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Co-working all'ex ospedale di Empoli, entro l'anno affidata la gestione

Brenda Barnini

Una mattinata di approfondimento, ma soprattutto di condivisione sul coworking. Oggi, martedì 30 maggio 2023, si è svolto "Verso l'apertura del co-working nell'ex complesso San Giuseppe", iniziativa promossa dall'amministrazione comunale per accendere i riflettori sul futuro dell'ex ospedale San Giuseppe recuperato.

"Un primo appuntamento di una serie - come evidenziato dalla sindaca Brenda Barnini - che vuole essere un'occasione di lavoro e confronto. Un passo in più di un percorso avviato diversi anni fa, nel 2015, quando abbiamo iniziato a elaborare le prime proposte di ristrutturazione, recupero e rigenerazione dell'ospedale vecchio per candidarlo alla programmazione fondi europei gestiti dalla Regione.

Allora come Comune, avevamo un grosso problema, la proprietà di un immobile acquistato dalla precedente amministrazione, e volevamo provare a trasformarlo in opportunità attribuendogli funzioni in maniera organizzata. Poi è nato il progetto Hope, che non riguarda solo la porzione di ospedale vecchio ma è a tutti gli effetti rigenerazione urbana che investe buona parte del centro storico.

Un cantiere molto complicato. Fin dal primo momento, nel 2015, abbiamo individuato spazi 'co-working', una parola che allora non si masticava ovunque, a Empoli per niente. Sono passati gli anni, anche la pandemia, che ci ha portato a prendere confidenza con la dimensione del lavoro differente rispetto all'ordinario. E ci siamo infilati in un flusso di trasformazione.

Entro fine 2023 noi dovremo aver chiuso il cantiere, compreso il modello e il soggetto di gestione di questi spazi, e in questo cronoprogramma la mattinata di stamani è punto di partenza per arrivare entro fine anno a mettere a fuoco tutti gli elementi".

In merito al cantiere, è intervenuta l'ingegner Roberta Scardigli (dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Empoli): suo il focus 'Gli spazi per il co-working nell'ex complesso San Giuseppe'.

"Il progetto di riqualificazione ha cercato in tutti i modi di ridare alla cittadinanza quello che era l'edificio storico, creando tuttavia spazi molto ampi e facilmente gestibili con diverse funzioni, anche di tipo coworking", ha sottolineato, entrando quindi nel dettaglio del cantiere e del recupero, "un primo passo della riqualificazione dell'intero complesso dell'ex ospedale. Sarà oggetto di recupero anche la parte che affaccia su via Roma. Una sfida, con fondi PNRR: obiettivo, realizzare il progetto e arrivare all'affidamento dei lavori entro l'anno, rispettando i tempi dettati dai finanziamenti europei".

All'interno del recupero del complesso dell'ex ospedale San Giuseppe, l'area destinata a coworking riveste un'importanza strategica anche per la valenza territoriale che la funzione riveste nel contesto metropolitano. A cinque minuti dalla stazione ferroviaria, gli spazi pensati per accogliere le funzioni del coworking possono rispondere a esigenze molto differenti, dalle necessità di cittadini, studenti o liberi professionisti alla ricerca di una postazione di lavoro anche per breve tempo, fino ad arrivare ai bisogni di aziende che intendono allestire attività lavorative per lunghi periodi o coordinare convegni ed eventi.

Per quanto riguarda il recupero dell'ex ospedale, gli spazi sono collocati al primo, secondo e terzo livello del corpo ottocentesco della struttura, saranno raggiungibili attraverso la hall principale, da via Ridolfi, dalla corte del pozzo di via Giovanni da Empoli e da via Paladini.

L'edificio complessivamente è costituito al primo livello dalla grande sala voltata di oltre 250 mq, utilizzabile come sala conferenza o come spazio libero da allestire con tavoli o postazioni di lavoro; al livello superiore si trova una zona con 3 uffici o sale riunioni indipendenti, una da 18 mq, e due da 24 mq e all'ultimo livello si sviluppa un'area relax da 50 mq con terrazza all'aperto di 40 mq e la grande sala con 48 postazioni di lavoro, di oltre 280 mq, caratterizzata dalle capriate in legno originali e da grandi finestre che si affacciano su tre lati.

Spazi quindi a 'Esperienze a confronto', tavola rotonda coordinata da Tiziano Cini (direttore di Asev - Agenzia per lo Sviluppo Empolese Valdelsa). Una vera e propria finestra aperta su progetti di coworking che hanno fatto 'scuola' in altre città, da Firenze a Siena a Bologna. Ognuno degli intervenuti ha messo in luce le chiavi di lettura degli spazi di coworking, evidenziandone possibili punti di forza e peculiarità, accanto a caratteristiche e vocazioni comuni.

Gestire un coworking significa gestire comunque una 'comunità', significa 'mettere in rete', garantire servizi, creare connessioni, trovare contenuti interessanti da mettere a disposizione. Non è 'gestire uno spazio', 'affittare una scrivania'. Percorsi nei quali la partnership pubblico - privata è un valore aggiunto anche perché il progetto di coworking sia sostenibile e abbia un impatto significativo sul territorio e sul tessuto imprenditoriale e non solo. Perché coworking significa anche socializzazione e incontro, condivisione e costruzione.

"Una giornata ricca di spunti interessanti, con piacere abbiamo registrato i contributi portati da chi oggi è intervenuto con la propria esperienza e la propria competenza - ha concluso l'assessore alle Attività produttive del Comune di Empoli, Antonio Ponzo Pellegrini - Nel 2017, in questa sala feci un evento su start up e coworking. All'epoca il coworking era vissuto come un'aggregazione di scrivanie, oggi è differente, lo abbiamo ascoltato e toccato con mano anche in questa occasione.

Nelle testimonianze di oggi, si comprende a fondo come serve anche altro: un luogo strategico prima di tutto. E l'ex ospedale San Giuseppe lo è: è un luogo centrale, crea una saldatura fra stazione e centro storico. Sarà fondamentale mettere al centro un dialogo importante con le imprese e le realtà che caratterizzano il nostro territorio, oltre che con la visione che l'amministrazione ha dimostrato di avere della città. E penso anche alla realizzazione di un polo della cultura, come il Parco Culturale e il futuro teatro. Credo che ci siano tutti gli ingredienti per creare una struttura strategica per la città e non solo".

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa

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