Cantini (FdI): "Dall’Amministrazione troppe incoerenze e scelte discutibili"
Isacco Cantini - coordinatore Fratelli d'Italia Empoli
«Negli ultimi mesi abbiamo assistito a una preoccupante escalation di scelte amministrative prive di visione strategica e, ancor più grave, profondamente incoerenti con i principi che la stessa maggioranza afferma di voler promuovere». Ad affermarlo è Isacco Cantini, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, che interviene su una serie di questioni emerse anche attraverso la stampa locale.
«A partire dal progetto finanziato dalla Regione Toscana con 75mila Euro e co-finanziato dal Comune di Empoli con 32mila Euro, che prevede, tra le varie iniziative, l’installazione temporanea di opere artistiche in vetro e materiali affini in alcune zone del centro per una spesa di 9mila Euro per artisti e curatori con il dichiarato fine di favorire l'inclusione sociale attraverso l'arte e la riqualificazione urbana. Un’iniziativa dalla dubbia utilità concreta per la cittadinanza, soprattutto considerando la durata limitata (sei mesi), l’ambito territoriale ristretto e la necessità di istituire una nuova figura di “supporto al curatore”, che aggiunge burocrazia e costi senza che sia chiaro il valore aggiunto per la collettività. Qual è il beneficio effettivo per l’inclusione sociale? E perché concentrare risorse su un progetto così effimero quando molte fragilità, anche educative e abitative, attendono ancora risposte tangibili?»
Cantini prosegue sottolineando come le critiche alle recenti spese per le luminarie, arrivate da più parti, siano sintomo di un malessere diffuso: «Non si tratta solo di estetica natalizia o decoro urbano. Si tratta di priorità: è giusto spendere somme rilevanti per luci e decori mentre si tagliano o si riducono servizi essenziali, anche nel campo del sociale e della scuola?»
Altro punto critico è l’occupazione del parco pubblico Mariambini, per eventi a pagamento con biglietti dal costo elevato: «Una scelta che svilisce la funzione pubblica e comunitaria di uno dei polmoni verdi della città, rendendolo terreno di guadagno per soggetti privati. È legittimo chiedersi se il Comune stia ancora governando per l’interesse collettivo o se stia diventando facilitatore di iniziative escludenti per larga parte della popolazione.»
Sulle questioni del lavoro e della sicurezza, Cantini evidenzia un’ulteriore contraddizione: «Da un lato l’amministrazione comunale ha aderito pubblicamente ai referendum dell’8 e 9 giugno, invocando tutele e sicurezza sul lavoro. Dall’altro lato, non sembra in grado di garantire il rispetto delle più elementari norme di sicurezza tra i propri dipendenti, alcuni dei quali sono stati ripresi mentre svolgevano mansioni senza i necessari DPI. Prima di impartire lezioni di etica pubblica, bisognerebbe dare il buon esempio.»
Il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia punta il dito anche contro il voto contrario espresso dal Consiglio Comunale di Empoli al piano “ReArm Europe”, in contrasto con la posizione assunta a Bruxelles dai parlamentari del Partito Democratico: «Dei 21 eurodeputati PD, 10 hanno votato a favore e 11 si sono astenuti. Com’è possibile che il PD empolese, che sbandiera la sua fedeltà ai valori europei, finisca per votare contro un piano strategico per la sicurezza e l’autonomia del continente? Evidentemente, l’ideologia prevale sulla coerenza e sul senso di responsabilità.»
Infine, Cantini non manca di rilevare l’ipocrisia di chi oggi attacca l’astensione come forma di partecipazione politica, ignorando volutamente le scelte del proprio stesso schieramento in
passato: «Quando si trattò del referendum del 2003 sull’articolo 18, fu l’allora segretario DS Piero Fassino a dichiarare pubblicamente che “l’astensione è un diritto democratico”. E ancora, nel 2009, sul referendum per modificare la legge elettorale, il Partito Democratico, pur ufficialmente diviso, vide il suo fondatore Romano Prodi dichiarare che non sarebbe andato a votare.Nel 2016 fu Napolitano sul referendum sull'estraziine degli idrocarburi a dichiarare che la Sinistra si sarebbe dovuta astenere. Nel 1999 Mattarella disse lo stesso, cioè che legittimamente gli Italiani potevano non andare a votare sul referendum per l'abrogazione della legge elettorale CD. mattarellum. Si consideri che all'epoca Mattarella era vice Presidente del Consiglio. Oggi invece, la stessa parte politica finge di indignarsi se il centrodestra decide legittimamente di non partecipare a quesiti referendari che considera fuorvianti o strumentali. Una doppia morale che non possiamo accettare.»
«Serve una politica coerente, seria, capace di scegliere con visione e senso del dovere. Fratelli d’Italia continuerà a vigilare e a proporre un’alternativa basata sulla responsabilità, sul rispetto delle regole e sul buon uso delle risorse pubbliche. La città di Empoli merita di più», conclude Cantini.
Fonte: Fratelli d'Italia Empoli