Strage nazista Falzano, l'avvocatura dello Stato ricorre contro risarcimento eredi vittime
L'Avvocatura dello Stato ha presentato ricorso contro la sentenza del Tribunale civile di Arezzo che, il 20 gennaio scorso, aveva disposto un risarcimento di 3,7 milioni di euro agli eredi delle 17 vittime della strage nazista di Falzano di Cortona (27 giugno 1944). La giudice Cristina Colombo aveva definito l'eccidio un "crimine contro l'umanità", evidenziando "la ferocia" dei soldati tedeschi contro civili inermi. Per la strage, vi furono condanne all'ergastolo in Italia (2006-2007) e in Germania (2008) nei confronti degli ufficiali Herbert Stommel ed Ernst Schoengraber. Decisiva nei processi fu la testimonianza dell’unico sopravvissuto, Gino Massetti, scomparso a giugno a 95 anni.
Dario Parrini, senatore PD, si è espresso così: "Suscita sdegno l'ennesimo esempio di ostruzionismo del governo contro i parenti delle vittime di crimini nazifascisti. Ormai l'intendimento del governo è chiaro: da una parte rifiutarsi di dare chiarimenti su quanto e come è stato fin qui utilizzato il fondo per i risarcimenti creato nel 2022 dal Governo Draghi, altrimenti non si spiega perché siano state fatte cadere nel vuoto ben sette mie interrogazioni parlamentari e numerose richieste ufficiali presentate in tal senso al Mef dal sottoscritto e da legali dei parenti delle vittime. Dall'altra parte attaccarsi a ogni pretesto per pagare il più tardi possibile i risarcimenti, cosa ignobile dato che si sta parlando di crimini contro l'umanità e data l'età avanzata dei figli delle persone uccise che attendono dallo Stato giustizia da decenni e che rischiano di morire senza ottenerne alcuna".
Secondo Parrini questa politica "di ostruzionismo viene portata avanti sia non erogando entro i termini di legge gli indennizzi dovuti a chi, in quanto possessore di una sentenza definitiva, ha fatto di richiesta di accesso al fondo ristori. Sia, in taluni casi come questo di Falzano, allontanando il più possibile, con l'impugnazione delle sentenze di primo grado, il loro passaggio in giudicato, e quindi il momento nel quale gli eredi delle vittime potranno formalmente chiedere i ristori. Sembra una commedia dell'assurdo: lo Stato con una mano ha istituito il Fondo e con l'altra fa tutto quello che può per non dovervi attingere. Quella descritta è con ogni evidenza una inaccettabile e vergognosa strategia di boicottaggio dei diritti degli eredi delle vittime del nazifascimo".