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Frode dei metalli preziosi, sequestro da 10 milioni di euro

Cinque persone ai domiciliari per una presunta frode fiscale nella commercializzazione di metalli preziosi come palladio e platino. La guardia di finanza di Arezzo ha sequestrato 10 milioni di euro di beni e ha eseguito, assieme ai colleghi dei comandi territoriali, 18 perquisizioni e squestri tra Arezzo, Pisa, Roma, Parma, Alessandria, Terni, Nuoro, L'Aquila e Lucca, oltre che in Svizzera. Sarebbero state emesse fatture false per quasi 60 milioni di euro, con 10 milioni di Iva evasa e proventi illeciti riciclati nell'acquisto di oro puro.

Lo schema di frode si svolgeva a favore di una società pisana nella produzione e rivendita di metalli preziosi. Due erano le società cartiere intestate a prestanome per convogliare il debito tributario sempre senza versare mai l'Iva.

All'esito delle perquisizioni svolte contestualmente all'esecuzione delle misure cautelari personali e reali, sono stati sottoposti a sequestro 17 fabbricati, 121 terreni, rapporti finanziari, oltre 100.000 euro in contanti, quasi 180 chili di argento, 3,7 di palladio, 3 società, 7 auto e 8 orologi di pregio. L'attività di sequestro è tuttora in corso in Italia e in Svizzera.

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