gonews.it

Misericordie in tensione per il mancato rinnovo del contratto, sindacati in allerta

Foto da Facebook

Continuano le azioni di protesta sui territori da parte dei sindacati della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil per il mancato rinnovo del contratto 2020-2022 da parte della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia.

“Ieri mattina – denunciano Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl regionali - c’è stato anche qualche momento di tensione davanti alla sede della Confederazione nazionale delle Misericordie, che si trova proprio di fronte alla Misericordia di Rifredi, all’angolo tra via delle Panche e via dello Steccuto, a Firenze, dove i sindacalisti stavano volantinando e avevano esposto bandiere e lo striscione con l’hashtag della campagna: #MisereMisericordie”.

“Alcuni rappresentanti della Misericordia – continuano le tre segreterie regionali - sono usciti dalla sede e hanno strappato i nostri volantini, con atteggiamenti aggressivi. Non è in questo modo che potranno impedirci di manifestare a difesa dei loro lavoratori, che aspettano da anni il rinnovo del contratto e si vedono penalizzati rispetto ai colleghi di CRI e Anpas.”

I sindacati hanno aperto nei mesi scorsi un tavolo con Misericordie d’Italia e Anpas nazionale, per arrivare a unificare l’inquadramento in un unico ‘Contratto emergenza-urgenza’. E mentre Anpas si è dimostrata sensibile alle richieste, tanto da aver già deliberato un anticipo del 3,5% sul futuro rinnovo contrattuale, le Misericordie sono state irremovibili.

Nell’ultimo incontro al ministero del Lavoro per le procedure di raffreddamento si è arrivati così ad un verbale di mancato accordo, a seguito del quale Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl hanno lanciato una serie di azioni di protesta su tutto il territorio nazionale.

“La scelta della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia di non voler procedere alla sottoscrizione del rinnovo – hanno spiegato i sindacati dopo l’incontro - mina il responsabile lavoro messo in campo dalle organizzazioni sindacali per ricomporre il comparto dell’emergenza e urgenza, dimostrando una scelta netta e precisa di perseguire una strada che conduce a una intollerabile disparità di trattamento rispetto alle lavoratrici e ai lavoratori della Croce Rossa Italiana e di Anpas, che svolgono le medesime mansioni.”

Exit mobile version