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Rifiuti sotto antenna telefonica, FdI: "Rigore per i cittadini, non per le grandi aziende"

Abbiamo appreso con un misto di stupore e sarcasmo la risposta fornita dall’assessora all’Ambiente Laura Mannucci in occasione del Consiglio Comunale del 28 maggio, in merito all’interrogazione presentata dal nostro Gruppo Consiliare sul caso dell’abbandono di rifiuti sotto l’antenna telefonica nei pressi del cimitero di Sant’Andrea: dato che è "rifiuto" qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi.

Secondo la ricostruzione dell’Amministrazione, i materiali (tra cui fili telefonici, bobine in legno e parti metalliche) lasciati sul posto – da almeno tre anni, come riferito da cittadini e segnalato dalla stampa già nell’ottobre 2024 a seguito di un nostro comunicato – non sarebbero rifiuti abbandonati, bensì “materiali in attesa di rimozione”. Una distinzione degna della più creativa semantica giuridico-ambientale.

A questo punto, ci sentiamo in dovere di ringraziare l’Assessora per aver indirettamente inaugurato un nuovo “Regolamento Fantasma per la Gestione del Territorio” secondo cui:

“Ogni azienda è libera di lasciare cavi, ferraglie e materiali vari in spazi pubblici o privati, purché dichiari – magari anche solo mentalmente – l’intenzione di rimuoverli un giorno. Nessuna sanzione sarà applicata, e nessuna segnalazione sarà inviata agli organi competenti, a meno che non siate un cittadino comune che lascia un sacchetto fuori orario.”

A beneficio della verità e del buon senso, ricordiamo sommessamente che l’art. 192 del D.Lgs. 152/2006 vieta l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti, mentre l’art. 255 del medesimo decreto stabilisce sanzioni precise a carico dei soggetti responsabili. Evidentemente, però, a Empoli queste norme non valgono se si è grandi società come Telecom Italia S.p.A. o TIM S.p.A., alle quali – parole dell’Assessore – non è stata contestata alcuna violazione, né è stato informato alcun ente di controllo ambientale.

Sorge allora spontanea una domanda: vale ancora la legge, o basta invocare “l’attesa della rimozione” per evitare qualsiasi responsabilità?

Per evitare futuri equivoci, ci permettiamo di suggerire alla Giunta di aggiornare le ordinanze municipali, inserendo la seguente clausola:

“Il deposito prolungato di materiali derivanti da cantieri, installazioni o manutenzioni, se effettuato da grandi operatori economici, non sarà mai considerato abbandono purché venga lasciato il tutto in bella vista e con la speranza che un giorno verrà rimosso.”

Ironia a parte, la vicenda è emblematica dell’approccio superficiale e contraddittorio con cui questa amministrazione tratta il decoro urbano, la tutela dell’ambiente e il principio – costituzionalmente garantito – dell’uguaglianza di fronte alla legge. Siamo di fronte a una grave inadempienza amministrativa e a un doppio standard inaccettabile: mentre ai cittadini si chiede rigore, le grandi aziende possono permettersi l’impunità.

Fratelli d’Italia Empoli continuerà a vigilare e a denunciare ogni forma di gestione disinvolta del territorio, perché la legalità non può essere opzionale. Nemmeno per chi installa antenne.

 

Cosimo Carriero – Capogruppo FdI Empoli Francesca Peccianti – Consigliere Comunale Danilo Di Stefano – Consigliere Comunale

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