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Piaggio, 250 lavoratori in cassa integrazione straordinaria

La rabbia del sindacato Usb: "La responsabilità non è solo dell’azienda, il governo resta a guardare"

Piaggio aprirà la cassa integrazione straordinaria per circa 250 lavoratori a partire dal 3 giugno, coinvolgendo dipendenti di tutte le linee produttive proprio nel periodo in cui tradizionalmente la produzione di scooter raggiunge il suo apice. Lo rende noto il sindacato di base Usb, che denuncia con forza la decisione dell’azienda di Pontedera.

“Ancora una volta – afferma Usb in una nota – sono i lavoratori a pagare il prezzo delle scelte aziendali. È una contraddizione inaccettabile: invece di rilanciare l’attività in una fase cruciale, Piaggio ferma tutto e scarica il costo su chi lavora”.

Il sindacato accusa Piaggio di adottare logiche speculative, sacrificando la pianificazione industriale e ignorando la tutela di salario e occupazione. “Questa è l’ennesima dimostrazione di un capitalismo in cui l’interesse del profitto immediato ha la meglio su qualsiasi visione a lungo termine. Ma la responsabilità – aggiunge Usb – non è solo dell’azienda: il governo resta a guardare, mentre si smantellano settori produttivi e si impoverisce il territorio”.

Usb ricorda inoltre come l’indotto industriale che per anni ha gravitato intorno a Piaggio sia stato progressivamente smantellato, con la complicità, secondo il sindacato, delle istituzioni locali e nazionali. Nessun piano industriale nazionale, nessuna seria politica di reindustrializzazione e nessun vincolo per le imprese che, pur avendo beneficiato di fondi pubblici, oggi restituiscono solo cassa integrazione e incertezza ai lavoratori.

La protesta del sindacato si unisce al crescente malcontento in un’area già duramente colpita dalla crisi occupazionale.

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