso la loro carriera lavorativa possono essere impegnate in servizi di emergenza. In passato c'era poi la voglia dei giovani di avvicinarsi al volontariato e ai mezzi di trasporto, un desiderio che oggi si è sicuramente ridotto e che probabilmente avrebbe bisogno di nuovi stimoli. Occorre studiare nuove strategie, lavorare tutti insieme a una nuova progettualità che adegui il mondo del volontariato alla società di oggi e avvicini nuovamente le persone. E occorre farlo in fretta perché mentre pensiamo a nuovi modelli dobbiamo sostenere le associazioni attualmente impegnate in questi importantissimi servizi. Non possiamo rischiare che altre associazioni riducano i propri impegni, altrimenti il peso dei servizi di trasporto andrà a gravare ulteriormente sulle associazioni che sono rimaste sul campo".

Ma quali sono nel dettaglio questi servizi di trasporto? Ci sono quelli strettamente legati alle emergenze/urgenze, come il soccorso ai feriti o alle persone colpite da malori improvvisi, ma ci sono anche tutti quei servizi a carattere sociale come i trasporti per ricovero, per dimissioni dagli ospedali, per le terapie e per le cure degli anziani. Con una età media dei cittadini che continua ad avanzare anche questo tipo di servizi sono sempre più necessari. Servizi che con l'avvio dell'utilizzo della nuova ricetta dematerializzata, per quanto riguarda i costi, sono passati in toto alla voce dei trasporti sociali. E quindi sarà l'SdS, e non più l'Asl, a fornire i ristori alle associazioni attraverso il Fondo Sociale Europeo.

Fonte: Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa

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