gonews.it

Barberino Tavarnelle, il sindaco Baroncelli chiude il profilo social: "Oggetto di molestie da account falsi"

Il primo cittadino annuncia che il profilo istituzionale rimarrà comunque attivo

"Oggetto di continue e ripetute molestie da parte di account falsi, ho deciso di chiudere questo profilo". Con queste parole, il sindaco di Barberino Tavarnelle, David Baroncelli, ha annunciato sui social la sua scelta di abbandonare il profilo personale.

Come spiegato in un post su Facebook, la situazione va avanti da oltre sette mesi. Nonostante le segnalazioni e i tentativi di bloccare i profili fake, le molestie non si sono fermate: "Continuano a turbare la mia serenità e quella delle persone che mi stanno vicino. Ogni settimana vengono create nuove identità che, in modo ossessivo, insultano me e altri", racconta Baroncelli.

Da qui la decisione di chiudere il profilo privato, lasciando attivo solo quello istituzionale: "Rimarrà operativo esclusivamente il profilo istituzionale, gestito insieme al personale dell’amministrazione comunale, che continuerà a essere punto di riferimento per comunicazioni e aggiornamenti sull’attività del Sindaco e dell’intera amministrazione. Grazie a tutti e tutte: è stata una bella avventura. Ci vedremo presto di persona, che forse è anche meglio per tutti. Un abbraccio e un sorriso", conclude il sindaco.

Non sono mancati i messaggi di solidarietà, tra cui quello dell’assessora regionale Serena Spinelli: "Le minacce e le molestie subite da David Baroncelli non possono lasciarci indifferenti. Anche quando non si presentano sotto forma di scontro politico, l’odio resta odio. E va condannatoAttacchi, ingiurie e molestie online colpiscono, anche se non hanno una diretta matrice politica, e non per questo sono meno gravi - prosegue Spinelli -. Anzi, mostrano quanto la cultura dell’odio e dell’aggressività sia ormai entrata nella nostra quotidianità.

Se vogliamo che da un male possa nascere qualcosa di buono, proviamo a trasformare questa brutta vicenda in un’occasione per riflettere seriamente, insieme, sull’uso che facciamo dei social. L’odio e le minacce sono parte del mondo reale. I social ne sono solo uno specchio. Ma questo non significa che dobbiamo rassegnarci o, peggio ancora, diventarne complici", conclude Spinelli.

Exit mobile version