Pd Santa Croce-Staffoli risponde al sindaco Giannoni: "Occorre farsi parte attiva per uscire dalla crisi"
Il Pd Santa Croce sull'Arno - Staffoli risponde alle affermazioni del sindaco Roberto Giannoni in seguito al tavolo di distretto della scorsa settimana, sulla crisi che il comparto conciario e, in una visione più ampia, il settore moda sta attraversando. Di seguito riportiamo il testo:
"Lontani dall’idea di voler impartire lezioni a qualcuno, approfittiamo delle dichiarazioni del Sindaco Giannoni, uscite sui giornali in questi giorni, per valorizzare quanto il metodo della concertazione pubblico-privata, di cui le istituzioni locali ed i partiti del centro sinistra sono stati uno tra gli attori principali, abbia contribuito allo sviluppo industriale del nostro territorio. Non c’è mai stata dalla nostra parte politica la volontà di porsi come obiettivo il cosiddetto “sviluppo zero”, come erroneamente dichiarato dal Sindaco Giannoni. Fin dall’inizio dello sviluppo industriale di questo territorio fu chiara ed accettata da tutti la visione secondo cui, prima di continuare nell’espansione dell’industria conciaria si dovessero risolvere i problemi ambientali che da essa potevano scaturire. Ed è proprio grazie ai partiti di centro sinistra, alle istituzioni, ai sindacati ed alla parte più illuminata delle associazioni di categoria che si svilupparono quei metodi e quei percorsi che permisero di accedere ai cosiddetti Fondi “Fio” nel 1988. Fondi che vennero utilizzati sia per potenziare il Depuratore e raggiungere la Tabella C della Legge Merli, sia per ampliare il sistema fognario. Negli anni successivi tale progettualità permise di ottenere ulteriori finanziamenti necessari al raggiungimento della Tabella A della Legge Merli e ad evitare la costruzione di nuove discariche, così come i finanziamenti europei che furono utilizzati per gli scopi previsti e consentirono al Comune di subentrare nel capitale sociale di Ecoespanso.
Per facilitare inoltre il trasferimento delle aziende dalle zone residenziali alle aree industriali, individuate dal piano regolatore, venne redatto il P.I.P. e nel 2004 fu siglato l’Accordo di Programma (cosiddetto Tubone) con lo scopo di non dover continuare ad utilizzare le deroghe sulla qualità delle acque scaricate dal Depuratore e preservare allo stesso tempo la falda freatica. Alla luce del percorso di sviluppo descritto, come Partito Democratico locale riteniamo che per continuare a promuovere il nostro distretto industriale, soprattutto in una fase storica molto complicata, non basti incontrare qualche Ministro, farsi qualche foto e rilasciare dichiarazioni, aspettando che altri ci forniscano soluzioni, ma sia necessario farsi parte attiva per intraprendere azioni nuove e raggiungere obiettivi quali ad esempio: l’efficientamento energetico delle nostre industrie, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili o da scarti di produzione e il riutilizzo dei rifiuti prodotti (economia circolare). Esistono finanziamenti europei funzionali al perseguimento di questi obiettivi. Siamo fermamente convinti che se si ottenessero risultati in questo senso si ridurrebbero i costi di produzione e di depurazione e si aiuterebbe notevolmente l’intero settore industriale. Questo dovrebbe essere il ruolo dell’Amministrazione Comunale, quello di trainare il distretto fuori da questa difficile crisi attraendo finanziamenti funzionali al rilancio del settore e promuovendo sviluppo e innovazione. Ci auguriamo che il Sindaco Giannoni, invece di irritarsi inutilmente, ponga in essere azioni più concrete ed efficaci che permettano di traghettare il nostro distretto industriale fuori da questa difficile crisi".