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Addio al pianista e compositore Marco Vavolo

Si è spento a 85 anni Marco Vavolo, pianista, compositore e figura di riferimento nel panorama musicale fiorentino e nazionale. Storico docente del Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, dove si era diplomato giovanissimo con il massimo dei voti, Vavolo ha dedicato tutta la vita alla musica, dividendo la sua attività tra l’insegnamento, la composizione e l’esecuzione dal vivo, con una carriera che lo ha portato anche fuori dai confini italiani.

Artista colto e raffinato, ha avuto tra i suoi maestri personalità come Rio Nardi, Maria Tipo, Luigi Dallapiccola e Carlo Prosperi. Dopo un primo incarico al Conservatorio “Rossini” di Pesaro, è approdato a Firenze nel 1970, dove ha formato intere generazioni di musicisti. Ma Vavolo non è stato solo un insegnante: è stato anche uno dei primi pianisti italiani a rompere gli schemi accademici, unendo nei suoi concerti repertori classici e brani jazz, in un’epoca – gli anni ’70 e ’80 – in cui questo tipo di contaminazione era ancora poco frequente.

Con grande sensibilità e visione artistica, ha portato in scena arrangiamenti originali di Gershwin, Ellington, Joplin e persino Bach, riuscendo a rendere accessibile al grande pubblico una musica colta ma mai elitaria. Di particolare rilievo il successo della sua Gershwiniana, e le esibizioni con l’Orchestra della Toscana e il Florence Brass Group. Nel 2014 ha avuto l’onore di essere l’unico pianista italiano a esibirsi al Parlamento Europeo in occasione del trentennale dell’Unione Europea, con una sua trascrizione al pianoforte degli inni dei 28 Stati membri.

Nel corso della sua carriera ha scritto numerose opere musicali, tra cui La Pazzia di Ofelia (Spoleto, 1973), Storia di Basilio (Roma, Teatro Argentina), Il Canto del Cigno (premiato al Donizetti di Bergamo e poi al Maggio Fiorentino), Canti e Danze dall’Europa e molte altre. Ha lavorato anche per il teatro, componendo musiche di scena per registi come Landi, Ferrero, Frazzi e Bussotti, e collaborando con attori del calibro di Cervi, Foà, Poli, Valeri e Lupo.

Consulente artistico della Rai tra il 1965 e il 1980, è stato anche tra i fondatori del consiglio d’amministrazione dell’Orchestra Regionale Toscana, contribuendo in modo determinante alla sua crescita.

“Con Marco Vavolo – si legge in un messaggio di cordoglio – Firenze perde un fiorentino vero, un artigiano della musica, un uomo di genio. La sua musica continuerà a emozionarci e la sua traccia è viva in tutti noi.”

La camera ardente è allestita alle Nuove Cappelle Ofisa, in via delle Panche, oggi dalle ore 15 fino a domani alle 12. I funerali si terranno martedì 24 giugno alle ore 15 nella Chiesa dell’Immacolata in via Paoletti.

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