Assemblea UNIC: lungimiranza e forza per superare la crisi
La situazione generale del comparto conciario rimane complessa, influenzata da molteplici fattori che rallentano la ripresa del mercato, ma il settore resta solido: l’assemblea UNIC-Concerie Italiane, martedì 1 luglio a Milano, è stata l’ occasione per fare il punto sull’andamento dell’ industria conciaria italiana, con la consapevolezza sia delle difficoltà attuali, che della necessità di continuare ad affrontarle al meglio. Pesano le criticità che stanno investendo l’intero comparto della moda: dalle questioni geopolitiche internazionali alle mutate abitudini al consumo, seppure, anche nell’attuale rallentamento diffuso, vanno colti possibili segnali incoraggianti.
A partire dal suo “essere lungimirante” come indicato nella relazione annuale letta dal presidente UNIC Fabrizio Nuti, sino alla capacità di rinnovarsi per superare le fasi di maggiore difficoltà, la concia italiana si conferma anello strategico della filiera moda. I risultati elaborati dal servizio economico UNIC registrano per la concia italiana, per l’anno 2024, un calo del 4,1 % della produzione su base annua, e un calo del valore del 4,5 %. Eppure, proprio per un’industria, quella del fashion, che segna significativi cambiamenti, resta la solidità del ruolo delle aziende conciarie italiane. “ Le imprese si aggregano, le filiere si integrano, gli investimenti finanziari si diversificano- prosegue il presidente Nuti nella lettura della relazione annuale- e le offerte produttive, intanto, si ampliano o si concentrano, a seconda delle esigenze specifiche. E’ un segno di salute per il settore, un indicatore del dinamismo che continua a pervadere il nostro mondo. Un brand del lusso non investe nel capitale sociale di una conceria se non crede nel materiale pelle. Così come un fondo finanziario non lo farebbe se reputasse che il business conciario non sia interessante nella marginalità di profitto”.
Tra le più urgenti sfide che si impongono al comparto conciario c’è anche quella connessa al regolamento EUDR antideforestazione, su cui, come ribadito nel corso dell’ assemblea, continua il confronto tra UNIC e i massimi livelli delle istituzioni internazionali affinchè siano accolte sul tema le istanze della concia italiana. Le iniziative di UNIC proseguono in modo trasversale guardando alla necessità di cogliere i nuovi trend del mercato e lavorando per sostenere i progetti per formazione, investimenti in ricerca e tutte le occasioni per comunicare l’eccellenza della concia italiana.
Solo nei mesi scorsi è stata presentata la pubblicazione di UNIC / Lineapelle sul restauro dell’antica Conceria di Pompei che sta proseguendo in un tour di successo che appassiona addetti ai lavori e non, affascinati dalle radici più antiche del mestiere della concia, di cui i diversi distretti conciari italiani portano significative testimonianze.
Proprio dai distretti conciari italiani provenivano molti dei numerosi ospiti intervenuti all’assemblea, che hanno portato la loro testimonianza al termine della lettura della relazione, tra questi il presidente Assoconciatori Riccardo Bandini e il presidente Consorzio Conciatori Ponte a Egola Michele Matteoli. Con loro, era presente anche il sindaco di Santa Croce sull’Arno Roberto Giannoni.
Fonte: UNIC Concerie Italiane