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Sicurezza: Piantedosi a Prato per l'analisi dello situazione su tutto il territorio nazionale

Questa mattina, nella prefettura di Prato, si è tenuta la riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.

Nella riunione è stata fatta un'analisi complessiva dello stato della sicurezza sul territorio nazionale, al quale ha fatto seguito un approfondimento dedicato alla città e alla provincia di Prato.

Ordine pubblico e sicurezza, analisi dei nuovi scenari di rischio, questi i temi principali affrontati, insieme alla prevenzione e contrasto del terrorismo e dell'immigrazione irregolare.

Era presenti al Comitato i sottosegretari all'Interno Nicola Molteni, Wanda Ferro e Emanuele Prisco, il capo della Polizia, i comandanti generali dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza, il capo di Stato maggiore della Difesa, il capo del dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e il comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera. Hanno partecipato inoltre i vertici dei dipartimenti per le Libertà civili e l'immigrazione e dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile del Viminale, il direttore dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, i rappresentanti delle agenzie di intelligence, il capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, il prefetto di Prato e rappresentanti delle istituzioni locali.

Piantedosi: un "segno tangibile a questo territorio"

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha spiegato che Prato è stata scelta come sede del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica "per un motivo non banale". La città, la terza per grandezza nel centro Italia e sede di un importante distretto industriale, presenta problemi di criminalità organizzata. Il ministro ha assicurato che, dopo un "proficuo confronto anche con la magistratura", verranno implementate misure di "consolidamento e rafforzamento delle strutture operative". Ha aggiunto che la sua presenza a Prato rappresenta un "segno tangibile a questo territorio" e ha elogiato la "professionalità che gli investigatori e gli operatori delle forze di polizia stanno mettendo qui per contrastare fenomeni" che "che riguardano tutto il territorio nazionale"

Ferro (FdI):  l'impegno per la confisca dei beni

"Le organizzazioni criminali si combattono con gli arresti ma anche aggredendo i loro patrimoni per restituirli alla collettività per scopi sociali." L'onorevole Wanda Ferro (FdI), sottosegretaria all'Interno con delega ai beni confiscati, ha sottolineato l'impegno del governo nel contrasto alla criminalità organizzata. Oltre agli arresti, la strategia si concentra sulla confisca dei beni dei criminali per poi restituirli alla comunità "per scopi sociali". Secondo i dati del Viminale, nei primi sette mesi dell'anno c'è stato un aumento di quasi il 23% rispetto al 2024 nei beni destinati a nuovi usi, come il riutilizzo di aziende e immobili o la coltivazione di terreni. La sottosegretaria ha definito questo un "segnale preciso dello Stato contro la mafia" e ha promesso che l'impegno del "Governo Meloni porterà avanti fino in fondo" questo sforzo.

Spiezia: "Prato è un caso internazionale"

Il procuratore capo della Dda di Firenze, Filippo Spiezia, ha descritto Prato come un "caso internazionale", con criminali che hanno "aderenze e collegamenti operativi". Dopo l'incontro del Comitato, ha confermato un "rafforzamento degli organici di polizia e carabinieri" per la città, ritenendo la riunione "proficua per tutti". Alla domanda se la mafia cinese sia stata sottovalutata, ha risposto: "Forse sì, ma forse operava con modalità molto più coperte" - ha detto alla Tgr Rai Toscana. Ha poi aggiunto che l'interazione con la criminalità locale la sta portando a "scoprirsi", agevolando le indagini. Spiezia ha infine ribadito di aver messo in evidenza la "situazione di particolare allarme derivante dall'operatività di organizzazioni criminali anche di stampo mafioso" e di aver "ottenuto il pieno supporto anche del ministro dell'Interno sugli organici".

Calamai: una seconda compagnia di Carabinieri a Montemurlo

La riunione del Comitato presieduto dal ministro Piantedosi è durata più di tre ore, con metà del tempo dedicato alla criminalità organizzata a Prato e l'altra metà a questioni di sicurezza nazionale. Tra le decisioni prese, come comunicato dal presidente della Provincia Simone Calamai, è prevista l'istituzione di una seconda compagnia dei carabinieri a Montemurlo, che nascerà dalla trasformazione dell'attuale tenenza. L'obiettivo è rafforzare le capacità investigative e aumentare il controllo del territorio attraverso un maggior numero di personale.

Molteni: attenzione alle dinamiche geopolitiche

Il sottosegretario Nicola Molteni, dopo aver partecipato alla riunione a Prato, ha evidenziato come le "dinamiche esterne e i condizionamenti geopolitici", in particolare i conflitti in Medio Oriente e in Ucraina, abbiano un impatto significativo sull'ordine pubblico e sull'infiltrazione criminale. Ha assicurato che "l'attenzione è alta" da parte della sicurezza e dell'intelligence italiane, affermando che "l'Italia sotto questi aspetti non prende lezioni da nessuno". Ha definito la presenza delle forze dell'ordine e dell'intelligence a Prato come una prova di un monitoraggio costante. Molteni ha concluso che il Comitato è stato importante, a conferma dell'attenzione del ministro Piantedosi e del governo per Prato, con un impegno concreto per il "rafforzamento degli organici della polizia" e per la "difesa del territorio" e la sicurezza dei cittadini.

Giani: bene la sinergia fra istituzioni

Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha espresso la necessità di un "intervento forte delle forze dell'ordine" a Prato, che includa un "aumento degli organici" e una maggiore collaborazione tra le istituzioni. Ha definito "importante" il fatto che la città sia stata al centro dell'attenzione del Comitato nazionale sulla sicurezza. Giani ha infine sottolineato che "il ministro ha preso impegni operativi", ritenendo che questa "sinergia fra istituzioni porti sempre bene".

Mazzetti: "Si combatte insieme contro l'illegalità"

La deputata di Forza Italia, Erica Mazzetti, ha dichiarato che "Lo Stato c'è" e che le istituzioni stanno lavorando insieme per ripristinare l'ordine a Prato, inviando un "messaggio chiaro: si combatte insieme contro l'illegalità". Ha criticato la precedente giunta del Pd per un presunto "disinteresse e del lassismo", affermando che il governo attuale ha voltato pagina. Mazzetti ha descritto Prato come uno "specchio del deterioramento della sicurezza", dove, oltre alla mafia cinese, si sta verificando una "penetrazione di nuove mafie e criminalità" come quelle pachistane e maghrebine. Ha sottolineato l'importanza di prendere sul serio le parole del procuratore Spiezia sui contatti tra criminalità e istituzioni locali, argomento su cui il Pd "non ha mai avuto il coraggio di fare chiarezza". Infine, ha espresso "soddisfazione massima" per la visita di Piantedosi, definendola un "punto di svolta" e sottolineando l'importanza dell'impegno del ministro a potenziare le strutture di sicurezza. Mazzetti ha anche proposto l'istituzione di una dogana al Macrolotto e di un nuovo commissariato.

Fossi: "una vera e propria passerella elettorale per la destra"

Emiliano Fossi, segretario regionale Pd Toscana e deputato, interviene in merito alla riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica e dice: “Quello che è avvenuto oggi a Prato rappresenta un precedente grave. Il ministro Piantedosi ha trasformato una riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica in una vera e propria passerella elettorale per la destra. Che ci facevano i parlamentari di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia in Prefettura? E perché non è stato invitato nessun rappresentante dell'opposizione? Questa destra non rispetta nemmeno le forme della minima correttezza istituzionale."

"È inaccettabile vedere le istituzioni dello Stato utilizzate come scenografia per selfie e foto di gruppo a uso elettorale. Il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica è un organo tecnico, non un palcoscenico per la propaganda di partito. Questo utilizzo spregiudicato dell'apparato statale per fini di propaganda politica in vista delle elezioni regionali è indegno di una democrazia matura. La presenza esclusiva di parlamentari della maggioranza trasforma un atto istituzionale in un comizio mascherato. Prato e la Toscana meritano rispetto, non queste messinscene che sviliscono il ruolo delle istituzioni. Chiediamo al governo di fare chiarezza su questa deriva che confonde il ruolo dello Stato con gli interessi di parte”.

Tescaroli: una "circostanza significativa di presenza dello Stato"

Secondo il procuratore capo di Prato, Luca Tescaroli, la riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, a cui hanno partecipato il ministro dell'Interno e i sottosegretari, rappresenta un "riconoscimento della gravità dell'emergenza criminale" e una "circostanza significativa di presenza dello Stato". Tescaroli ha esposto le esigenze necessarie per un contrasto efficace, a partire dal potenziamento degli organici della magistratura e delle forze dell'ordine. Tra le richieste specifiche, ha incluso l'assunzione di personale che conosca il mandarino e i dialetti cinesi, l'estensione della legge sui collaboratori di giustizia anche agli immigrati che denunciano sfruttamento, e il miglioramento dei server per la gestione dei dati della videosorveglianza. Ha sottolineato che la presenza di un Comitato di tale livello a Prato è un evento senza precedenti e un "segnale di attenzione da parte dello Stato". Il procuratore ha poi descritto la "effervescenza criminale" in atto e il cambiamento delle organizzazioni malavitose. Ha spiegato che la criminalità organizzata è mutata, con un ruolo sempre più preponderante dei "sodalizi cinesi", che in alcuni casi mostrano caratteristiche tipiche dei clan mafiosi e sono considerati particolarmente pericolosi per la loro capacità di "instaurare rapporti con le pubbliche amministrazioni, le forze dell'ordine e la politica".

Parafrasi: Cpr in Toscana fra i temi

La Porta: La parlamentare di Fratelli d'Italia, Chiara La Porta, ha commentato la riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica a Prato, presieduta dal ministro Piantedosi. Secondo La Porta, il ministro ha annunciato un "aumento dell'organico specializzato" e la valutazione per trasformare la tenenza dei Carabinieri di Montemurlo in una compagnia. Si è discusso anche dell'importanza di creare un Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) in Toscana e di contrastare la mafia cinese, la quale non solo corrompe il tessuto sociale ed economico di Prato, ma da lì "opera in maniera pericolosa in tutta Italia e in tutto il mondo in collaborazione con altre mafie". "Il Governo Meloni è pronto a tutto per ripristinare la legalità sul nostro territorio" ha detto la deputata che ha definito l'incontro un "evento importante che denota quanta attenzione ci sia su Prato da parte del governo centrale", evidenziando che si è trattato della prima riunione del Comitato nella città toscana, e che ha visto la partecipazione delle più alte cariche delle forze dell'ordine, armate e del governo.

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