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Nomina Cda Palio, il Cdx: "Approccio padronale e istituzionalmente sgrammaticato"

Botta e risposta tra l'Amministrazione comunale e il centrodestra (FdI e Fi) in merito alla polemica sull'elezione del Cda del Palio. Nei giorni scorsi Fi e FdI, attraverso una nota, avevano puntato il dito contro le scelte fatte dall'Amministrazione, denunciando che "almeno due nomine dei componenti del Consiglio di Amministrazione del Palio delle Contrade di Fucecchio sono state fatte in violazione del regolamento comunale approvato dal Consiglio a luglio 2024", nella fattispecie per quel che riguarda il limite dei due mandati. Il Centrodestra ha quindi chiesto un "parere formale" alla Prefettura che a sua volta è passata al Ministero, il quale avrebbe indicato nel "consiglio comunale l'organo deputato ad indicare i criteri di nomina cui attenersi".

Immediata la risposta dell'Amministrazione comunale secondo cui "la scelta dei membri è stata dettata dalle capacità accertate dei candidati, al fine di garantire alla manifestazione più importante del nostro paese la massima professionalità e competenza", ammonendo il centrodestra: "Il Palio non si tocca né si strumentalizza politicamente". Sul parere del Ministero la sindaca Donnini specifica invece che "chi ha presentato l'esposto, di fatto, non ha pubblicato per intero la risposta che il Ministero dell’Interno ha dato attraverso la Prefettura, omettendo, ad arte, la parte finale in cui il Ministero ha dichiarato che non rientra tra le competenze del Ministero il controllo sugli atti adottati dalle amministrazioni locali”. 

 

Fi e FdI tornano quindi all'attacco accusando di strumentalizzare politicamente la manifestazione e accusa la sindaca di "distogliere l'attenzione dal problema regolamentare" e parla di "un approccio padronale e istituzionalmente sgrammaticato". Di seguito la nota:

"Oltre alla non trascurabile questione regolamentare, non può dare lezioni chi ha nominato nel Cda tre candidati alle elezioni amministrative e fa parte di un partito che ha sempre cercato il consenso nel mondo del Palio anche attraverso liste civiche". 

Rispediamo al mittente quella che sembra soltanto una goffa presa di posizione di un Sindaco che sta cercando di difendere una scelta oggi palesemente sbagliata. Si cerca di distogliere l'attenzione dal proplblema regolamentare. Viene chiesto all’opposizione fucecchiese - che svolge solo il proprio compito di controllo - di mettere giù le mani dalla gestione indiretta del palio da parte dell’ente comunale. Al Sindaco ribadiamo che la correttezza delle procedure è indispensabile ai fini della salvaguardia di tutte le istituzioni e in questo caso della principale manifestazione cittadina oltre che della tutela del generoso impegno di tanti concittadini che dedicano il proprio tempo alla vita delle contrade, pilastro fondamentale del tessuto associativo sociale-culturale del nostro comune. Chi manca di rispetto a questo impegno strumentalizzando politicamente le vicende del Palio non è certo il centrodestra fucecchiese che da almeno 15 anni, nei suoi programmi elettorali e in varie occasioni pubbliche ha sempre chiesto - a gran voce - di promuovere una riforma del Cda.

Abbiamo sempre pensato che vada dato maggior spazio alle contrade e ai contradaioli, togliendo l'antipatico e controproducente legame rappresentato dalla nomina politica dei suoi membri da parte delle giunte comunali di centrosinistra che troppo spesso usano il palio come premio per candidati in liste politiche a sostegno della coalizione vincente che non hanno ottenuto altri ruoli. Dobbiamo notare come il primo cittadino non abbia percezione della gravità della questione, nascondendo la polvere sotto al tappeto e derubricando tutto a una nostra bizza politica. 

Riteniamo che questo approccio padronale e istituzionalmente sgrammaticato sia estremamente dannoso per una manifestazione bella e importante per tutto il territorio come il palio fucecchiese. Occorre tornare allo spirito genuino e generoso del Palio ideato dai Fratres: e occorre farlo andando fino in fondo anche in una vicenda allucinante ed "antipatica" come questa che, se non risolta in modo deciso rischia di diventare una spada di damocle pericolosissima sulla testa degli organi impegnati nelle immediate attività che ci avvicinano al Palio. 

È cosa nota che Prefettura e Ministero non abbiano titolo a emettere sentenze su decisioni comunali, ma il loro parere rimane e starebbe proprio all'amministrazione recepirlo e prendere delle decisioni per evitare ulteriori conseguenza negative. Stessa cosa successe per l'elezione del presidente del consiglio comunale, quando fu ripetuta la votazione per evitare che tutti gli atti votati fossero impugnabili.

Per chi dovrebbe dare l'esempio alla cittadinanza nell'applicare un regolamento dato dal Consiglio comunale e approvato soprattutto con i voti della maggioranza (cioè PD e Orgoglio), gettare nel cestino un parere di tale peso e portata sicuramente non giova alla legalità e credibilità né dell'amministrazione, né della manifestazione che necessita di essere gestita da chi ha legittimo titolo a farlo. Mai abbiamo strumentalizzato il Palio da un punto di vista politico, differentemente il Sindaco non potrà non dire di aver nominato persone a lei vicine in barba al vincolo del doppio mandato imposto per legge e Delibara Consiliare. Detto questo, non abbiamo intenzione di continuare in questo botta e risposta, forti come non mai delle nostre ragioni. Lanciamo l'ultimo appello affinché il Sindaco torni sui suoi passi, metta da parte le proprie convenienza politiche e pensi a tenere al riparo la manifestazione e tutti gli attori in essa coinvolti da ulteriori conseguenze negative.

Vittorio Picchianti

Capogruppo Fratelli d'Italia Fucecchio

Simone Testai 

Capogruppo Forza Italia Fucecchio

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