Stadio Empoli 'di pubblica utilità': via libera al progetto. Comune: "Accolte modifiche"
"È il primo reale Sì allo stadio, alle condizioni poste dall’Amministrazione", con queste parole il sindaco di Empoli Alessio Mantellassi ha annunciato prima attraverso una comunicazione al consiglio comunale e poi in una conferenza stampa con i giornalisti la chiusura della Conferenza dei Servizi preliminare e la dichiarazione di pubblica utilità del progetto del nuovo stadio di Empoli che sarà votata formalmente domani in Giunta. Due passi "decisivi e fondamentali”, come li definisce il sindaco, che, condizionata ad alcune procedure, porteranno alla Conferenza dei Servizi Decisoria che "ci si augura si concluda entro l'anno". Il sindaco avrebbe anche incontrato i tre Comitati civici, Stadio Si ma non Così, Stadio Sì e il Comitato Serravalle per confrontarsi sullo stato dell'arte.
"Nel luglio 2024 - spiega Mantellassi - è stato presentato il project financing e nel giro di un anno si è fatto un percorso partecipativo, creato una squadra di lavoro e convocato la Conferenza dei servizi arrivando a dichiarare la pubblica utilità. Siamo arrivati al punto più avanzato a livello nazionale per quel che riguarda la Legge Stadi. Sono soddisfatto delle competenze messe in campo dalla struttura e delle consulenze esterne richieste, un gioco di squadra che ha coinvolto anche i cittadini per essere più condiviso possibile".
Due i temi "centrali", strettamente intrecciati, che secondo Mantellassi hanno caratterizzato il progetto: il coinvolgimento e l'ascolto dei cittadini che ha portato a sottoporre all'Empoli FC alcune modifiche poi accolte. "Abbiamo detto subito che volevamo fare lo stadio, era nel nostro programma, ma che volevamo farlo bene. L'elemento di ascolto del progetto partecipativo 'Stadio Insieme' è stato estremamente utile per potenziare il legame tra progetto e città, nello sforzo di trovare un equilibrio: non dire no, ma cogliere la possibilità di un investimento di un privato trovando un equilibrio tra sostenibilità del progetto e marcato interesse pubblico dell'opera. Abbiamo provato a farlo, qualcuno dice siamo stati troppo lenti, ma per noi cose vanno fatte bene, in modo ligio rispetto alle normative. Questa Dichiarazione di pubblica utilità ci dice che non si torna indietro sulla stadio, ma che abbiamo anche capacità di ascolto", così il sindaco in consiglio comunale.
"Dal percorso partecipativo 'Stadio Insieme' - ha detto invece ai giornalisti - sono emerse tanti aspetti che poi sono stati recepiti dalla delibera del 16 gennaio con cui si chiedeva le modifiche. Voglio ringraziare quelle 300 persone che hanno partecipato al percorso, poche o tante che siano, e i comitati, perché molte di quelle richieste sono quelle che l'Amministrazione ha portato in Conferenza dei Servizi"
Le modifiche al progetto
Il Comune aveva di fatto fatto sue alcune richieste sottoposte all'Empoli, in particolare l'impatto dei 23 negozi previsti inizialmente, alcune questioni di viabilità e vivibilità del quartiere, la destinazione del Sussidiario, il mantenimento delle società sportive sotto la maratona e la realizzazione di alcune opere pubbliche; tutte 'vertenze' che "sono state integrate formalmente nel progetto", spiega il sindaco.
Il progetto stadio così come uscito dalla Conferenza dei Servizi prevede:
Il diritto di superficie per 73 anni, ossia la possibilità dell'Empoli FC di essere 'utilizzatore' della struttura per quella durata salvo poi far rientrare la proprietà nel patrimonio comunale
Lo stadio passa da 18.622 a 17.800 posti, con analogo progetto per quel che riguarda ad esempio l'eliminazione della pista di atletica
Una superficie commerciale di media struttura da 3.000 mq complessivi, comprensiva di magazzini e aree accessorie; gli esercizi commerciali passano da 23 a 8 con "una diminuzione da 6mila mq circa a 2.900mq complessivi"
Nei 12mila mq del Sussidiario non sarà più fatto un albergo come nel progetto iniziale, ma sarà organizzata un'area a verde dove si terrà anche il mercato; su questo punto per garantire la sostenibilità economica del progetto, sono state invece concesse in-kind tre aree alternative ossia quelal dietro all'AVIS, all'uscita dello svincolo di Empoli Centro e una nella vecchia scuola di Pontorme.
Il progetto integra infine una serie di opere pubbliche dal valore di circa 3 milioni: una rotatoria tra Viale delle Olimpiadi e Via Serravalle a San Martino, una rotatoria davanti alle scuole Vanghetti, la manutenzione del ponticino sull'Orme in via Bisarnella, il riammodernamento del Palaramini e la sistemazione del parcheggio di Serravalle.
Dietro al Palaramini sorgerà un'area a minibasket a uso pubblico, utilizzata solo durante le partite per i servizi di telecomunicazione.
Accolte infine anche le richieste di un canone annuale e che vengano pagate le imposte, anche comunali, riguardanti le porzioni dello stadio a destinazione commerciale e direzionale. Dal comune fanno sapere che al momento l'importo, però, "non è stato quantificato, la conferenza dei servizi non è la sede per questa valutazione". Non esisterebbe, quindi, una stima ufficiale; il Comitato Stadio Si ma non Così aveva calcolato sulle precedenti documentazioni una spesa di 450mila euro annui, ma al momento non ci sono conferme al riguardo.
"Questo primo risultato dimostra che questo progetto partecipativo ha funzionato, che siamo riusciti a far modificare il progetto secondo le nostre condizioni raccolte grazie all'ascolto. Ringrazio chi ha portato uno stimolo in tal senso nel progetto partecipativo", conclude il sindaco.
I contributi In-Kind: le tre aree
Il partenariato pubblico-privato prevede una contribuzione patrimoniale o in denaro da parte dle Comune, "la seconda era impossibile - spiega il sindaco - ci è stato quindi chiesto il Sussidiario. A seguito del percorso partecipato abbiamo 'tolto' i 12 mila mq del Sussidiario e chiesti all'Empoli FC aree alternative per la tenuta del PEF". Si è optato quindi per le tre aree sopra indicate, ossia l'area dietro l'AVIS, una all'uscita di Empoli Centro e la vecchia scuola di Pontorme.
La vecchia scuola di Pontorme, dal valore calcolato di circa 1 milione di euro, sarà destinata a 'servizi di interesse comune' con proposta per costruire una RSA. L'area di Empoli Centro sarà invece destinata a 'commerciale di media struttura' con massimo 1550mq di vendita, mentre quella dietro l'AVIS, già con capacità edificatoria, e in passato richiesta per ospitare servizi per disabilità, avrà destinazione turistico-ricettivo e quindi probabilmente sarà il luogo del famoso albergo. Su cosa vi verrà costruito però l'Amministrazione mette le mani avanti: "Noi diamo la destinazione urbanistica, ma non ci sono progetti nel dettaglio. Starà al proponente avviare tutto il procedimento che ci teniamo a specificare dovrà seguire l'iter urbanistico tradizionale".
La questione ha suscitato alcune critiche durante la discussione del consiglio comunale, in merito soprattutto al bilancio economico dell'operazione per il Comune. Sono in particolare i consigliere di Buongiorno Empoli-Siamo Empoli Leonardo Masi e Iacopo Maccari del M5S a chiedere se l'Amministrazione è in grado di quantificare le concessioni, lamentando di "minimizzare" il loro valore.
L'Amministrazione dà una cifra esatta solo per la scuola di Pontorme, essendo già tra le opere alienabili, intorno al milione di euro. Per il resto, però, non è stata data una stima precisa. Dalla documentazione visionata dal Comitato Stadio Si ma non così si parlava di "altro contributo pubblico, in kind o cash, per € 7.300.000" imputabili alle cessioni di un terreno pubblico, ma anche in questo caso al momento nessuno ha formalmente confermato la cifra.
L'amministrazione parla di "bilancio zero" per il proponente, necessario per 'parificare' l'investimento all'interno del partenariato pubblico-privato e ribadisce i benefici del progetto sotto tutti i punti di vista: "Il valore di questi beni - spiega il sindaco - oggi è estremamente più basso, è solo attraverso la Legge Stadi che permette di chiedere destinazioni che danno valore ai beni, ma per come sono ora in pancia non hanno quel valore. Noi patrimonialmente diamo un bene che acquista valore superiore perché ha affiancato una destinazione diversa grazie alla Legge. Con circa 2-3 milioni di contribuzione in-kind otteniamo inoltre 3 milioni di opere pubbliche e lo stadio, e lo facciamo cedendo aree inutilizzate".
"Il Sussidiario - ha detto il primo cittadino in consiglio comunale - aveva un valore e un'attrattività maggiore e abbiamo dovuto 'pareggiare' con altre aree più piccole. Il valore attuale di queste rispetto a quello successivo agli interventi è minore, ma sarà più che compensato dalle opere pubbliche realizzate. L'uscita in-kind ci consente di non mettere un euro e portare a casa lo stadio e opere pubbliche. Noi abbiam bisogno di cercare soldi per la piscina che non è in grado di attrarre questi investimenti, questa era un'occasione che abbiamo colto".
I prossimi passi: VIA e VAS, poi verso la gara
Il sindaco Mantellassi ha elencato lo stato dell'arte del progetto ripercorrendo le varie procedure. La Conferenza dei Servizi ha dato il via libera per la dichiarazione di pubblica utilità, ma prescrivendo la verifica di assoggettabilità al VIA per il rifacimento del parcheggio di Serravalle, in capo all'Unione dei Comuni, e di VAS per tutto il progetto comprensivo delle aree cedute.
La Conferenza dei Servizi doveva terminare la raccolta dei pareri dei vari soggetti entro 12 giugno, ma ha richiesto una sospensione di 30 giorni per approfondire alcune criticità emerse: "Il ritardo - ha spiegato il sindaco - è quindi un atto di serietà" per non tralasciare nessun dettaglio.
In particolare ci sono state osservazioni sulla necessità di verificare la non interferenza con le infrastrutture esistenti, come ad esempio i pozzi potabili e le tubazioni, su cui Acque ha fornito la planimetria e garantito che non vi sono problematiche. Sono stati quindi indicati alcuni accorgimenti di dettaglio sul cantiere da Arpat per abbattere ad esempio inquinamento acustico, e la Sovrintendenza ha chiesto di presentare in sede di cantierizzazione la relazione di interesse archeologico. In particolare dalle osservazioni di Arpat e di Asl, quest'ultima inerente l'impatto del traffico e sull'aria oltre che all'aumento delle temperature, è emersa appunto la necessità di sottoporre a VAS il progetto e a VIA il solo parcheggio.
"Il nostro è stato un atteggiamento di estrema prudenza - spiega il sindaco - abbiamo richiesto alla luce delle osservazioni di vagliare la possibilità di sottoporre a verifica di assoggettabilità di VIA su parcheggio e di VAS per l'intero progetto".
Quello appena annunciato è insomma un importante passo in avanti per lo stadio: una volta dichiarata la pubblica utilità, si dovrà attendere le tempistiche delle procedure di VIA e VAS da parte rispettivamente dell'Unione dei Comuni e della Metrocittà e, se arriverà l'esito positivo, si potrà passare dal consiglio comunale e procedere a convocare la Conferenza dei Servizi Decisoria che, data la presenza al tavolo degli stessi soggetti della conferenza preliminare che ha di fatto già vagliato la fattibilità dell'opera, dovrebbe avere esito analogo. In quel caso si potrà andare a gara.
"Il percorso è instradato seguendo gli imperativi a cui ho sempre fatto riferimento: fare, fare bene e fare insieme", chiosa il sindaco Mantellassi.