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Boicottaggio Israele, Giani: "Decide consiglio regionale. Non sono contrario, ma popolo non è Netanyahu"

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha dichiarato che su eventuali azioni di boicottaggio nei confronti di Israele "la sede è il Consiglio regionale, è lì che si può approvare un atto di questo genere".

Giani ha precisato: "Non sono assolutamente contrario", ma ha distinto tra il governo Netanyahu e il popolo israeliano:
"Verso il governo Netanyahu tutte le azioni possibili di sospensione di ogni rapporto, di presa di posizione forte, siano necessarie; diverso è se invece si generalizza, e si va verso tutto il popolo di Israele".

Ha ricordato che esistono "tutti quegli israeliani che in questo momento protestano", e ha auspicato "una coscienza vera di un'Israele libero e in pace", citando il Nobel per la pace assegnato nel 1994 a Rabin, Peres e Arafat come modello da ritrovare.

Quanto a un’eventuale interruzione dei rapporti anche con il console di Israele in Toscana, Giani ha ribadito: "Ne dobbiamo parlare in Consiglio regionale", precisando che sarà il dibattito a definire i contenuti di un eventuale ordine del giorno.

 

Il PD: “Presentiamo nuova mozione per chiedere interruzione rapporti Toscana con Israele”

«La nostra posizione su quanto avviene a Gaza è nota ed è diventata quella del Consiglio regionale che ha votato recentemente a larghissima maggioranza e senza nessun contrario una nostra proposta. Una mozione che impegna la Giunta regionale a sollecitare il Governo italiano a farsi promotore, in tutte le sedi internazionali, delle seguenti priorità: il rispetto immediato del cessate il fuoco e l’interruzione delle operazioni militari; la liberazione senza condizioni degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas; la fine delle violenze nei territori palestinesi occupati; la garanzia di accesso rapido, sicuro e continuativo agli aiuti umanitari; il riconoscimento dello Stato di Palestina nel quadro della soluzione "due popoli, due Stati".

Visto il continuo aggravarsi dell’emergenza umanitaria, se c’è da fare un passo ulteriore, noi siamo ampiamente disponibili e in questo senso stiamo depositando una nostra nuova mozione che proporrà forme di pressione nei confronti del governo di Netanyahu, in particolare l’interruzione di ogni rapporto economico-commerciale-culturale.

Provvedimenti che evidentemente non sono contro il popolo israeliano, ma contro il suo governo che si è finora mostrato sordo a ogni appello della Comunità internazionale».

Così Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd in Consiglio regionale, Enrico Sostegni ed Andrea Vannucci, consiglieri regionali Pd, primi firmatari della mozione che sarà presto presentata in aula.

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