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Pronto soccorso affollato a Pisa, l'Aoup risponde: "Non è per chiusura sale"

(foto gonews.it)

L'iperafflusso di pazienti al pronto soccorso che si sta registrando da settimane a Cisanello (Pisa), in concomitanza appunto con la diffusione di virus influenzali e di contagi da Covid, non ha nessuna correlazione con la chiusura delle sale del blocco operatorio del I piano dell'edificio 30 di Cisanello disposta a inizio dicembre che, come si è più volte sottolineato anche sulla stampa locale, è dovuta a lavori di manutenzione necessari e non più rimandabili.

Si è anche più volte sottolineato che la chiusura non riguarda minimamente la linea oncologica, che infatti è stata tutta mantenuta, ma solamente la chirurgia cosiddetta "minore" e comunque non urgente e differibile. I pazienti in barella in attesa di un posto letto, che stanno affollando il pronto soccorso in questi giorni e molti dei quali arrivano per altre problematiche, e poi risultano incidentalmente positivi al Covid per cui vanno instradati in percorsi assistenziali separati e anche in "posti letto Covid" (ove bisognosi di ricovero), non sono certo pazienti in attesa di una cataratta o di una protesi d'anca, per indicare qualcuna delle tipologie di intervento riprogrammate causa lavori.

È vero, come sottolinea nell'interrogazione il consigliere regionale Diego Petrucci, che ogni anno è prevedibile il picco di accessi per sindrome influenzale e che era ampiamente prevedibile anche la risalita dei contagi da Covid ma i numeri di questi giorni esulano da ogni previsione anche perché non sono ricoveri "causa Covid" ma prevalentemente ricoveri "con Covid". Per far fronte dunque a questa nuova ondata, lunedì è stata disposta (fino a nuova comunicazione) la sospensione di un'altra fetta di chirurgia programmata non oncologica, a dimostrazione del fatto che si stava comunque effettuando in altre sale, nonostante la chiusura del blocco operatorio del I piano dell'edificio 30.

E per l'appunto, a ulteriore riprova del fatto che la linea oncologica non sia stata interrotta, è opportuno citare solo qualche numero: fra interventi programmati, in regime di day-surgery o di ricovero ordinario, per tumori maligni, nel 2023 rispetto al 2022 si è registrato un +11% di attività e +27% rispetto al 2019.

In sostanza i volumi dell'attività chirurgica dell'anno in corso sono in aumento anziché in calo, e il tutto è stato ottenuto senza ricorrere al privato accreditato ma solo con personale interno.

Va da sé che tutte le urgenze - è opportuno a questo punto sottolinearlo - non subiscono alcun rallentamento e vengono sempre regolarmente effettuate.

Infine, riguardo alle assunzioni, l’Aoup sta valutando la rimodulazione del personale da assumere facendo ricorso alle varie tipologie di reclutamento.

Fonte: Aoup - Ufficio stampa

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