Il generale Vannacci contro gay e ambientalisti, condanna unanime
L'Istituto Geografico Militare di Firenze
Arriva fino a Firenze la polemica contro il generale di Divisione Roberto Vannacci, a capo dell'Istituto Geografico Militare che ha appunto sede nel capoluogo toscano. Nel libro di Vannacci autoprodotto chiamato Il mondo al contrario, come affermato da Repubblica, ci sono frasi contro omosessuali, femministe, ambientalisti e clandestini. Il militare 55enne, già a capo della Folgore, riporta nel libro frasi come "normali non lo siete, fatevene una ragione!", accenna a una fantomatica 'lobby gai internazionale' e poi afferma che per la legittima difesa "qualsiasi oggetto mi passi tra le mani" è lecito per "trafiggerlo".
Le reazioni sono unanimi da destra e sinistra. Se già l'Esercito ha preso le distanze e valuta "ogni provvedimento utile a tutelare la propria immagine", il ministro della Difesa Guido Crosetto spiega che Vannacci sarà oggetto di valutazione disciplinare: "Non utilizzate le farneticazioni personali di un generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le forze armate. Il generale Vannacci ha espresso opinioni che screditano l'Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l'esame disciplinare previsto".
Da sinistra si levano le voci del sindaco di Firenze, Dario Nardella, e del segretario regionale Pd Emiliano Fossi. "Le parole espresse da Roberto Vannacci nel suo libro, stando a quanto riportato dai mezzi di informazione, sono di una gravità inaudita e mi lasciano sconcertato, anche perché espresse da un servitore dello Stato, un alto ufficiale dell'Esercito italiano nonché comandante di una storica e prestigiosa istituzione di Firenze come l'Istituto geografico militare". Così il sindaco di Firenze Dario Nardella.
"Le parole del generale del generale Vannacci sono gravi e aberranti. È sbagliato etichettarle come opinioni, perché quelle che leggiamo sono prese di posizioni violente, che evidenziano un’incompatibilità tra il generale e il ruolo di difesa del Paese nella sua interezza che è chiamato a ricoprire. Bene la presa di distanze dello Stato Maggiore dell’Esercito e l’avvio dalla Difesa dell’esame disciplinare previsto. Chiediamo anche la rimozione dall’incarico di comandante dell’Istituto geografico militare, perché è inammissibile che un’istituzione della nostra Regione, da sempre terra dei diritti, sia guidata da chi esprime tali parole", così Emiliano Fossi, segretario del PD Toscana e deputato.
Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo chiede la rimozione di Vannacci: "Sono parole sconcertanti, di una gravità inaudita, in contrasto con la nostra Costituzione e rese ancora più gravi perché provengono da un uomo che rappresenta lo Stato gettando fango su tutto l'Esercito.
L'Istituto Geografico Militare è una assoluta eccellenza della nostra regione ed abbiamo sempre avuto modo, negli anni, di collaborare in modo proficuo con l'obiettivo di aiutare a crescere soprattutto i ragazzi delle scuole.
Ancor più per questa ragione le parole razziste, sessiste, offensive e discriminatorie esternate dal nuovo comandante Roberto Vannacci sono vergognose e inqualificabili.
Il ministro della difesa ha già condannato quanto accaduto ma spero che il Governo intervenga subito con fermezza per rimuovere il Generale e prendere tutte le decisioni necessarie a tutela dell'onore e della storia di una istituzione che è sempre stata un vanto per Firenze e la Toscana".
La Cgil Firenze commenta così: "Le parole scritte nel suo libro dal generale Roberto Vannacci, comandante dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, sono gravi e sconcertanti, oltre che allarmanti. Tanto più perché provengono da un alto rappresentante dell’esercito, a capo di una istituzione importante come l’Igm, che dovrebbe onorare il proprio ufficio ispirandosi al mandato della carta Costituzionale. Nel ribadire la contrarietà a ogni discriminazione, teniamo a dire che per noi i diritti si tengono tutti insieme, diritti sociali, diritti sul lavoro, diritti civili. Anzi, noi rivendichiamo che una nuova stagione di diritti si apra nel prossimo futuro unendo tutte le lotte per i diritti.
Il rispetto e la tutela dei diritti umani e dei diritti civili di ognuno e ognuna deve essere patrimonio comune di tutti coloro che lavorano al servizio della collettività. Seguiremo con attenzione gli esiti dell'esame disciplinare dichiarato dal ministro della Difesa e dei provvedimenti annunciati dall'Esercito a tutela della propria immagine".