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Montelupo ricorda i suoi deportati: cerimonie e iniziative per l’81° anniversario

Montelupo commemora i suoi 21 cittadini deportati nei campi di concentramento nell’81° anniversario dell’8 marzo 1944.

Questa mattina è stata collocata in via Fonda, dove viveva, la pietra d’inciampo per Oreste Mancioli, montelupino deportato da Pontedera il 10 giugno 1944 e assassinato nel campo di concentramento di Gusen il 26 febbraio 1945. A seguire, si è svolto un omaggio alle pietre d’inciampo dedicate agli operai deportati della Vetreria Nardi, presso il Giardino della Memoria a La Torre, alla presenza degli studenti delle scuole di Montelupo. Hanno partecipato anche l'assessore alla cultura del Comune di Pontedera e il consigliere regionale Enrico Sostegni.

Alle ore 11.00 si è tenuta la cerimonia per la nuova collocazione della pietra d’inciampo del maestro Giuseppe Lami, ora posta presso l’ingresso della sezione maschile della Scuola Enrico Corradini, dove insegnava, oggi MMAB. Erano presenti gli studenti delle scuole di Montelupo e gli ospiti dell’RSA “Il Castello”, insieme a una delegazione della cittadina di Gusen, luogo di deportazione di alcuni cittadini montelupini.

"Il maestro Lami venne deportato proprio per il suo ruolo nella comunità. Alla stazione di Bologna riuscì a lanciare un biglietto fuori dal treno, che venne ritrovato e consegnato alla famiglia. In poche righe provava a rassicurare i suoi cari, ma dalla scrittura tremante e dalle parole confuse si capisce che era agitato, preoccupato. Di lui questa è l’ultima testimonianza. Da Mauthausen venne trasferito a Ebensee. – ricorda Lorenzo Nesi, assessore alla Memoria – Giuseppe Lami era una persona di spessore, come ci raccontano le tante testimonianze che abbiamo di lui. Spesso sento dire che, se fosse tornato dai campi di concentramento, avrebbe potuto avere un ruolo chiave nella costruzione dell’Italia repubblicana e libera".

 

Le commemorazioni proseguiranno alle 17.30 al MMAB con la presentazione del libro 8 Marzo 1944: Il segreto di Vittorio (Eugenio) Grazzini, a cura di Emanuele Piccini. Il volume, pubblicato dalla Casa Editrice Sandron nel 2024, racconta la deportazione politica a Montelupo. In serata, alle 21.00, seguirà la proiezione del film Il caso Matteotti, diretto da Florestano Vancini (1973).

Domani, venerdì 7 marzo, in mattinata è previsto un momento di commemorazione con gli studenti dell’Istituto Baccio da Montelupo, mentre alle 21.00 si terrà un momento di raccoglimento alla luce delle candele presso il cippo dei deportati nel cimitero del capoluogo.

Il programma si concluderà domenica 9 marzo: alle ore 10.00 avrà luogo l’omaggio alla lapide dei deportati sulla facciata del Municipio, per ricordare le vittime delle deportazioni; alle 11.00 sarà celebrata una Messa in loro memoria presso la Pieve di San Giovanni Evangelista. Al termine della funzione religiosa, un corteo si dirigerà al monumento ai caduti in Piazza Giacomo Matteotti, opera di Gino Terreni ed Eugenio Taccini, dove sarà deposta una corona.

Fonte: Montelupo Fiorentino - Ufficio Stampa

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