Fucecchio, nuovo regolamento sulle nomine comunali: polemica dell'opposizione
A Fucecchio è scoppiata la polemica dopo la proposta del Sindaco di modificare il regolamento sulle nomine comunali, eliminando il limite del doppio mandato e i vincoli di parentela. Le opposizioni denunciano una forzatura politica, accusando la maggioranza di voler legittimare nomine già contestate. La questione, ritenuta centrale per la trasparenza dell'ente, ha suscitato forte indignazione. Nella nota congiunta hanno preso parola i capigruppo consiliari di opposizione: Simone Testai per Forza Italia (FI) e Vittorio Picchianti per Fratelli d’Italia (FdI).
Una maggioranza silente ha dovuto votare la proposta del Sindaco per eliminare il limite dei mandati e i vincoli legati alla parentela
Ci siamo attivati mesi fa per contestare quello che ci pareva era un dato chiaro: Il Comune non può nominare per più di due mandati consecutivi nessun proprio rappresentante presso enti e associazioni. Ci siamo concentrati sulle incongruenze tra criteri di nomina votati all'unanimità dal consiglio comunale il 1 luglio 2024 e le nomine del Cda dell'Associazione Palio.
Questo principio in base alla DCC n. 40/2024 valeva, evidentemente, anche per tutte le altre nomine in capo al Sindaco.
Siamo stati trattati come visionari, salvo poi arrivare mercoledì 28 maggio in Consiglio Comunale e trovarci a dover votare una proposta di modifica al regolamento che avevamo già votato all'unanimità a luglio 2024 dal quale sono stati tolti proprio i punti motivo del contendere: limite ai mandati e incompatibilità legata alle parentele, peraltro come definite dalle linee guida ANCI sui criteri di nomina ed adottati da tutti i comuni italiani.
L'esigenza di modificare i criteri, togliendo il vincolo del doppio mandato ed i legami di parentela, non nasce da adeguamenti normativi, ma da esigenze puramente di parte, in quanto l'eliminazione di questi vincoli non amplia la platea dei papabili candidati, ma
paradossalmente la riduce.
Non troviamo altra spiegazione a queste modifiche se non in future nomine che con i criteri della DCC 40/24 non potrebbero essere rinnovate infatti la modifica non può essere retroattiva e pertanto non sana le nomine del CDA fatte contro la citata DCC n. 40; restiamo ancora in attesa quindi di capire come l'amministrazione intenda risolvere le incongruenze relative alle nomine già effettuate e nel frattempo restiamo increduli di fronte alla timidezza dei pochi interventi provenienti dalla maggioranza consiliare che non solo non ha accettato gli emendamenti proposti dal gruppo FdI, mirati a conservare il limite del doppio mandato (consecutivo) e la tempistica di messa a conoscenza dei consiglieri in 7 giorni e non in 3 come voluto dal Sindaco, ma non ha valutato nemmeno la risoluzione del gruppo FI che prevedeva anche la possibilità di un terzo mandato, su delega motivata del Consiglio Comunale, ed il principio sancito per legge della parità di genere; forse è consapevole dell'evidente forzatura politica attorno a un tema che si è voluto bollare come questione secondaria, ma che è centrale nella vita nell'ente.
Con i nuovi criteri di nomina, potenzialmente, gli attuali nominati da parte dell'amministrazione potranno, adesso, essere prorogati all'infinito escludendo così, eventuali future candidatura potenzialmente anche più valide e competenti. Questo è il riassunto di un criterio di nomina definito da loro democratico e trasparente.
FI – Fucecchio Il Capogruppo Simone Testai
FdI – Fucecchio il capogruppo Vittorio Picchianti