Primo Maggio, celebrazioni a Montemurlo: "In memoria di Luana D'Orazio"
Luana D'Orazio
A Montemurlo, in provincia di Prato, si è tenuta una delle manifestazioni nazionali indette per il Primo maggio dai sindacati con lo slogan 'Uniti per un lavoro sicuro'. Sul palco della cittadina laniera è salito Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, in una giornata importante per Montemurlo, che culmina con l'intitolazione di una strada a Luana D'Orazio, 22enne uccisa sul lavoro da un orditoio proprio nel comune pratese. Alla manifestazione ha partecipato anche Emma Marrazzo, madre della giovane vittima.
"Abbiamo scelto Montemurlo per ricordare la giovanissima Luana, che, qui, ha perso la vita perché furono manomessi i dispositivi di sicurezza al macchinario sul quale lavorava. Un dramma, quello delle morti sul lavoro, anche per chi rimane, per le famiglie, per le comunità che vivono queste tragedie. Persone che spesso sono lasciate sole. Ecco perché dobbiamo continuare questa battaglia per la vita e per la dignità ed è da Montemurlo, insieme a Emma, la mamma di Luana, che è qui con noi, che vogliamo lanciare il nostro messaggio del Primo Maggio" sono state le parole di Bombardieri.
Così invece Silvia Russo, segretaria generale Cisl Toscana: "Quello che però vorremmo e vogliamo e ancora più intensamente, speriamo che la giornata di oggi con le tre piazze lo dimostri chiaramente, è che l'impegno sia sempre più forte per la sicurezza sul lavoro. Bisogna investire in prevenzione e investire in benessere lavorativo e investire quindi non solo per i lavoratori e le lavoratrici, ma anche per una maggiore produttività. Non si può pensare che il lavoro sia soltanto un mezzo per guadagnare risorse, ma deve essere anche un luogo sicuro".
Ha proseguito Gessica Beneforti di Cgil Toscana: "Il tema della sicurezza sul lavoro non è disconnesso dal tema della precarietà del lavoro, dal tema dell'insicurezza sociale e dal tema della necessità ormai inevitabile di provare a cambiare un modello produttivo. Anche in Toscana una grande parte del tessuto produttivo è un modello di produzione a basso costo. E in quella produzione a basso costo ci sarà sempre qualcuno nella filiera indiscriminata degli appalti e dei subappalti che sarà costretto ad alzare l'orditoio per lavorare di più, per lavorare più in fretta, per produrre di più e per produrre di più a costi minori".
Presente anche il presidente della Toscana Eugenio Giani: "Oggi celebriamo il lavoro come elemento imprescindibile per la dignità e l'autonomia della persona, diritto costituzionale e fondamento dello Stato e di una società sana, ma purtroppo non possiamo parlare di lavoro senza ricordare le tragedie che troppo spesso sono collegate ad esso, morti bianche che ogni anno cerchiamo di sconfiggere e invece sottolineano che il nostro impegno è ancora insufficiente, che la nostra rabbia non basta, che serve un cambio di mentalità verso una cultura della sicurezza e del rispetto per la vita che tutti intuiamo come necessaria, ma è difficile da tradurre in pratica".