Il Teatro di Comunità al centro del Festival del Pensiero Popolare di San Miniato
Un piccolo borgo toscano si fa laboratorio nazionale di cultura partecipata. Dal 12 al 16 agosto 2025, a San Miniato va in scena la 17ª edizione del Festival del Pensiero Popolare, insieme al 56° Palio di San Rocco, sotto il segno delle “Trame Comunitarie”: un’edizione che celebra l’intreccio tra memoria collettiva, identità popolare e pratiche culturali condivise.
A cura dell’associazione Tra i Binari e della Comunità di San Miniato, il Festival rappresenta uno dei più longevi esempi di Teatro di Comunità in Italia, capace di coniugare arte, tradizione e partecipazione attiva degli abitanti. Non solo un evento culturale, ma un processo che riattiva storie locali, legami sociali e linguaggi collettivi, coinvolgendo tutte le generazioni.
“Vogliamo raccogliere storie e testimonianze che, come fili, tengano unito il tessuto della comunità – afferma Francesco Mugnari, tra i curatori del Festival – Portare al centro gli abitanti di San Miniato è la strada per portare al centro la comunità e la sua autodeterminazione.”
Tra i Binari, associazione che da 10 anni porta avanti l’idea di un teatro praticato non soltanto nei luoghi della rappresentazione ma che vuole anche andare ad incontrare la vita e le persone dove queste agiscono nel quotidiano, ha incontrato questo comunità e qui ha deciso di provare a seminare.
Teatro, arti performative e memoria orale
Ogni giornata è pensata come un atto performativo collettivo: concerti, spettacoli, installazioni, laboratori e narrazioni orali costruiti insieme agli abitanti, agli artisti e alle associazioni locali. Tra gli ospiti, Carovane Migranti, Sandro Joyeux & Bambara Files, la compagnia Patate & Cipolle, e Matu y la Tribu (Cile) e la scatenatissima Battaglia dei Cuscini della Compagnia Melarancio. Da segnalare anche due laboratori aperti a tutte e tutti: la body music brasiliana con Charles Raszl e il progetto “Ministero degli intrecci” della compagnia Anellodebole.
Uno degli snodi centrali sarà la presentazione del libro “San Rocco, folklore, tradizione popolare e fede nel palio di mezz’agosto” di Fabrizio Mandorlini, che restituisce alla comunità la memoria e le trasformazioni del Palio.
Il Palio come rito contemporaneo
Quest’anno il Palio di San Rocco si rinnova con un ritorno alle radici popolari: sfide ludiche, costumi storici, giochi tra i Tre Terzieri (Poggighisi, Castelvecchio, Forisporta) e una novità
importante – la divisione tra Palio dei bambini e delle bambine e quello degli adulti. Il 16 agosto, il Palio tornerà a essere un vero rito comunitario, capace di unire appartenenza e creatività.
Durante le serate saranno proiettate video-interviste realizzate nel quartiere, raccolte di memorie e racconti che costituiranno la base per un documentario in uscita nel 2026.
Cultura come pratica politica
L’intero progetto è sostenuto dall’amministrazione comunale di San Miniato che riconosce nel Festival un esempio virtuoso di cultura come bene comune. Come affermano il sindaco Simone Giglioli, la vicesindaca Azzurra Bonaccorsi e l’assessore alla cultura Matteo Squicciarini, si tratta di “un intreccio prezioso di memoria, creatività e partecipazione che dà forza all’identità collettiva”.
Il Festival del Pensiero Popolare si conferma così non solo come evento locale, ma come modello replicabile di teatro sociale, capace di costruire coesione e visione attraverso l’arte. Un luogo dove la cultura non si consuma, ma si crea insieme.
Progetto Sostenuto anche dalla Regione Toscana e il Ministero della Cultura FNSV oltre a sponsor locali e la comunità attraverso libere donazioni.


