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Il Consiglio regionale della Toscana approva due mozioni su Gaza: "Immediato cessate il fuoco"

Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio regionale della Toscana

Approvate le mozioni di Pd e Italia Viva: "Fermare la catastrofe umanitaria". Il dibattito

L’Aula del Consiglio regionale della Toscana interviene con due mozioni sulla crisi in atto da mesi nella Striscia di Gaza. Nella prima, primo firmatario il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli (Pd), approvata da Partito democratico, Italia Viva, Gruppo Misto-Europa Verde e Movimento 5 Stelle e che ha visto l’astensione di Fratelli d’Italia, Lega e Gruppo Misto-Merito e Lealtà impegna la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo affinché sia affermato con determinazione l'impegno dell'Italia a riconoscere la Palestina quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967 e con Gerusalemme quale capitale condivisa, riaffermando con forza la prospettiva dei "due popoli, due Stati"; a promuovere il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell'Unione europea, nel rispetto del diritto alla sicurezza dello Stato di Israele; a sostenere, in tutte le sedi internazionali e multilaterali, ogni iniziativa volta a esigere il rispetto immediato del cessate il fuoco, la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani ancora nelle mani dell'organizzazione terroristica Hamas, la protezione della popolazione civile di Gaza e la fine delle violenze nei territori palestinesi occupati, la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi, sicuri e senza restrizioni all'interno della Striscia; a sospendere urgentemente, ove in essere, le autorizzazioni di vendita di armi allo Stato di Israele concesse anteriormente alla dichiarazione dello stato di guerra dell'8 ottobre 2023, al fine di scongiurare che tali armamenti possano essere utilizzati per commettere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, nonché a sostenere e farsi promotore, a livello europeo con gli altri Stati membri, di opportune iniziative volte alla totale sospensione della vendita, della cessione e del trasferimento di armamenti allo Stato di Israele; a sostenere in sede europea l'adozione di sanzioni nei confronti del Governo israeliano per la sistematica violazione del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario e nei confronti dei coloni responsabili delle violenze in Cisgiordania.

Nella seconda mozione, primo firmatario il consigliere Stefano Scaramelli (IV), approvata da Partito democratico, Italia Viva, Gruppo Misto-Europa Verde, Movimento 5 Stelle e Gruppo Misto-Merito e Lealtà e che ha visto l’astensione di Fratelli d’Italia, è previsto l’impegno per la Giunta a farsi promotrice presso il Governo italiano e le istituzioni europee, di una richiesta di cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza, il rilascio di tutti gli ostaggi ancora detenuti, e il pieno e sicuro accesso degli aiuti umanitari alla popolazione civile palestinese, in particolare alle fasce più vulnerabili, affidandone la gestione a enti indipendenti riconosciuti a livello internazionale. È previsto poi l’impegno a sostenere ogni iniziativa, nazionale e internazionale, volta a favorire una soluzione politica duratura del conflitto, basata sul principio "due popoli, due Stati", che veda un'Autorità Nazionale Palestinese rinnovata, autonoma da Hamas, impegnata nella costruzione di uno Stato democratico e pacifico. È previsto infine l’impegno a promuovere, nell'ambito delle proprie competenze, iniziative di sensibilizzazione, educazione alla pace e sostegno alle reti toscane di solidarietà attive nella cooperazione con i territori colpiti.

I firmatari Ceccarelli e Melio (Pd): "Catastrofe umanitaria sotto gli occhi del mondo"

"Non è più tollerabile – ha spiegato il capogruppo del Pd Ceccarelli - assistere in silenzio allo sterminio di civili inermi nella Striscia di Gaza. Di fronte a una tragedia di questa portata, servono azioni forti, un impegno concreto per la pace, il riconoscimento dello Stato di Palestina e il rilancio di un processo negoziale basato sulla convivenza e sul rispetto dei diritti umani".

La mozione, approvata dal Consiglio Regionale, prende spunto dalle rivelazioni, pubblicate il 5 maggio 2025, di un piano militare israeliano per l’occupazione prolungata di Gaza, che prevede presidi armati lungo i principali corridoi e il confinamento forzato della popolazione in un’area costiera ristretta. Un’operazione che si somma alla recrudescenza dei bombardamenti avvenuti tra marzo e aprile e che ha aggravato un bilancio umanitario già insostenibile: secondo l’ONU, sono oltre 52.400 le vittime e più di 118.000 i feriti registrati da ottobre 2023 a fine aprile 2025. Solo nell’ultima ondata di attacchi, iniziata a marzo, sono morte quasi 2.300 persone.

"Condanniamo senza ambiguità l’attacco terroristico di Hamas dell’ottobre 2023 – precisa Ceccarelli – ma ciò non può giustificare l’eliminazione sistematica di civili, il bombardamento di infrastrutture vitali, né il tentativo di rendere permanente l’occupazione di Gaza. Benjamin Netanyahu, primo responsabile politico e militare di questa escalation, ha scelto consapevolmente la strada della violenza e della distruzione, compromettendo ogni spiraglio di dialogo e coesistenza. È tempo che l’Europa e l’Italia smettano di assistere passivamente e si attivino per fermare questa deriva".

La mozione impegna la Giunta regionale a sollecitare il Governo italiano a farsi promotore, in tutte le sedi internazionali, delle seguenti priorità: il rispetto immediato del cessate il fuoco e l’interruzione delle operazioni militari; la liberazione senza condizioni degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas; la fine delle violenze nei territori palestinesi occupati; la garanzia di accesso rapido, sicuro e continuativo agli aiuti umanitari; il riconoscimento dello Stato di Palestina nel quadro della soluzione "due popoli, due Stati".

"Come Regione Toscana – conclude Ceccarelli – abbiamo il dovere morale di far sentire la nostra voce e di chiedere che l’Italia torni a essere protagonista di un’iniziativa diplomatica credibile, che dia priorità alla vita umana, alla giustizia e alla pace. La tragedia di Gaza non è lontana da noi. È un banco di prova per l’umanità intera e nessuno di noi può sottrarsi dall’impegnarsi in questa direzione".

"In Consiglio regionale è passata una mozione della quale sono il secondo firmatario, insieme al Capogruppo, per chiedere la condanna delle gravi violazioni del diritto internazionale da parte del Governo israeliano guidato da Netanyahu, ribadendo la necessità di rilanciare il processo di pace fondato sul riconoscimento dello Stato della Palestina" dichiara il consigliere regionale Iacopo Melio. "Sono fiero di avere, nel mio piccolo e per quanto possibile, mantenuto sempre accesa l’attenzione sulla questione palestinese nei miei ultimi dieci anni di attivismo. Così come lo sono di non vedere sul tabellone il mio nome dipinto di giallo, perché al contrario delle Destre, tutte, l’astensione dalle proprie responsabilità non farà mai parte della mia politica e di quella del Partito Democratico. Doloroso vedere come nemmeno le immagini delle scorse ore, di una bambina che cammina tra le fiamme respirando fumo e disperazione, abbiano svegliato la coscienza di alcune e alcuni esponenti politici di tutta Italia, che ancora si voltano e tacciono. 'Il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che compiono azioni cattive e che fanno del male, ma per quelli che si siedono a guardare senza fare nulla'. (Albert Einstein)".

Il dibattito in aula

Durante l’ampio dibattito la consigliera del Gruppo Misto-Europa Verde Silvia Noferi ha condannato i continui attacchi di Israele fatti con la scusa che negli obiettivi centrati “si nascondano terroristi di Hamas” e che sta usando con incredibile crudeltà “anche l’arma della fame nella Striscia di Gaza un vero e proprio crimine di guerra condannato anche dalla Corte Internazionale dell’Aja”. “C’è una bella differenza tra la necessità di difendersi e la volontà di trovare una vendetta come sta facendo Israele” ha chiarito la consigliera Noferi che ha aggiunto “ora serve che il Governo prenda una decisione chiara e netta non solo a parole, ma con i fatti perché ad oggi non c’è un Paese occidentale che abbia messo anche una minima sanzione verso Israele. Bisogna fare capire in modo chiaro al governo Netanyahu che ha oltrepassato ogni limite della vera umanità”. “Mi fa piacere che il Partito democratico abbia preso una posizione netta e chiara – ha concluso Noferi - e credo che sia necessario che a farlo sia anche l’Europa visto l’immobilismo degli Stati Uniti”.

Ad annunciare voto positivo anche il Movimento 5 Stelle con Irene Galletti “nella logica di una ricerca della pace che continuiamo a perseguire in tutte le sedi, in tutte le forme e con tutti gli strumenti. E tra questi anche la manifestazione prevista agli inizi di giugno da parte di tutte le forze progressiste. Questo vuol dire portare tutte le persone a chiedere e scegliere convintamente la pace ovunque. Quello che sta succedendo nella Striscia di Gaza è incredibile su tutti i fronti. La risposta di Israele all’attacco terroristico di Hamas ha tutti gli aspetti di una strage, di un genocidio, e del quale è responsabile un governo, perché va distinto il governo Netanyahu dal suo popolo. Toccherà alla diplomazia attivare tutti gli strumenti per far convivere questi due popoli in armonia all’interno della loro terra. Ora di fronte all’obiettivo di Israele di voler controllare il 75% della Striscia di Gaza, entro due mesi e con un approccio militare, serve una posizione forte di tutti coloro che possono compresa la Toscana”.

A voler distinguere tra il governo e il suo popolo anche il consigliere regionale Maurizio Sguanci (IV) che ha condannato “sia l’atto terroristico di Hamas” che “la reazione di Israele chiaramente sproporzionata” illustrando in Aula l’impegnativa della mozione presentata da Italia Viva. E a margine della seduta è voluto intervenire anche il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli ha spiegato il voto a favore alla mozione di cui è stato primo firmatario: “La Toscana al fianco di Gaza. Immediato cessate il fuoco. Rilascio degli ostaggi. Accesso agli aiuti umanitari. Sostegno alla popolazione, in primis ai bambini. Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato un atto a mia prima firma che promuove un impegno collettivo per la pace, il sostegno alle reti toscane di solidarietà attive nella cooperazione internazionale e la difesa del principio dei due popoli, due Stati, da affermare in ogni sede diplomatica e politica. Contestualmente, ho votato anche a favore della mozione presentata dai colleghi del Partito Democratico. Punti di vista diversi ma convergenti, la cui sintonia rafforza la nostra alleanza a livello regionale, rendendola solida non solo sul piano politico, ma anche su quello valoriale e culturale”.

Non solo macerie e case che crollano per i bombardamenti, ma anche il dramma della fame e delle mutilazioni che colpiscono i più piccoli di Gaza. Lo ha affermato durante il dibattito Diego Petrucci (FdI) per sottolineare come le immagini che arrivano da Gaza siano la “cosa più atroce e aberrante” alla quale lui stesso abbia assistito nella sua vita. Non a caso questo paese martoriato vanta il più alto rapporto percentuale pro capite di bambini mutilati al mondo. Un “dramma”, secondo il consigliere, “su cui non possiamo rimanere in silenzio ma neppure fare speculazioni”. E ricordando il lavoro del Governo nazionale per lo stop immediato alle operazioni di guerra, Petrucci ha concluso il proprio intervento invitando tutti a non strumentalizzare.

Un grazie per l’intensità del dibattito è arrivato da Serena Spinelli, assessora alle politiche sociali, che ha ricordato l’esperienza di cooperazione ultraventennale della Regione Toscana con Palestina e Israele per progetti di dialogo e di pace, tra due popoli e due stati. Ciò che sta avvenendo a Gaza è davvero contro l’umanità, quando si attaccano i rifugi, le scuole, gli ospedali, tutti siamo chiamati a mobilitarci. “E’ vero che decidono i potenti, ma il silenzio non aiuta il cambiamento – ha sottolineato – è necessario partire anche dal basso”. “Vi ringrazio di cuore per ciò che avete fatto oggi – ha concluso – per questa opportunità di dibattito e strumento di democrazia”.

Andrea Ulmi (Gruppo Misto-Merito e Lealtà) si è voluto soffermare sull’equilibrio della mozione, nonché sulla necessità di affermare quanto questa non debba essere solo una battaglia del centro-sinistra, annunciando il voto favorevole, pur condannando le manifestazioni pro-pal disturbate dai black block, volendo riconoscere – peraltro - l’onestà dell’impegno del Governo nazionale.

Vittorio Fantozzi (FdI), partendo dalla “consolidata propensione” dell’Aula a seguire affari esteri, ha ricordato che nel mondo attualmente ci sono 56 conflitti in corso, che impegnano 92 nazioni. Guardando a Gaza, il consigliere ha offerto una lettura geopolitica dell’area, per ribadire che poco si potrà fare finché non vi sarà il reciproco riconoscimento dei due stati. Da qui il voto di astensione.

Per Francesco Gazzetti (Pd), che ha dichiarato di riconoscersi pienamente nelle parole del proprio capogruppo, “dobbiamo essere strumenti e non elementi di strumentalizzazione”. E visto che il Consiglio – come da Statuto – è eticamente legittimato ad intervenire su queste tematiche, “è importante si dia un segnale, così un giorno potremo dire che non ci siamo voltati dall’altra parte; dibattere di questi temi non è una forzatura, ma risiede nel Dna e nella storia della Regione Toscana”.

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