Paccosi e il Papa, conosciuto in Perù: "Il suo cuore totalmente donato ai poveri"
Giovanni Paccosi, vescovo di San Miniato (Pisa), ha conosciuto Robin Francis Prevost in Perù, quando il futuro Papa era lì in missione e all'indomani dell'elezione al soglio di Pietro ne parla così:
"Nei giorni scorsi, dopo la morte del Papa, mi è venuto in mente che Prevost poteva essere la figura giusta, anche se io avrei pensato altri, perché è un grande uomo di fede, agostiniano. E' un uomo di grande dialogo e di testimonianza della fede, aperto con tutti. Ho pensato, stai a vedere che alla fine sarà lui il Papa. Ora mi stanno chiamando in tanti a cui in questi giorni avevo detto che Prevost era uno da tenere presente per l'elezione a Papa. E così è stato".
Era vescovo a Chiclayo, Prevost, una diocesi peruviana da un milione e mezzo di persone nel nord del Perù, quando Paccosi lo ha conosciuto. Negli ultimi due anni, racconta "ci siamo parlati alcune volte, non è una conoscenza stretta di amicizia, però c'è un rapporto di grande sima. Ho visto in lui un grande pastore, capace di stare con la gente più semplice ma anche con l'autorità o il mondo della cultura". "Poi ci siamo rivisti in questi ultimi due anni - aggiunge -, da quando sono stato fatto vescovo perché lui è prefetto del dicastero dei vescovi. L'ho incontrato un paio di volte, ci siamo ricordati di quando eravamo in Perù".
Di Prevost, il vescovo di San Miniato dice ancora: "E' una persona di grande equilibrio con il cuore totalmente donato ai poveri, alla chiesa e a Cristo". Rispetto a Bergoglio, spiega "ha un temperamento e un modo di essere molto diverso. Ma la coscienza del Cristianesimo come avvenimento che cambia la vita degli uomini e l'andare incontro a tutti è la stessa di Bergoglio, anche nell'apertura e nel dialogo".