Aumenta l'assistenza psicologica ai giovani adulti in provincia di Livorno, Gulino: "Intensificare l'impegno"
Maria Antonietta Gulino, presidente Ordine degli Psicologi della Toscana
In provincia di Livorno crescono in modo significativo le richieste di assistenza psicologica da parte dei giovani adulti (20-35 anni), seguiti a ruota dagli adolescenti. L’ansia e i problemi relazionali sono i primi due fattori che concorrono a renderle le fasce più vulnerabili della popolazione. È quanto emerge dall’ultima indagine elaborata dall’Ordine degli Psicologi, in collaborazione con il Laboratorio di Psicometria del Dipartimento Neurofarba (Università degli Studi di Firenze). L’indagine è stata svolta su un campione di 644 professionisti di tutta la regione, intervistati in relazione al periodo marzo 2023 – marzo 2024. Per tutte le province, i professionisti coinvolti sono stati tra il 6 e il 12% degli iscritti all’Ordine. I riscontri che emergono in provincia di Livorno sono in linea con il dato regionale.
Giovani adulti in crisi, seguiti dagli adolescenti
Entrando più nel dettaglio della ricerca, gli psicologi intervistati hanno riscontrato un considerevole aumento delle richieste d’assistenza da parte dei giovani adulti (segnalate dal 95% del campione intervistato), seguiti dagli adolescenti (da 86% del campione) e dagli adulti (dal 84%). Più contenute le richieste da parte dei bambini (segnalate dal 35% degli intervistati) e degli anziani (dal 30%).
Ansia e problemi relazionali prime forme di disagio
Tra le forme di disagio più diffuse, i sintomi ansiosi e i problemi relazionali risultano particolarmente presenti. Secondo i professionisti che hanno partecipato all’indagine, l’ansia incide particolarmente tra i bambini (rilevata dal 85% degli intervistati), mentre il 77% la riscontra negli adolescenti e il 70% nei giovani adulti. I problemi relazionali si presentano in maniera rilevante negli adolescenti (segnalati dal 77% degli psicologi intervistati) e nei giovani adulti (dal 70%).
L’impatto delle nuove e delle vecchie dipendenze
Tra le nuove dipendenze, quelle correlate all’uso di internet e dei videogiochi assumono un peso specifico rilevante. Tra gli adolescenti, l’utilizzo eccessivo di internet è segnalato dall’85% dei professionisti, seguito da quello dei videogiochi (70% dei professionisti). Tra i giovani adulti, queste dipendenze sono riscontrate rispettivamente dal 66% e dal 35% degli psicologi intervistati. Per gli adulti, invece, pesano in particolare le dipendenze affettive (segnalate dal 53% dei professionisti) e quelle da uso di tabacco (dal 52%).
Uso di psicofarmaci, diffuso tra adulti e anziani
L’uso abituale di psicofarmaci rappresenta un ulteriore aspetto rilevante, in particolare per le fasce d’età più avanzate: il 61% dei professionisti rileva il fenomeno negli adulti e il 56% negli anziani. Gli psicofarmaci più utilizzati risultano essere antidepressivi e ansiolitici.
Disturbi del comportamento alimentare: adolescenti e giovani adulti in difficoltà
I disturbi del comportamento alimentare risultano essere più diffusi tra le fasce più giovani. Secondo i dati raccolti, il 75% dei professionisti li rileva negli adolescenti e il 61% nei giovani adulti. I disturbi più presenti sono anoressia nervosa, bulimia e binge eating disorder.
Il commento della presidente dell’Ordine, Maria Antonietta Gulino
"Un quadro – commenta la presidente dell’Ordine della Toscana, nonché presidente nazionale, Maria Antonietta Gulino – che ci conferma come sia necessario continuare a moltiplicare gli sforzi verso le fasce più giovani della popolazione, quelle che rappresentano il nostro domani. È qui che registriamo il maggiore tasso di vulnerabilità, sovente legato ad un mix tra fattori sempre presenti, come i disturbi ansiosi, e nuove dipendenze, come quelle digitali. Un lavoro capillare in questo senso, che inizia dalla scuola e porta consapevolezza nelle famiglie, è già in corso da tempo: adesso si tratta, per tutti gli attori a vario titolo coinvolti, di intensificare l’impegno".
Fonte: Ufficio stampa