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Caos in Consiglio comunale a Impruneta, consigliere allontanato e seduta interrotta

"La nostra colpa? quella di non chiamare presidente il presidente del Consiglio" dicono Franchi e Zoppini. Dal Pd la solidarietà alla presidente Cappelletti: "Lavori ostacolati"

Caos in Consiglio comunale a Impruneta, in provincia di Firenze, nella seduta di ieri 29 aprile interrotta con l'allontanamento di un consigliere di opposizione. A denunciarlo è lo stesso consigliere, Gabriele Franchi appartenente alla lista civica Voltiamo Pagina, insieme all'altro componente della lista Matteo Zoppini.

L'accaduto ha scatenato una serie di reazioni politiche a partire dagli stessi Franchi e Zoppini che hanno annunciato l'intenzione di presentare un esposto al Prefetto di Firenze: "Prima ci hanno silenziato i microfoni, poi hanno tentato fisicamente di sottrarceli - scrivono Zoppini e Franchi in una nota -. Poi il Segretario generale, dott. Vincenzo Del Regno, e il Presidente del Consiglio, Angela Cappelletti, hanno impartito ordini alla Polizia Municipale di usare la forza per espellere dal Consiglio il Consigliere Gabriele Franchi". Entrambi, come spiegato, sono stati denunciati per interruzione di pubblico servizio. "La nostra colpa? Quella di non chiamare 'Presidente' il Presidente del consiglio che si è rifiutato di dissociarsi da una mail di minacce e insulti nei nostri confronti inviata dal Segretario generale. Presenteremo un esposto al Prefetto di Firenze, impugneremo al Tar le due delibere che ci hanno impedito di votare e valuteremo ogni azione utile a tutelare i nostri diritti".

Nel frattempo, Alessandro Brogi, presidente di Voltiamo Pagina per Impruneta, ha definito l'accaduto come "di una gravità inaudita", mentre il presidente provinciale di Fratelli d'Italia, Claudio Gemelli, ha espresso solidarietà ai consiglieri, sottolineando che "quanto accaduto è estremamente pericoloso per la tenuta democratica della vita cittadina e non può essere tollerato né riproposto come precedente in alcuna assemblea elettiva".

A prendere le parti per la Presidente del Consiglio Comunale di Impruneta, Angela Cappelletti, è intervenuta la consigliera del PD Fiammetta Capirossi che ha espresso "piena solidarietà" nei suoi confronti, "donna delle istituzioni che ho la fortuna di avere come amica, per i fatti incresciosi di cui è stata, suo malgrado, protagonista". Capirossi evidenzia una diversa versione dei fatti: "Nel corso della seduta del Consiglio Comunale tenutasi ieri, Angela ha concesso la parola al Consigliere Franchi per le comunicazioni ufficiali. In tale occasione, il Consigliere si è rivolto alla Presidente utilizzando l'appellativo di 'Consigliera', non riconoscendole la corretta qualifica istituzionale prevista dal ruolo che ricopre. Sia la Presidente, sia il Segretario Comunale, hanno più volte invitato il Consigliere Franchi, e successivamente il Consigliere Zoppini, ad attenersi alla corretta forma istituzionale, rivolgendosi alla Presidente con il titolo appropriato. I toni del dibattito - prosegue - si sono progressivamente accesi fino a prendere atto dell’impossibilità di proseguire i lavori in condizioni di regolarità e sicurezza, pertanto la Presidente è stata costretta a disporre la chiusura anticipata della seduta. Da donna delle Istituzioni mi domando se il comportamento dei Consiglieri di opposizione sarebbe stato ugualmente poco rispettoso se al posto di una Presidente ci fosse stato un Presidente. Questo screditamento non fa bene alla politica, alle istituzioni e tantomeno alla democrazia che sulle regole e sul rispetto è stata fondata. Quindi piena solidarietà alla Presidente Angela Cappelletti" conclude Capirossi.

Anche Serena Spinelli, assessora regionale al Welfare esprime solidarietà a Cappelletti e a tutta l’assemblea imprunetina, "che ha visto i propri lavori ostacolati in maniera grave da atteggiamenti inaccettabili da parte di due consiglieri di opposizione". Spinelli aggiunge: "La democrazia è una cosa seria: ci sono spazi, tempi e modi che vanno rispettati, sempre. Dispiace dover constatare che, ancora nel 2025, c’è chi non lo ha capito. Particolarmente fastidioso è poi il tentativo di mettere in discussione il ruolo della presidente, che è stata eletta democraticamente. Forse perché è una donna? È una domanda che brucia ma che non possiamo ignorare".

A sostegno di Franchi e Zoppini è intervenuto anche il deputato e responsabile organizzatore di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, che ha dichiarato: "Nella rossa Toscana il Partito democratico mostra il suo vero volto senza verognarsene: nel Consiglio del Comune di Impruneta, in provincia di Firenze, i rappresentanti dei cittadini vengono epurati togliendogli la possibilità di parlare e allontanati con la forza dalla Polizia municipale su richiesta della Presidenza del Consiglio. È accaduto ieri: l'unica colpa dei consiglieri è stata quella di fare opposizione al Pd. È questa l'idea di democrazia che hanno? Elly Schlein ha un solo modo per prendere le distanze: pretendere le dimissioni del sindaco Riccardo Lazzerini e del Presidente del Consiglio Comunale, Angela Cappelletti. Solidarietà al consigliere che ha subito la violenza, Gabriele Franchi, e a Matteo Zoppini di Fratelli d'Italia: le istituzioni stanno dalla vostra parte".

"Non possiamo che definire grave quanto avvenuto ieri nel Consiglio comunale di Impruneta dove la Presidente dell’Assemblea si è sentita in dovere di chiamare le forze dell’ordine per scortare fuori dall’Aula un Consigliere di opposizione che, a parer suo, avrebbe leso la sua onorabilità rifiutandosi di chiamarla Presidente. Quello della Presidente è un comportamento che condanniamo fortemente. Conosciamo bene la dialettica politica che si determina nelle Assemblee elettive e il ricorso alla forza pubblica per allontanare un consigliere eletto, deve essere sempre l’estrema ratio. In questo caso c’è stato un evidente eccesso di abuso di una posizione di forza da parte della Presidente che dovrebbe, invece, garantire e tutelare le minoranze andando così a ledere la stessa Assemblea che presiede. Ci auguriamo che il partito di cui fa parte condanni quanto avvenuto e prenda provvedimenti quanti prima. È compito di tutti noi garantire la correttezza democratica in ogni Assemblea elettiva" afferma il gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano.

Condanna espressa anche dai deputati di Fratelli d’Italia Chiara La Porta e Francesco Michelotti che in una nota dichiarano: "Si è assistito non solo ad una restrizione, ma ad una vera e propria privazione degli elementari diritti costituzionali. Mettere il bavaglio ai consiglieri di opposizione, ledendo il loro diritto di rappresentanza poiché scelti dai cittadini, prima provando a silenziarne gli interventi togliendogli il microfono, poi arrivando persino a far allontanare fisicamente uno di loro da un agente di Polizia Municipale, sono azioni inaccettabili e non degne di una sede istituzionale che evocano le peggiori forme di autoritarismo. Siamo di fronte ad una vera e propria prova tecnica di regime. Siamo al fianco dei consiglieri della lista ‘Voltiamo pagina’, ai quali è stato impedito il democratico diritto di fare opposizione, e non li lasceremo soli. Auspichiamo che il ministero dell’Interno e quello per la Pubblica Amministrazione prendano provvedimenti immediati".

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