Costruisce in casa in Mugello un laboratorio di nail art abusivo
(foto di archivio)
Aveva costruito un negozio attrezzato per la nail art, per lavorare le unghie della clientela, ma in realtà non era un vero e proprio negozio. La guardia di finanza ha scoperto un laboratorio abusivo in Mugello e sanzionato una giovane donna.
Aveva allestito un salone casalingo per la ricostruzione e decorazione delle unghie, ricevendo le clienti su appuntamento, fissato tramite i social network – in particolare Instagram – dove da oltre tre anni pubblicizzava le proprie prestazioni come se fosse un centro estetico regolare, con orari per gli appuntamenti e servizi svolti.
Le indagini hanno permesso di accertare un quotidiano via vai di clienti, soprattutto giovani ragazze, che si recavano nell’appartamento.
"Durante il successivo accesso all’abitazione, eseguito con il supporto del personale ispettivo dell’Azienda USL Toscana Centro", si legge nella nota, "i finanzieri si sono trovati davanti ad un laboratorio perfettamente attrezzato, dotato di tutto il necessario all’attività: un tavolo con aspiratore, fornetti e materiale di consumo, protesi di unghie, mensole e ripiani con smalti, gel, stick, pigmenti, stamping set e tutto il materiale necessario per la ricostruzione e la decorazione delle unghie".
La donna non aveva alcuna partita iva ed era completamente sconosciuta al fisco. Inoltre non possedeva alcun titolo abilitativo. Pur avendo seguito all’estero uno specifico corso di formazione, non aveva conseguito il diploma di estetista né risultava iscritta all’Albo delle Imprese Artigiane presso la Camera di Commercio. Al termine degli accertamenti il volume d’affari non dichiarato è stato stimato pari ad oltre 58mila euro. Nel contempo sono state contestate le violazioni per l’esercizio abusivo dell’attività e la mancanza dei titoli autorizzativi, che prevedono il pagamento di sanzioni per l’importo di 10mila euro.