Operativa la Casa della Comunità di Montespertoli. Giani: "Una rivoluzione per la sanità"
Dopo un lungo percorso amministrativo, tecnico e politico, riavviato nel 2019 con la Giunta Mugnaini e l’approvazione del progetto definitivo nel dicembre dello stesso anno, oggi Montespertoli festeggia l’apertura ufficiale della nuova Casa di Comunità, fulcro del più ampio Polo della Salute, realizzato grazie alla collaborazione tra il Comune di Montespertoli e ASL Toscana Centro.
Il nuovo Polo sorge in via Dott. Valerio Piazzini, in memoria del medico montespertolese tanto amato dai suoi concittadini. La struttura è dedicata ad Aurelio Giomi, sindaco dal 1970 al 1980, mentre l’area di parcheggio prende il nome di largo Laura Rossi, in omaggio all’ostetrica che ha fatto nascere generazioni di montespertolesi.
“Con questa apertura – dichiara il Sindaco Alessio Mugnaini – si chiude un percorso lungo e condiviso, che dà una risposta concreta al bisogno di prossimità e qualità dei servizi per la salute. Questa Casa di Comunità è il simbolo di una comunità che investe su sé stessa, sulla salute pubblica, sull'inclusione e sulla medicia territoriale. Un giorno storico per Montespertoli.”
La Casa di Comunità sarà operativa da lunedì 26 maggio 2025, si sviluppa su due livelli, per una superficie utile lorda di oltre 600 m², con 13 ambulatori, accessibili H24 per 7 giorni su 7, garantendo servizi sanitari e socio-sanitari fondamentali per il territorio.
Saranno attivi 7 medici di famiglia, 1 pediatra, specialisti, ostetrica, infermiere di famiglia, CUP, personale di segreteria, assistenti sociali e ambulatori per le attività del consultorio familiare. Oltre all’attività ambulatoriale, saranno garantiti servizi di prelievi, diagnostica di base, screening, vaccinazioni e a breve anche il servizio di continuità assistenziale.
La nuova Casa di Comunità è un esempio di efficienza energetica e sostenibilità. Costruita con struttura portante in legno e dotata di un impianto fotovoltaico, utilizza un sistema di climatizzazione, impianti regolabili, vetrate con apporto solare ottimizzato e schermature solari per evitare il surriscaldamento.
Il costo complessivo per l’edificio A (Casa di Comunità) è stato di oltre 2,1 milioni di euro, sostenuto con fondi pubblici di ASL e Regione. L’investimento complessivo per l’intero Polo supera i 4 milioni di euro.
L’intervento edilizio ha previsto anche la costruzione di un secondo edificio (B), destinato ad dipe (attualmente in fase di completamento) e alcuni spazi per realtà associative del territorio.
“Siamo stati spesso ad un passo dal vedere fallire questo progetto ma oggi cambia la storia di Montespertoli perchè dopo 40 anni cambia l’asse dei servizi pubblici nel capoluogo e questo rappresenta nuove opportunità. È un traguardo bello ed emozionante che carica tutta la comunità di grandi responsabilità, da oggi non saremo più gli stessi e dovremo continuare a percorrere questa strada di cambiamento offrendo al nostro paese nuovi servizi.” conclude il Sindaco
La Casa di Comunità di Montespertoli non è solo una struttura sanitaria, ma un luogo simbolico dove memoria, innovazione e servizi si intrecciano per costruire servizi più moderni e accessibili per tutti.
“Le Case di comunità sono la vera rivoluzione della nostra sanità territoriale" – ha detto intervenendo il presidente della Toscana, Eugenio Giani. "un modo, nel segno della Toscana diffusa, per offrire a tutti i cittadini, ma soprattutto agli anziani e ai malati cronici che hanno bisogno di un’assistenza protratta nel tempo, risposte ai loro bisogni di salute il più vicino possibile a dove abitano e ovunque abitano. Una sfida che viaggia in parallello alla telemedicina. Sono settantasette – prosegue Giani - le strutture in tutta la regione su cui abbiamo investito, con ristrutturazioni o nuove edificazioni. Questi presidi non sono semplici strutture, ma veri e propri hub di salute dove medicina generale, specialistica, servizi sociali, prevenzione e diagnostica di primo livello si incontrano, garantendo risposte tempestive e personalizzate, con la collaborazione dei medici di famiglia e in alcuni casi del terzo settore."









La Casa di Comunità
Seicentotrenta mq su due livelli e 13 ambulatori, la Casa della Comunità è stata costruita su un terreno di proprietà aziendale. L’intervento edilizio è stato realizzato dal Comune di Montespertoli ed è consistito nella costruzione anche di un secondo edificio, su un terreno di proprietà comunale, che ospiterà la sede operativa del 118 (ancora in fase di completamento) e alcune realtà associative del territorio.
Aperto con orario H 24, sette giorni su sette giorni, la Casa della Comunità offrirà tutti i servizi della medicina generale, della specialistica e della diagnostica di primo livello. Nella palazzina della Nuova Casa della Comunità si sono trasferiti personale e attività che si trovavano nella preesistente struttura in centro e che da lunedì saranno operativi: 8 medici di famiglia e un 1 pediatra di libera scelta, oltre agli specialisti, all’ostetrica, all’infermiere di famiglia, al personale di segreteria e Cup e agli amministrativi. Tra gli altri servizi sono stati trasferiti i prelievi, il servizio sociale, la diagnostica di base, i programmi di screening e vaccinazioni e gli ambulatori per l’attività del consultorio familiare. Si sta lavorando per portare quanto prima il servizio di continuità assistenziale.
Nella palazzina accanto alla Casa della Comunità sarà ricreato anche lo spazio da destinare all’attività fisioterapica che era già attiva nella preesistente Casa della Salute. Il progetto prevede anche l’introduzione del fisioterapista di comunità.
A differenza della struttura sanitaria situata in centro, la nuova Casa della Comunità dispone di un parcheggio riservato ad uso esclusivo. Il nuovo polo sanitario è stato progettato con particolare attenzione sia all’estetica che alla funzionalità ed è compatibile con i principi della sostenibilità ambientale. L’edificio completamento nuovo e accessibile potrà essere utilizzato da tutti in modo sicuro e autonomo.
Il costo della sola Casa della Comunità ammonta a circa 2.300.000,00 euro coperti da fonti finanziarie regionali e aziendali.
Regione Toscana
In collabrazione con Paola Baroni