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Servizio Idrico, 7 sindaci dalle province di Firenze e Prato contro la privatizzazione

Di seguito riportiamo una nota a firma dei sindaci di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, Fiesole, Vaglia, Londa e Cantagallo.

"La conferenza territoriale dell’Autorità Idrica Toscana che si è tenuta ieri, mercoledì 19 luglio, ha approvato a maggioranza la forma di gestione del servizio idrico dopo il 2024, optando per un’azienda mista pubblico-privata.
Si tratta di una decisione sbagliata che smentisce l’impegno preso a dicembre 2018 da tutti i Comuni per il ritorno ad un modello di gestione completamente pubblico come sancito dal referendum del 2011.
Il modello proposto risponde esclusivamente a esigenze strumentali alla nascita della multiutility toscana e reintroduce un tipo di gestione che in tutti questi anni ha mostrato enormi limiti a scapito dei cittadini e della qualità del servizio.
È un errore pensare di poter trattare secondo la logica del profitto privato un bene comune come l’acqua. Soltanto una gestione completamente pubblica può garantire investimenti, tariffe basse e adeguati livelli per un servizio fondamentale per il nostro territorio.
C’è una forte domanda di cambiamento da parte dei cittadini che le Istituzioni hanno il dovere di cogliere e trasformare in scelte lungimiranti. Insistere con modelli tutti nel solco del passato sarebbe un errore che segnerebbe per molti anni il futuro delle nostre comunità".

Guglielmo Bongiorno sindaco di Cantagallo, Leonardo Borchi sindaco di Vaglia, Tommaso Cuoretti sindaco di Londa, Lorenzo Falchi sindaco di Sesto Fiorentino, Riccardo Prestini sindaco di Calenzano, Anna Ravoni sindaca di Fiesole, Andrea Tagliaferri sindaco di Campi Bisenzio

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