Nuove regole per golf car e caddy elettrici: scoppia la protesta sotto a Palazzo Vecchio
fonte: Città di Firenze
Proteste, oggi pomeriggio, sotto le finestre di Palazzo Vecchio a Firenze, dove decine di mezzi si sono dati appuntamenti per manifestare contro il provvedimento degli assessori Jacopo Vicini e Andrea Giorgio, che introduce nuove regole più stringenti per l’utilizzo di caddy elettrici, golf car, risciò e altri mezzi atipici nell’area Unesco della città. Il “Regolamento per lo svolgimento dell’attività di trasporto turistico”, che sarà presto approvato dalla Giunta dopo il passaggio in Consiglio Comunale, vieterà l’uso di questi mezzi nell’area protetta.
L’obiettivo del regolamento è disciplinare il trasporto turistico nel centro storico, garantendo sicurezza e chiarezza per operatori e cittadini. Sfruttando la normativa regionale e la necessità di tutelare il patrimonio Unesco, l’Amministrazione ha deciso di consentire la circolazione solo a navette turistiche elettriche con precise caratteristiche: massimo 8 passeggeri, colore bianco, omologazione M1 come veicoli atipici, dotate di dispositivi di sicurezza e intestate ad agenzie di viaggio. Inoltre, potranno circolare esclusivamente su due itinerari prestabiliti, previa autorizzazione della Direzione Mobilità.


A sollevare critiche è soprattutto la mancanza di confronto con le categorie interessate. Lorenzo Masi, capogruppo del MoVimento 5 Stelle, ha denunciato l’assenza di dialogo da parte degli assessori competenti, sottolineando che proprio il giorno precedente in Commissione Sviluppo Economico i rappresentanti del settore avevano chiesto un confronto mai avvenuto. “Non sorprende la protesta di oggi - ha commentato Masi - perché senza un reale confronto, queste tensioni sono inevitabili. Questo modo di procedere allontana cittadini e professionisti dal governo della città”.
Anche la CGIL di Firenze esprime preoccupazione. Gianluca Lacoppola, della segreteria Cgil, ha sottolineato come il settore del trasporto turistico con golf car e mezzi simili sia già caratterizzato da forme di lavoro irregolare e precarietà. "Proprio su questo come CGIL ci stiamo attivando per provare a dare rappresentanza a questa ulteriore forma di lavoro turistico precario - ha affermato Lacoppola -. Sarà importante che il Regolamento in questione possa essere un supporto utile per esigere i corretti rapporti lavorativi, quindi non solo lotta al lavoro nero ma anche al finto lavoro autonomo e parasubordinato, perché altrimenti rischia di produrre in ambito lavorativo effetti distorsivi.
Chiediamo per questo che prima dell'approvazione definitiva in Consiglio Comunale si preveda un passaggio con le organizzazioni sindacali in modo da poter avanzare eventuali modifiche migliorative".