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Raddoppio, il comitato sulla Empoli-Granaiolo: "Portati i dubbi in Consiglio"

Giovedì 3 agosto abbiamo avuto l’onore di essere invitati a relazionare davanti a due commissioni del Consiglio comunale di Empoli, (la I° Affari Generali con funzioni di controllo e garanzia e la II° Assetto e utilizzazione del territorio, ambiente ed infrastrutture, demanio e patrimonio), sulle nostre preoccupazione e proposte sul progetto di raddoppio della linea ferroviaria Empoli – Granaiolo e l’elettrificazione della medesima linea, ma da Empoli a Siena. Infatti il raddoppio non sarà possibile per tutta la linea, in quanto a Poggibonsi il tratto è in galleria senza possibilità di posa di un secondo binario.

Siamo particolarmente grati ai componenti delle due Commissioni che hanno voluto questa seduta congiunta perché da adesso, le nostre perplessità e proposte sono agli Atti del Consiglio Comunale, nella storia della nostra Istituzione. Nessuno potrà dire che non sapeva cosa le Cittadine e i Cittadini delle Frazioni attraversate da questa opera hanno detto in oltre un anno di incontri con centianaia di partecipanti, con le Istituzioni e i tecnici di Italfer e RFI. Alla seduta erano invitati anche l’Assessore Regionale alle Infrastrutture, Trasporti, Urbanistica e pianificazione, Ing. Fabrizio Rocca – RFI S.p.A, oltre la Sindaca Brenda Barnini.

In estrema sintesi dobbiamo dire che non c’è niente di nuovo sotto al cielo di Empoli. Tutti hanno ribadito le proprie posizioni, dal punto di vista del tracciato siamo sempre a quanto fu detto il 12 dicembre a Ponte a Elsa, all’Assemblea chiesta da noi e organizzata dal Comune di Empoli. L’Assessore Baccelli ha dichiarato di riporre la massima fiducia nei tecnici di RFI spa e di essere certo che faranno tutto il possibile per mitigare gli eventuali disagi degli abitanti. La Sindaca ha ribadito l’importanza dell’opera, di non vedere possibilità di una variazione del percorso e la volontà si sostenere tutte modifiche atte a contenere al massimo le problematiche conseguenti all’opera stessa, oltre ad interventi per affrontare annose questioni che affliggono da anni le frazioni.

Nei nostri interventi abbiamo elencato nuovamente i dubbi che da oltre un anno riproponiamo ad ogni occasione rispetto a questo progetto che pretende di raddoppiare il binario in un tratto già stretto fra le abitazioni, molte delle quali più che centenarie, inaugurato oltre 150 anni fa: sul rischio idraulico che grava sulle nostre frazioni ai piedi della collina di Monterappoli, da sempre problema che si ripete ad ogni acquazzone, ma che aumenterà considerevolmente con le barriere che verranno erette ai bordi della linea ferroviaria, il rischio dovuto alle vibrazioni del passaggio del doppio dei convogli rispetto agli attuali ed al loro considerevole aumento di velocità (già oggi alcuni cittadini lamentano addirittura lo spostamento dei tegoli sui tetti per le vibrazioni), come dell’inquinamento acustico, nonostante le barriere antirumore che in molti casi saranno a poche decine di centimetri dalle finestre della abitazioni; per poi ribadire che la chiusura dei passaggi a livello spaccherà le frazioni in due, isolando decine di famiglie e mettendo a rischio la permanenza dei servi residuali ancora presenti: un negozietto Coop, un Ufficio Postale che apre tre giorni la settimana (non ha neanche il bancoposta per fare deposi e prelievi) una edicola e la farmacia.

Ultimo presidio le Case del Popolo che, per ora resistono con encomiabile spirito di servizio per le Comunità. Di contro con un percorso diverso e la conseguente liberazione dalla linea interna all’abitato, questo diventerebbe spazio per nuovo sviluppo delle frazioni, anche come compensazione per il consumo di nuovo suolo agricolo necessario per la linea alternativa, oltre che per nuove strutture per la comunità.

Infine, ribadendo decisamente che i residenti non sono contrari al raddoppio e alla elettrificazione della linea (anche noi siamo utenti/pendolari di quel servizio e molti dei componenti il nostro Comitato hanno sostenuto il Comitato per la 429), ci siamo permessi di far notare che in almeno un altro caso RFI ha avuto un atteggiamento diverso nei confronti di chi si era opposto ad un altro progetto di grande opera (Commissario straordinario sempre l’Ing. Vincenzo Macello), è il caso della linea di Pescara-Roma. In quel caso, dopo molti incontri fra il Commissario straordinario, RFI spa, i Sindaci di 5 Comuni, alcuni cambiamenti sono stati apportati, anche se non hanno soddisfatto tutti gli interessati, infatti, alcuni Comuni hanno fatto ricorso al TAR del Lazio. Ma la questione è: Allora si poteva cambiare, non era un progetto scolpito nella roccia, quindi, a nostro parere non c’è stata la volontà, il nostro territorio non ha avuto nessuna considerazione da parte di chi doveva e poteva decidere.

Infine abbiamo espresso dubbi sulle indagini tecniche di RFI spa, citando un caso specifico, lo studio vibrazionale che deve certificare che le vibrazioni conseguenti al passaggio dei convogli non pregiudichino la stabilità degli edifici lungo la linea: abbiamo confrontato lo studio fatto per la nostra linea (con sensori sismografici nel giardino adiacente al passaggio a livello di Brusciana e ai lati dei binari dello stesso. Solo lì e non dove la linea passa a pochi metri dalle abitazione), con uno studio fatto nel 2019 nel comune di Mondovì(To), sempre in un edificio prossimo ad una linea ferroviaria( i sensori, seguendo protocolli ben precisati dalla legge lì citata e documentata con grafici e indicazioni precise, differentemente dalla relazione sul sito bruscianese, sono posizionati in mezzo alle stanze che guardano la linea, al primo e al secondo piano).

Le risposte: l’Assessore Regionale ha dichiarato di non conoscere i fatti riguardanti la linea Pescara – Roma, per il resto è certo della legittimità e della perizia tecnica e del rispetto delle norme di sicurezza degli uffici di RFI spa. L’ing. Rocca di RFI spa, ha confermato. I Consiglieri hanno fatto delle domande precise ai Rappresentati Istituzionali e ai tecnici di RFI spa. Sui vantaggi rispetto ai tempi di percorrenza, sullo scempio ambientale che questa opera determinerà, sulla possibilità o meno di poter ripensare al progetto. Risposte, come sopra, non pervenuta quella sui tempi di percorrenza.

Comitato Empoli Granaiolo Per un altro Raddoppio

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