Reliquie di martiri albanesi a San Donato a Livizzano, la cerimonia a Montespertoli
Italia ed Albania “gemellate a S. Donato a Livizzano” nel ricordo di 38 martiri albanesi. Le reliquie di 11 dei martiri hanno “trovato casa” presso la chiesetta, situata tra Montespertoli e Montelupo Fiorentino, di cui fu parroco l’esorcista, Don Mario Boretti. Ad accogliere Mons Angelo Massafra, Arcivescovo Emerito di Scutari (Albania), per diversi anni alla guida della Conferenza Episcopale Albanese, tra le bandiere italiane, albanesi, e della santa sede, in uno scenario di festa con moltissima gente, il parroco, Don Cristian Meriggi, e le autorità civili e militari intervenute. Tra esse: il Sindaco di Montespertoli Alessio Mugnaini, il Generale dei Carabinieri Salvatore Scafuri, il Comandante della stazione dei Carabinieri di Montespertoli Maresciallo Simone Soldi. Il Cav. Vieri Lascialfari, rappresentava la Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni della Valdelsa nonché Cerimoniere della stessa. Presenti pure gli appartenenti all’Associazione Nazionale Carabinieri. Il particolare momento di fede e preghiera, in cui i fedeli hanno sperimentato da vicino gli aspetti che portano a mettere in pratica il vangelo sino alla morte, è iniziato con la testimonianza dell’Arcivescovo Emerito. Egli ha descritto cosa i beati albanesi rappresentano nell’immaginario della Chiesa e della stessa Albania bagnata dal sangue dei martiri cattolici.
Significativamente partecipata la celebrazione eucaristica, animata dalla corale diretta dal Maestro Roberto Marconcini, presieduta dallo stesso Mons. Angelo Massafra. Vi hanno preso parte il Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Firenze, Mons. Giacarlo Corti, Don Cristian Meriggi, Don Pierfrancesco Amati, Don Elia Matija, Don Cristian Comini, assistiti dal Diacono, Claudio Allegri, e dall’Accolito, Francesco Mazzocchi. Al termine della celebrazione eucaristica, le Reliquie dei beati albanesi, affiancate in tutta la cerimonia da due carabinieri in alta uniforme (con la tradizionale lucerna), autorizzati per l’occasione dai vertici dell’Arma dei carabinieri, sono state collocate nella Cappella del Sacro Cuore della chiesetta. Le reliquie sono state donate a S. Donato a Livizzano grazie all’amicizia di Don Mario Boretti verso il popolo albanese (agli anni ’90) nata dall’incontro ed ospitalità di Mons. Nicola Troshani, unico Arcivescovo albanese sopravvissuto alla persecuzione del regime di Enver Hoxha.
Per la forte presenza del Cardinale albanese Ernest Simoni (sopravvissuto alle barbarie del regime d’Albania) a S. Donato a Livizzano, alcuni definiscono la parrocchia “il suo secondo titolo cardinalizio” dopo la diaconia di S. Maria della Scala a Roma assegnatagli dal Papa. La teca reliquiario, contenente le Reliquie dei Martiri Albanesi, è stata ideata e progettata dall’Architetto ed artista Efstratios Stavrakis e realizzata dal Mastro Fabbro Massimiliano Nicolini e dal Mastro Muratore Giuseppe Coppolaro. Degne di considerazione le parole del Sindaco Montespertoli: “L’arrivo delle reliquie dei Beati martiri di Albania per il tramite dell’Arcivescovo di Scutari, Angelo Massafra rappresenta un momento importante per la parrocchia di S. Donato a Livizzano e per la comunità di Montespertoli. La storia di questi 38 martiri perseguitati dal regime comunista albanese è testimonianza di pace, rispetto, cultura della non violenza e amore per la propria comunità. Un esempio da attingere quotidianamente”. La serata si è conclusa con il concerto dell’orchestra “Il Contrappunto”. Soddisfazione per la cerimonia è stata palesata dai Cavalieri della della Confraternita del Rosario Perpetuo di Maria, e dal loro Coordinatore, Roberto Giolli, e dalla Segreteria parrocchiale nella persona di Benedetta Zani.
Fonte: Ufficio stampa