Scuole a San Miniato, Guazzini: "Improvvisazione e precarietà"
Manola Guazzini
Tra le molte cose che evidenziano, a voler essere buoni, gravissime inefficienze del modo di governare il Comune di San Miniato da parte dell'attuale giunta continuano a esserci i temi della scuola. Si è discusso di recente, sulla base di una nostra interpellanza, della situazione del Liceo Marconi, attualmente (e sicuramente per un periodo medio-lungo) collocato a La Scala, in locali per cui la Provincia deve pagare un affitto. E' venuto fuori che la Provincia, per far fronte a un'esigenza di reperire nuovi spazi in seguito alla crescita delle iscrizioni ai vari indirizzi del “Marconi” , ha deciso di procedere all'affitto di un ulteriore edificio appartenente alla stessa proprietà. E nella risposta ci è stato assicurato che la provincia, prima di procedere al contratto di locazione vuole essere sicura dell'idoneità dei locali a uso scolastico, con la lodevole intenzione di evitare una seconda situazione Liceo all'Interporto di San Donato. E a questo scopo investe anche in una progettazione esecutiva che richiede, a causa della complessità delle problematiche connesse, la progettualità di tecnici esterni.
Questo però provoca un allungamento dei tempi: tempi: è stato detto che, nell'attesa che vengano realizzati nuovi spazi per 5 aule, la sala professori, un'infermeria e un locale di deposito i tecnici della provincia “prospettano” di ricavare 2 aule nell'edificio già occupato. Ciò significa che anche almeno per il 2025-2026 ci sarà una situazione di emergenza, a scapito dei necessari spazi comuni.
C'è poi nella risposta anche un passaggio ambiguo. in cui si afferma che la provincia “può” anche prendere in considerazione, previe doverose verifiche e valutazioni anche su alternative possibili, l'ipotesi di acquisto dell'attuale sede del Liceo. Ma cosa significa “può”? La prende in considerazione, ovviamente come ipotesi, o non la prende in considerazione, magari perché, come si dice subito dopo “resta comunque valida” (formulazione che non pare così convinta) l'ipotesi di costruire il nuovo “Marconi a Ponte a Egola”?
Siccome a questa ipotesi di realizzare la nuova scuola nell' area del distributore tra Molino d'Egola e Ponte a Egola, non corrisponde dopo due anni uno straccio di cose che si possano dire fatte e nemmeno progettate; è chiaro a tutti che quell'ipotesi, difesa dalla maggioranza del Comune con una pervicacia degna di miglior causa, richiederebbe comunque il consumo di un suolo attualmente libero e la realizzazione di una scuola in prossimità dell'Egola e in presenza di una viabilità problematica; e infine, ove si passasse alla progettazione e alla realizzazione, avrebbe un costo molto alto, non è che la Provincia ci sta ripensando, e il nostro Sindaco non è tanto d'accordo?
Perché, in effetti, la si può mettere come ci pare, ma il fatto che si spendano molti soldi a La Scala vuol dire che si pensa che quella rimarrà la sede del Liceo Marconi almeno in una prospettiva decennale.
E allora perché mantenere una situazione di precarietà e di provvisorietà, e non puntare invece a un consolidamento di quella sede attraverso un progetto dotato di tutto il necessario respiro? Oppure scegliere un'ipotesi diversa, ma che abbia meno controindicazioni di quella individuata a Ponte a Egola, e che si possa prospettare come fattibile in tempi non troppo futuribili?
Mantenere questa divaricazione tra un provvisorio su cui si deve investire, perché costretti, ma che non cessa di essere considerato provvisorio, e un definitivo che non arriverà mai, è un modo sicuro per sprecare denaro pubblico e per tarpare le potenzialità di sviluppo di una scuola importante.
In altri settori dell'istruzione scolastica è spuntata da nulla, ma sta correndo e sembra ci siano già finanziamenti, l'ipotesi di un polo 0-6 a Balconevisi, in una frazione collocata su un versante collinare con gravi rischi di frana, come si è visto anche nell'allerta meteo d'aprile, e con forti problemi relativi alla viabilità di collegamento; tutto tace invece sulla questione di una riprogettazione complessiva dei servizi educativi e scolastici 0-11 nell'area della Valdegola, che è indispensabile per evitare che in quell'area venga in tempi rapidi a mancare un presidio di vita comunitaria essenziale come la scuola primaria.
Manola Guazzini - Gruppo Misto San Miniato