Geopolitica fragile e crisi della democrazia: Il Punto sul mondo con il direttore Raffaele Crocco
Instabilità globale, conflitti dimenticati e nuove sfide geopolitiche: questi i temi affrontati nella nuova puntata di 'Un punto sul mondo', il programma di approfondimento internazionale in onda su Radio Lady, realizzato in collaborazione con gonews.it e con l’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo.
Il direttore di gonews.it, Giovanni Mennillo, ha intervistato Raffaele Crocco, giornalista e direttore dell’Atlante delle Guerre, che ha tracciato un bilancio allarmante della situazione internazionale, tra alleanze fragili, negoziati illusori e diritti umani calpestati. Dall’Ucraina alla Palestina, passando per i giochi di potere tra Stati Uniti, Russia e Cina, Crocco ha offerto una lettura lucida e critica degli attuali scenari bellici e delle loro implicazioni sulla governance globale. Al centro del dialogo anche 'Risiko - Dalla geopolitica alla geografia dei diritti', il ciclo di incontri partito a Empoli in occasione della pubblicazione della tredicesima edizione dell’Atlante.
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In questa puntata, Raffaele Crocco, direttore dell'Atlante delle Guerre e dei conflitti, ha analizzato l’attuale situazione geopolitica, tracciando un bilancio preoccupante: "Siamo messi peggio rispetto allo scorso anno, e lo dico da ottimista. Le alleanze sono instabili. Se nel 12° volume vedevamo tre grandi attori - i filoamericani, i Brics e il mondo islamico radicale - oggi lo scenario è cambiato. L’Ucraina ha scompaginato il quadro, e le alleanze appaiono sempre meno solide. È difficile persino ipotizzare un asse compatto tra Stati Uniti ed Europa, non solo per le tensioni commerciali ma per progetti geopolitici come la militarizzazione della Groenlandia. E cosa accadrebbe se un Paese NATO attaccasse un altro Paese membro?".
Riguardo ai negoziati tra Stati Uniti e Ucraina, Crocco è netto: "Non sono veri negoziati. È impensabile che l’Ucraina accetti di perdere territori e sovranità. Trump sta cercando di allontanare la Russia dalla Cina per isolare Pechino, ma nel frattempo a pagare il prezzo sono i Paesi fragili: l’Ucraina, il popolo palestinese, e tutte le comunità senza voce né potere contrattuale nella scacchiera geopolitica".
Crocco si è espresso anche sulle prospettive di una risoluzione dei conflitti in Ucraina e Palestina. In particolare, sul conflitto russo-ucraino Crocco individua un possibile punto di equilibrio: "Una soluzione deve preservare l’indipendenza dell’Ucraina. L’ingresso nell’Unione Europea, e non nella NATO, potrebbe rappresentare una mediazione accettabile, anche per la Russia. Putin, di fronte ai costi enormi della guerra e alla debolezza dimostrata dal proprio apparato militare, dovrà trovare un modo per uscire salvando la faccia. Le proposte di Trump sono inaccettabili, per entrambi i Paesi".
Quanto alla questione israelo-palestinese, Crocco è altrettanto chiaro: "La comunità internazionale deve finalmente far rispettare a Israele accordi e norme di diritto internazionale. Non si tratta di antisemitismo, ma di rispetto delle regole. L’idea di una tregua di cinque anni non è percorribile se Israele non accetta la presenza di forze ONU o altri organismi internazionali che garantiscano una reale divisione e pongano le basi per la creazione di uno Stato palestinese".
Geopolitica, conflitti e diritti: al via a Empoli il corso “Risiko” con Raffaele Crocco
A proposito della 13esima edizione dell’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo, è partito proprio ieri, 29 aprile 2025 alle 21, a Empoli 'Risiko – Dalla geopolitica alla geografia dei diritti', il ciclo di incontri legato alla nuova edizione dell'Atlante pubblicata lo scorso gennaio. A inaugurare il percorso formativo è stato Raffaele Crocco, direttore dell’Atlante.
"Questa tredicesima edizione ha riscosso un successo superiore rispetto alle precedenti - ha spiegato Crocco -. Come redazione, abbiamo deciso di concentrarci non solo sulle singole guerre, ma sul filo conduttore che le lega: un quadro globale che spesso sfugge all’attenzione pubblica. Il mondo si sta frammentando in fazioni ostili tra loro, che si combattono per procura attraverso guerre locali, dall’Ucraina al Medio Oriente, dall’Africa ad altri scenari. La posta in gioco è la futura leadership globale".
Il corso, organizzato con il Comune di Empoli, intende offrire strumenti di comprensione accessibili a tutte e tutti, per favorire una cittadinanza più consapevole. Un progetto educativo, come sottolinea Crocco: "Stiamo lavorando molto bene insieme all’amministrazione, ma il punto centrale è che questo percorso funziona con il 'sistema Empoli', non con la singola figura politica. Diamo alle persone gli strumenti per diventare cittadini attivi e partecipi: è questo che tiene in piedi la democrazia".
Gli appuntamenti proseguiranno ogni martedì alle 21 fino al 4 giugno. Il 7 maggio si parlerà delle guerre in Africa con Sara Cecchetti (SNS), il 14 maggio del Medio Oriente con Alessandro De Pascale, il 21 maggio dell’Asia con Emanuele Giordana. Il 28 maggio spazio al rapporto tra clima, conflitti e popoli indigeni con Alice Pistolesi e Monica Pelliccia. Il ciclo si chiuderà il 4 giugno con un focus su peacebuilding e disarmo civile con Bernardo Venturi e Sara Gorelli.
Gli incontri sono gratuiti, aperti al pubblico e a cura della redazione dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo. Iscrizioni consigliate su Google Forms o Eventbrite.
