Impianto Biogas a Santa Maria a Monte, Sinistra Plurale: "Viabilità alternativa per mezzi pesanti"
In vista della scadenza del 21 luglio per la presentazione delle osservazioni al nuovo Piano Strutturale adottato dall’amministrazione comunale, il gruppo consiliare di Sinistra Plurale ha diffuso una nota in cui esprime alcune criticità e annuncia l’invio di proposte correttive sul tema dell’impianto di Biogas a San Donato. Di seguito il testo integrale del comunicato:
Il nuovo Piano Strutturale adottato dall’Amministrazione Comunale di Santa Maria a Monte, pur individuando le criticità legate all’impianto di Biogas di San Donato, non individua nessuna strategia per superarle. Entro il 21 di luglio tutti i partiti, le associazioni e i cittadini, possono presentare le proprie osservazioni al piano al fine di apportare le modifiche migliorative che ritengono necessarie. Una volta approvato definitivamente dal Consiglio Comunale, i successivi piani operativi dovranno necessariamente rispettare le linee programmatiche stabilite in questa fase, e potrà essere fatto o non fatto solo quanto previsto e programmato nel Piano.
È per questo che il gruppo consiliare di Sinistra Plurale sta presentando, con spirito costruttivo, una serie di osservazioni al piano strutturale sui punti a nostro avviso carenti tra i quali, appunto, quelli legati all’impianto di Biogas. Venerdì scorso abbiamo illustrato le nostre valutazioni ai cittadini di San Donato che ringraziamo per la partecipazione e per suggerimenti.
Come abbiamo spiegato nell’incontro, proporremo di inserire nel Piano la possibilità di realizzare una viabilità alternativa ai mezzi pesanti che vanno e vengono dall’impianto. Questo anche nella previsione del suo prossimo ampliamento che, presumibilmente, provocherà un aumento di traffico aggravando i problemi già esistenti specialmente nella zona di Fiorenzuola.
Ma anche i cittadini possono presentare le proprie osservazioni su questo e altri aspetti che ritengono importanti, sempre entro la scadenza del 21 luglio prossimo prevista dalla normativa. Noi li invitiamo ad esercitare un ruolo attivo per il bene del territorio dove abitano, scrollandosi di dosso la demagogia e il populismo di cui sono stati fatti oggetto per tre legislature e che hanno fatto perdere preziose opportunità, come lo stoccaggio dei materiali nell’area PEEP lontani dal centro abitato, il monitoraggio della qualità dell’aria da parte dell’ARPAT, una viabilità alternativa a spese dell’azienda, la possibilità della fornitura gratuita dell’energia per le abitazioni più vicine alla struttura. Ma non è il momento di pensare al latte versato. La legge incentiva i cittadini alla partecipazione per disegnare il futuro del loro territorio e tutti possiamo dire la nostra entro il 21 Luglio.
Non sprechiamo questa occasione.