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Ai domiciliari per spaccio, crea una centrale della marijuana

Ai domiciliari per spaccio, ha deciso di iniziare a coltivare marijuana in grande quantità. Per di più in casa, oltre a una sorta di centrale della droga, aveva anche la nipotina di otto anni. Per questo un uomo è stato portato in carcere.

È successo a Lucca, nel quartiere San Vito. Il 29 agosto la polizia ha fatto il consueto controllo. L'uomo, condannato a un anno e mezzo di domiciliari per spaccio, si era riorganizzato in grande stile. Gli agenti sono stati colpiti da una luce da serra proveniente da una stanza. Entrati lì, hanno trovato piantine di marijuana.

L’appartamento era stato trasformato in un vero e proprio sito di produzione e smercio di sostanza stupefacente, con tanto di impianto di illuminazione, ventilatori, umidificatori, timer e lampade UV, oltre che marijuana, sia secca che in vaso. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro penale, mentre il soggetto è stato denunciato per produzione e traffico di sostanza stupefacente.

Il Tribunale di Sorveglianza di Pisa, informato tempestivamente, ha convenuto che la misura alternativa della detenzione domiciliare non fosse più idonea allo scopo e ha istantaneamente sospeso la misura disponendo il trasferimento in carcere. La misura è risultata ancora più opportuna anche alla luce della presenza, tra i coinquilini dell’uomo, anche di una bambina di appena 8 anni (la nipote).

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