Il Corpo Vigili Giurati celebra 100 anni di storia con un convegno a Palazzo Vecchio
Il Corpo Vigili Giurati ha celebrato i 100 anni di attività con un grande evento che si è tenuto ieri sera nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze. La storica azienda di vigilanza privata fondata nel 1925, punto di riferimento nazionale nel settore della sicurezza, ha scelto di celebrare il prestigioso traguardo in collaborazione con il Comune di Firenze attraverso un incontro sulla “Sicurezza Urbana: visione storica ed evoluzioni future”, per ripercorrere un secolo di impegno nel garantire protezione a cittadini e imprese, e per riflettere sul ruolo strategico che la vigilanza privata riveste oggi e potrà assumere nel contesto urbano del futuro, in stretta sinergia con le forze dell’ordine e le competenti amministrazioni locali. L’iniziativa si inserisce in un più ampio programma di celebrazioni che il gruppo CVG — con sede principale a Firenze e 28 sedi operative tra Toscana e Centro-Nord Italia — ha voluto organizzare nel 2025 per rinsaldare il legame con il territorio e promuovere un confronto pubblico sull’importanza della sicurezza.
Con oltre 1.400 dipendenti, di cui 1.300 Guardie Particolari Giurate, 650 veicoli (inclusi 12 mezzi blindati e 40 imbarcazioni), 450 pattuglie e 5 centrali operative, di cui 3 certificate, il Corpo Vigili Giurati è oggi uno dei protagonisti più strutturati del settore. L’azienda gestisce oltre 200.000 interventi l’anno, servendo 65.000 clienti e coordinando 12 postazioni di allarme di primo livello operative H24, grazie alla più grande rete radio privata attiva in Italia.
L’incontro, moderato dal giornalista Dario Donato di TGCOM24, media partner dell’iniziativa, ha visto la presenza, tra gli altri, dell’Assessore alla Sicurezza del Comune di Firenze Andrea Giorgio, della Presidente ASSIV Maria Cristina Urbano, del Segretario Generale della Camera di Commercio di Firenze Giuseppe Salvini, della Presidente Sezione Orafi di Confindustria Toscana Sud Giordana Giordini, del Comandante del Corpo di Polizia Urbana di Firenze Francesco Passaretti, del Docente e Advisor Settore Sicurezza dell’Università di Bologna Alberto Pagani; come rappresentanti dell’azienda, saranno presenti Emilio Berni, Amministratore Delegato, Raffaella Berni e Chiara Berni, membri del Consiglio di Amministrazione e Gabriella Gamberini, proprietaria e presidente della Corpo Vigili Giurati Spa.






















Dalle prime biciclette usate dalle guardie giurate quando ancora non c'erano contatti diretti con la centrale operativa, ai nuovi sistemi di vigilanza integrati, dalla sicurezza percepita alle sfide per aumentare prevenzione e controllo del territorio in un mondo segnato da profondi cambiamenti, non sono mancati momenti culturali, tra cui la lettura di un racconto firmato dallo scrittore Marco Vichi, interpretato dall’attore Lorenzo Degl’Innocenti, e un brano scritto da Andrea Vecchione, da 9 anni nel Corpo Vigili Giurati, premiato con una targa per l'emozionante rappresentazione della guardia particolare giurata e del suo ruolo nella società contemporanea al fianco di imprese e privati cittadini.
“Non sia solo una celebrazione della nostra storia - afferma Emilio Berni - ma un’occasione per guardare al futuro. Una riflessione aperta sul valore della sicurezza, come fondamento della convivenza civile e della libertà individuale.”
"Questo evento è un'occasione preziosa di dialogo tra istituzioni, imprese e società civile sul ruolo importante della vigilanza privata all'interno del sistema della sicurezza urbana – afferma Andrea Giorgio – soprattutto in termini di prevenzione. Importante valorizzare le sinergie tra pubblico e privato per potenziare l'attività di prevenzione e protezione del territorio e dei cittadini che vivono quotidianamente la città."
Gli interventi
Emanuele Prisco
L'incontro si è aperto con il saluto del Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno, Emanuele Prisco, che ha espresso "apprezzamento per il servizio svolto ogni giorno con senso del dovere in un sistema di sicurezza integrato dove le forze dell'ordine lavorano assieme con professionalità in un quadro in continua evoluzione".
Andrea Giorgio
"La città sta cambiando, ogni giorno registriamo il doppio delle presenze rispetto ai residenti e abbiamo 12 milioni di turisti ogni anno, oltre ai tanti city user. I dati sull'aumento della criminalità non sono un sentimento, devono essere frutto di una analisi. La percezione della realtà è diversa da persona a persona, il punto è ricostruire la fiducia. Anche parlando di temi che spesso restano nell'ombra come le dipendenze, il disagio giovanile e la dispersione scolastica, o la marginalità sociale. Per risolvere i problemi servono alleanze trasversali. Lo stiamo facendo collaborando con la Prefettura e la Questura e una cooperazione tra pubblico e privato. Accantonare discussioni stantie e costruire. Cercare le cause dei problemi e provare a intervenire con un racconto. Non possiamo avere le forze dell'ordine tarate sulla base dei residenti perché siamo molti di più. Infine, sarebbe utile lavorare sulla certezza della pena per evitare che chi delinque e viene preso, il giorno dopo non sia nuovamente sulla strada a commettere lo stesso reato."
Emilio Berni
"Abbiamo fatto tanta strada. Il nostro spot mostra un nonno e sua nipote che entra a far parte del Corpo Vigili Giurati, è la perfetta unione tra passato e presente. Io ho visto le guardie in bicicletta e allora erano isolate, mentre oggi hanno in dotazione un palmare collegato con la Centrale operativa di supporto che accelera i tempi di risposta. Ma l'obiettivo è crescere ancora, attraverso l'ascolto giorno per giorno per crescere insieme."
Maria Cristina Urbano
"In questa azienda sono cresciuta, mi sono stati trasmessi dei valori da chi ha dedicato la sua vita per vederla crescere. Promozione dell'attività sociale, sicurezza e dignità dell'uomo. Sul piano operativo dobbiamo fare i conti con una normativa che mostra di non stare dietro ai cambiamenti. Pensiamo alla trafila burocratica: per avere la licenza e la qualifica professionale occorrono mesi, sono processi lunghi che fanno soffrire l'azienda per i tempi troppo lunghi. Stiamo chiedendo di accelerare la parte amministrativa con la digitalizzazione. E ci sarebbero inoltre, oggi, le condizioni per equiparare sicurezza pubblica e privata. Questo darebbe maggiore dignità a una professione sottostimata che però fa della professionalità il suo orgoglio e nel futuro sarà supportata sempre più dalle tecnologie intelligenti."
Francesco Passaretti
"Lavorare sulla percezione della sicurezza è la grande sfida. Grazie agli accordi siglati con la Prefettura già collaboriamo con la vigilanza privata. Non nego che sarebbe utile avere maggiori risorse sul territorio proprio per aumentare la percezione di sicurezza, sempre attraverso una attenta analisi del fenomeno. Quella che chiamiamo microcriminalità, ad esempio, è un reato giuridicamente inferiore che però può cambiare le abitudini di vita delle persone. Nel concetto di sicurezza urbana rientrano anche la riqualificazione e l'eliminazione del degrado."
Marco Vichi
"Nei miei romanzi avvengono omicidi, ma siamo negli anni '60 e a quell'epoca c'era un rapporto amichevole tra pubblica sicurezza e piccoli delinquenti che rubavano per mangiare, molti dei quali non erano percepiti come pericolosi. Già negli anni '70 tutto cambia, fino a oggi in cui la percezione di pericolo è costante anche a causa di notizie che sono sempre più negative che positive."
Giuseppe Salvini
"Cento anni di storia di un'impresa sono molti. Se pensiamo che abbiamo 140 mila aziende iscritte e su ogni cento, in 3 anni, 40 si perdono per strada. Oggi la sicurezza è una priorità per migliaia di imprese, negozi e ristoranti esposti con le vetrine sulla strada, soggette dunque a furti e rapine. Non è un caso il successo della nostra iniziativa di istituire un fondo da centinaia di migliaia di euro per aiutare le imprese soggette ad atti vandalici a prevenire i reati, ed aiutarle a essere attività commerciali riconosciute come presidio di legalità."
Giordana Giordini
"CVG è un punto di riferimento per il distretto orafo di Arezzo, il più importante d'Europa, che con 1.200 aziende e 8.000 addetti nell'indotto rappresenta 1/3 dell'export toscano. La sicurezza fa parte del nostro DNA. Il 2025 è un anno storico con il prezzo dell'oro salito a 98 euro al grammo. Per noi è la materia prima, è facile immaginare l'importanza della sicurezza. Nel 2024 il comparto ha subito più di 25 furti o tentati furti. Per questo abbiamo organizzato tavoli in Prefettura anche con la vigilanza privata. Su circa 100 chilometri abbiamo 52 aree industriali orafe, con le sole forze di polizia stimate per una popolazione di 100 mila abitanti non potremmo farcela. Abbiamo già chiesto rinforzi al ministro Piantedosi, perché è fondamentale garantire lo spostamento dei valori nella filiera: dalla materia prima, agli scarti di lavorazione. L'impegno delle forze dell'ordine può essere ripagato attraverso un maggiore impegno nel garantire la certezza della pena."
Alberto Pagani
"L'approccio alla sicurezza privata come ruolo sussidiario è oramai vecchio perché non valuta la sicurezza per quello che è, un bene di tutti. Un'azienda che chiede vigilanza privata paga anche un servizio pubblico perché produce sicurezza per tutti. Di contro, se metto il filo spinato, telecamere e guardie, sono realmente al sicuro in un contesto pericoloso? Non è possibile consumare da soli sicurezza. Concepire la sicurezza privata come secondaria è concettualmente sbagliato. Infine, per sviluppare le nuove tecnologie occorre partire dalla valutazione della minaccia; quanto è probabile e quale può essere il suo impatto."
Raffaella Berni
"Amore e coraggio: è questo che lega i vigili giurati di ieri e di oggi. Una storia che arriva dal dopoguerra in un contesto sociale di paura. Eppure, nessuno della famiglia si è mai dato per vinto, promuovendo anche un'imprenditoria al femminile, e oggi accogliamo le ragazze a braccia aperte, senza che ci sia mai stata differenza. Ci sono mamme, sorelle, mogli, fratelli e padri. Per tutti è necessaria allo stesso modo la formazione: alle norme, all'approccio reale con il rischio e per imparare a relazionarsi con ciò che è possibile o non è possibile fare nelle determinate situazioni. Per questo i nostri percorsi formativi sono completi. E per attirare i giovani è necessario far conoscere il lavoro, soprattutto esaltando il passato, le radici. Per questo abbiamo l'obiettivo di restaurare le attrezzature conservate nei magazzini delle filiali, recuperarli per realizzare un percorso didattico."
Al termine dell'incontro, Andrea Vecchione, da 9 anni guardia giurata nel comparto di Massa Carrara, è stato premiato con una targa dalla dirigenza del Gruppo CVG.
"Sono orgoglioso del riconoscimento che mi arriva da una famiglia della quale si evince l'amore per questo lavoro. È bello percepire di essere parte di un'azienda solida."
Fonte: Ufficio Stampa
