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Cedimento dell'argine dell'Orme: Fratelli d'Italia chiede maggiore chiarezza

La frazione di Ponzano (Empoli) durante l'alluvione del 14 marzo 2025

Il gruppo consiliare empolese non è soddisfatto delle risposte del Consorzio di Bonifica.

Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia Empoli, composto dal capogruppo Cosimo Carriero e dai consiglieri Francesca Peccianti e Danilo Di Stefano, esprime forte preoccupazione per il recente cedimento dell’argine del fiume Orme, ritenuto una delle principali concause dell’allagamento che ha colpito duramente il quartiere di Ponzano.

Durante la recente seduta del consiglio comunale del 29 aprile scorso, i consiglieri di Fratelli d’Italia hanno presentato un’interrogazione per fare luce sulle responsabilità e sulle dinamiche che hanno condotto all’evento.

Il gruppo ha accolto positivamente la risposta del sindaco Mantellassi sugli interventi di competenza del Comune di Empoli, ma ha manifestato forti riserve nei confronti delle risposte fornite dal Consorzio di Bonifica, ente responsabile della verifica e manutenzione degli argini fluviali.

“È logico e doveroso essere preoccupati – dichiara il capogruppo Cosimo Carriero – perché quanto accaduto ha evidenziato criticità che non possono essere liquidate con comunicazioni generiche. Le risposte del Consorzio sono arrivate con ritardo e non offrono alcuna rassicurazione reale ai cittadini: non sappiamo come, quando e con quali strumenti vengano effettuati i controlli di sicurezza sugli argini, ma, soprattutto, non sono state ancora fornite spiegazioni sulle cause del cedimento”.

Secondo Fratelli d'Italia, il Consorzio di bonifica avrebbe dichiarato di eseguire due sfalciature di vegetazione l’anno e verifiche regolari degli argini. Tuttavia, nessun dettaglio sarebbe stato fornito almeno finora riguardo alle metodologie impiegate, lasciando aperti, secondo i consiglieri empolesi, interrogativi sostanziali sulle cause del cedimento dell'argine dell'Orme del quale, dopo gli interventi di ripristino, si attende il formale collaudo.

“In un’epoca in cui gli eventi meteorologici estremi sono sempre più frequenti – afferma Francesca Peccianti – non è accettabile che la prevenzione si limiti a sfalciature. Oggi esistono tecnologie avanzate per il monitoraggio degli argini, come laser scanner, sensori piezometrici, rilievi fotogrammetrici e radar satellitari. Perché non sono state citate o utilizzate?”

Come noto in ambito tecnico-scientifico, la sicurezza degli argini può essere garantita tramite:
– rilievi topografici e laser scanner per monitorare le deformazioni;
– indagini geotecniche (sondaggi, penetrometrie, carotaggi);
– sensori piezometrici e inclinometrici per rilevare infiltrazioni o movimenti;
– droni per l’analisi visiva ad alta precisione;
– radar interferometrici da satellite per monitoraggi su larga scala.

“L’assenza di questi riferimenti è grave – aggiunge Danilo Di Stefano – perché mina la credibilità delle valutazioni espresse. I cittadini devono sapere se le infrastrutture idrauliche su cui si basa la loro sicurezza vengono monitorate con strumenti adeguati o con criteri ormai superati. Ci rendiamo perfettamente conto che stiamo parlando di centinaia di chilometri di argini fluviali: ma, analogamente, non possiamo abdicare al nostro ruolo di controllo e verifica di quanto accade essendo questo il mandato dei cittadini che ci hanno votato. E, chi è tenuto a dare spiegazioni, lo deve fare in maniera chiara perché qui non si va a caccia di colpevoli da mettere sul rogo, ma si richiede di fare ciò che è possibile fare per evitare disastri, e di sapere ciò che non è possibile fare nonostante la tecnologia”.

Alla luce di risposte ritenute, secondo i consiglieri comunali, non soddisfacenti, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia Empoli sta valutando l’invio di una richiesta formale al Consorzio di Bonifica, oppure la proposta di un’audizione pubblica dei responsabili tecnici nelle forme consentite dal regolamento consiliare.

“La sicurezza del territorio – concludono i consiglieri – non può essere affrontata con superficialità né con comunicazioni vaghe. In gioco non ci sono solo responsabilità penali o amministrative, ma anche obblighi morali e giuridici verso la collettività. La tutela della vita, dell’integrità fisica delle persone e della sicurezza delle abitazioni deve essere il principio guida di ogni ente pubblico coinvolto. Trasparenza, rigore e responsabilità non sono semplici auspici: sono doveri nei confronti dei cittadini e del territorio. La fiducia si conquista solo attraverso risposte chiare, verificabili e fondate su dati tecnici concreti, non con rassicurazioni generiche o ritardi ingiustificabili.”

Fonte: Fratelli d'Italia - Ufficio Stampa

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