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Scandicci Civica: nella corsa a sindaco arriva Giovanni Bellosi

Giovanni Bellosi

Un’operazione di coraggio che si fonda sul civismo e sulla convinzione di una città che ha bisogno di una discontinuità col passato. Parte da qui Giovanni Bellosi, o meglio dai giardini di via Della Pace Mondiale luogo dove ha scelto di presentare il simbolo della sua lista civica “Scandicci Civica”.

E la location non è un caso. I giardini di via Della Pace Mondiale, infatti, sono un luogo simbolo di quell’idea di Scandicci del futuro, che vede nello sviluppo il suo punto di forza e dove le periferie non sono pezzi a sé stanti, ma parti integranti dello amministrare una città.

"Ho deciso di fare la mia parte e candidarmi a sindaco di questa città", ha spiegato durante la presentazione Giovanni Bellosi, classe 1979, titolare di un’agenzia immobiliare, ex presidente del Casellina.

"A livello locale il dualismo destra - sinistra ha fallito e al momento a Scandicci c’è una stagnazione politica che i cittadini non meritano - ha detto - Nasce da qui il progetto civico, fatto di persone che hanno a cuore il futuro e la crescita di Scandicci. La nostra sarà una corsa fatta di concretezza e di sintesi perché le istituzioni hanno il dovere di dare delle risposte ai cittadini, senza lasciare indietro nessuno".

Un progetto quello di Scandicci Civica che ha l’obiettivo di essere vicino ai bisogni di tutti. Sensibilità che Bellosi ha maturato negli oltre dieci anni di presidente del Casellina Calcio dove ha imparato ad accarezzare tutte le sfaccettature della società.

"Avere a che fare con i ragazzi, e di conseguenza con le famiglie, ti permette di toccare con mano – nel bene e nel male – quelle che sono le nostre realtà sociali. E’ proprio questo che vorrei portare in questa lunga corsa: quello stare insieme, imparato negli spogliatoi e fuori dal campo. Perché è solo insieme che si può avere il coraggio di dare una alternativa a questa città che ormai si è arenata nei progetti".

Chiari anche i progetti: riqualificazione del rapporto urbanistico con Firenze, rivisitazione della parte industriale e dell’impiantistica sportiva, creando una cittadella dello sport, grazie all’apporto dei privati. Basta cementificazione e più servizi per le famiglie.

"La città va ripensata – sostiene Bellosi – Chi viene a investire a Scandicci lo dobbiamo mettere nelle condizioni di poter lavorare. Penso, per esempio, all’imbocco dell’autostrada. E’ chiaro che una viabilità così nel 2024 non può più essere sostenibile. Il Comune ha l’obbligo di pensare ad una soluzione".

E infine, «vedo una città che sappia unire la sua vocazione di residenza, industria e la sua parte agricole. Credo e sono fermamente convinto che questi tre aspetti, se curati e fatti crescere, possano essere la chiave per una città che non ha nulla da invidiare ad altre molto più grandi».

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