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I ragazzi e le ragazze di Ragioneria di Empoli, la cena 40 anni dopo il diploma

Si sono ritrovati dopo 40 anni dal diploma di Ragioneria, conseguito nel 1983. Non c’è stato neppure bisogno di rompere il ghiaccio, per i ragazzi della V D dell’ITC 'E. Fermi' di Empoli, che ieri hanno trascorso una serata indimenticabile, ricordando i momenti più belli trascorsi insieme, giorno dopo giorno, durante i cinque anni delle superiori.

Bastava incrociare gli sguardi per rendersi conto che il tempo può cancellare molti ricordi, ma non quelli degli anni migliori, vissuti tra i banchi della scuola. Del resto, come dimenticare certi sorrisi, le battute, il ricordo delle interrogazioni più divertenti e anche dello sguardo minaccioso di qualche professore. Imperdibili – durante la cena - le “imitazioni” degli insegnanti che magari si atteggiavano in un modo particolare, inconfondibile.

L’idea di rivedersi era venuta a Giovanni Fantaccini e a Cristina Pini già prima della Pandemia. Era stato anche creato un primo gruppo whatsapp.

Poi, l’emergenza Covid aveva costretto a rinviare tutto. Ma il 40° anniversario del diploma era un’occasione troppo ghiotta per poter essere mancata. Così, dopo pazienti ricerche, ieri si sono ritrovati in venti.

Entusiasti i commenti del dopocena.

"Commossa e felice di esserci ritrovati" ha sottolineato Sabrina Peruzzi. "Il nostro aspetto è forse cambiato – ha aggiunto Riccardo Giusti – ma gli occhi e i cuori sono rimasti gli stessi". "Una serata bellissima, emozionante" (hanno scritto nel gruppo Alessandro Spinelli e Massimo Rocchini) "in un attimo – ha sottolineato Grazia Castaldi – siamo tornati indietro di quarant’anni"; "un bene profondo – ha commentato Rossella Sabatini - che non ci ha abbandonato nonostante il tempo".

E’ stato – ha osservato Cristina Pini – come "ritrovarsi con persone nuove e vivere la piacevole sensazione di ritrovarsi con vecchi amici". "Ora vediamo – ha chiosato Enzo Belsole – di non lasciar passare altri quarant’anni prima di rincontrarci".
Paolo Maggini ha concluso nel modo migliore la serata (che "ha risvegliato pensieri e sentimenti lontani") scrivendo di getto una poesia, "dedicata alle ragazze e ai ragazzi della 5D 1983, a chi non c’era, a chi non poteva esserci. Dedicata a chi è rivissuto nei nostri pensieri e nei nostri discorsi. Dedicata ai professori che ci hanno comunque lasciato qualcosa di sé. Dedicato a chi verrà dopo di noi".

Quando le luci si spengono
il ricordo delle facce,
di quegli occhi strabordanti di vita vissuta
riaffiorano
nell'anima
di chi per tanti anni
si era allontanato,
disperso
nel turbinio dei pensieri quotidiani.

Tu giovane virgulto
che affronti il giorno
ignaro
dei momenti a venire
gioisci delle tue ore
fai tesoro di ogni tua scoperta.

Un di, vedrai, i tuoi sogni si realizzeranno
e ricorderai sempre il volto
di chi, con te,
era seduto a quel banco.

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