Settant'anni di Solgomma, grande festa per l'azienda di Empoli: "Una grande famiglia coesa con lo sguardo verso il futuro"
Erano gli anni Cinquanta, l'Italia e la Toscana stavano per entrare in una nuova fase. Tre soci - Ottorino Talini, Mario Bianconi e Giuseppe Menniti - aprirono una piccola officina in Carraia a Empoli. Era il 1955, esattamente settanta anni dopo quella piccola officina è diventata una realtà grande, stimata e apprezzata. È diventata "una grande famiglia". È la storia della Solgomma, solida industria della gomma tecnica, con una presenza nei principali settori industriali e reduce da una bellissima festa proprio per il settantesimo anniversario dalla nascita.



Giovedì 12 giugno alla Villa di Loro la Solgomma ha tenuto una festa colorata, vivace, familiare e appassionante, una serata in cui non sono mancati gli ospiti 'vip' e, soprattutto, in cui non sono affatto mancate le emozioni. Circa 110 persone hanno celebrato il passato, il presente e il futuro dell'azienda, ancora stabilmente in via Carraia. C'era anche il sindaco empolese Alessio Mantellassi, che ha voluto salutare e celebrare un pilastro del tessuto economico locale, e c'era pure Luciano Spalletti, amico dei titolari e sempre attento al 'suo' territorio.













"È stata una grande emozione, qualcosa di unico per chi ci lavora da tantissimo tempo. Faccio parte di Solgomma da ventisette anni, la festa mi ha fatto sentire più partecipe che mai" è il toccante commento di Chiara Montagnani, direttrice acquisti e operations di Solgomma. È stata, secondo Montagnani, "una serata diversa e divertente" che ha avuto il grande merito di cementare ancor di più un gruppo già solido.
Sì perché Solgomma alla festa non ha invitato solo autorità e nomi noti, ma ha voluto soprattutto che si stringessero attorno alla torta con settanta candeline anche i fornitori storici, le persone più rappresentative e non solo i dipendenti attuali, bensì pure gli ex dipendenti: "Abbiamo davvero raggiunto le dimensioni di una grande famiglia, siamo molto legati anche a chi ha lavorato in passato qua, adesso lo siamo ancor di più" sono le parole di Marco Di Rosa, che per Solgomma si occupa di ambiente, sicurezza e rifiuti.
La festa per i 70 anni è stata un momento importante per le famiglie Talini, Bianconi e Menniti, che ancora oggi sono al timone di Solgomma. Un video creato per l'occasione ha ripercorso la storia di quella piccola officina, nata con un magazzino e un mescolatore aperto, che oggi, nel 2025, è moderna e proiettata nel futuro: oltre a produrre mescole personalizzate, crea anche articoli tecnici e rivestimenti per cilindri con tecnologie all’avanguardia. Un'azienda il cui impianto di pesatura completamente automatizzato gestisce oltre 40 silos tra cariche, ausiliari per pesature di precisione. Un'azienda il cui cuore è il Banbury, dove due rotori frizionano i polimeri riscaldandoli e omogeneizzandoli con additivi, oli e cariche.
"Vedere la gente emozionata per il video, per l'attaccamento a questa azienda è stato ancor più emozionante" racconta Di Rosa, per cui uno dei momenti speciali della serata è stato proprio "notare come la gente si sentisse 'presa', si sentisse coinvolta".



E non solo, perché Solgomma è una ditta all'avanguardia con un occhio sì al passato ma lo sguardo aperto verso il futuro. Sia alla cena sia nella vita di tutti i giorni, Solgomma ha voluto ribadire "l'impegno per l'inclusione e l'importanza del ruolo delle donne nel lavoro". Inoltre, altro tema di cruciale importanza è e sarà "l'attenzione all'ambiente".
"Abbiamo fatto una bella festa, ci ha compattato e gratificato. Tornati al lavoro nei giorni successivi ci siamo sentiti ancora più coesi e con la voglia di far bene" dicono oggi da Solgomma. Per un'azienda che ha fatto dell'innovazione il proprio motore, è tempo di guardare avanti e, perché no, di pensare a quando le candeline saranno cento.


