Strage del Duomo di San Miniato: Lega San Miniato: "Solo falsità sul vescovo Giubbi"
"Come ogni Luglio anche quest’anno San Miniato ricorda il tragico evento del Duomo che portò alla morte 55 inermi civili a seguito di un cannoneggiamento americano che il 22 luglio 1944 investì la Cattedrale della città dove erano rifugiati centinaia di civili. Durante il cannoneggiamento un altro proiettile penetrò nella chiesa di San Domenico ma fortunatamente rimase inesploso, cosa che evitò una strage simile a quella del Duomo".
Inizia così la nota della Lega di San Miniato, che ricorda la Strage del Duomo di San Miniato e difende l'allora vescovo della città, Ugo Giubbi.
Per anni le Autorità civili hanno sorvolato sulla indegna accusa mossa velatamente, ma sostenuta per decenni e divulgata anche culturalmente, all’allora vescovo di San Miniato Ugo Giubbi correo - secondo i calunniatori - con una presunta volontà germanica di uccidere proditoriamente inermi cittadini. Addirittura in alcune occasioni pubbliche si è evitato di dire con chiarezza che l’eccidio fu conseguenza di una bomba americana. Isolato e flebile è stato – quando c’è stato - il riferimento a un “fuoco amico”.
Una ambiguità suggellata dalla testarda e prepotente volontà di esporre al pubblico due lapidi, equiparando la menzogna alla verità. Come se ciò non fosse sufficiente in questi giorni addirittura una trasmissione Rai ha avallato la vecchia tesi dell’eccidio germanico e quindi indirettamente anche eventuali responsabilità dell’allora Vescovo Giubbi, il tutto a seguito di chiacchierate con soggetti che non furono neppure testimoni del tragico evento, ma ignorando completamente decisioni di Tribunali, approfondite ricerche storiche e balistiche, testimonianze dirette di persone ancora in vita, che venti anni fa condussero alla verità dei fatti e alla eradicazione dalla facciata del Comune della lapide che per oltre mezzo secolo aveva raccontato una falsità.
Nel servizio radiotelevisivo si è anche ignorato il recente reinserimento in Duomo della fedele riproduzione di un prezioso bassorilievo duecentesco in sostituzione dell’originale che fu semidistrutto dal proiettile americano. La copia del bassorilievo è stata ricollocata nel suo posto originario cioè nel luogo di impatto del proiettile e un raggio di luce laser ricorda la traiettoria dell’impatto. Considerata la gravità e la stravaganza del servizio RAI sarebbe interessante sapere se c’è stato un “suggeritore” samminiatese a indirizzare nella direzione sbagliata e fuori dal tempo la troupe televisiva .
Ma San Miniato non dimentica la verità e anche quest’anno per ricordare le vittime del tragico evento e la croce che si volle – e in molte circostanze sibillinamente si vuole tuttora - gettare sulle spalle del Vescovo Ugo Giubbi, esponenti della Lega hanno reso omaggio alla tomba dell’alto Prelato collocata nel Duomo di San Miniato.
Fonte: Lega San Miniato - Ufficio Stampa