Energia, Reset e un nuovo modello di fornitura: energia green a canone fisso
Il mercato italiano dell’energia potrebbe risentire dei dazi imposti dagli Stati Uniti all’Unione Europea, nonché dei conseguenti accordi commerciali tra Bruxelles e l’amministrazione Trump. In realtà, come spiega Altroconsumo in un articolo pubblicato dall’edizione online de Il Sole 24 Ore, non è ancora chiaro quali possano essere le reali ripercussioni delle misure adottate dagli USA, dal momento che un’intesa definitiva tra le parti non è stata ancora trovata.
Il possibile impatto dei dazi sulle bollette dell’energia
L’associazione sottolinea come l’impegno preso dall’Unione Europea per acquistare 750 miliardi di euro di GNL (Gas Naturale Liquefatto) fino al 2027 rappresenta “una quota enorme” che “difficilmente gli Stati Uniti potrebbero garantire”. Nel caso in cui i termini degli accordi fossero confermati, però, l’Europa sostituirebbe il gas russo - le cui importazioni sono state già ridotte dallo scoppio della guerra in Ucraina - con quello americano, un’alternativa “più costosa per via del trasporto via nave, dello stoccaggio, della rigassificazione”. Ciò potrebbe tradursi in ulteriori rincari in bolletta per famiglie e imprese, qualora gli operatori energetici dovessero scaricare sugli utenti l’aumento dei costi.
Per questo, come riporta Il Fatto Quotidiano, l’Italia ha chiesto ampie garanzie all’UE per interrompere del tutto le importazioni di gas dalla Russia. Il Governo, si legge, ha individuato tre condizioni indispensabili per l’approvazione del regolamento che disciplina il blocco delle importazioni del gas russo (che l’Unione Europea vorrebbe anticipare al 2027). In particolare, l’esecutivo - nel corso delle negoziazioni previste per settembre - chiederà garanzie a tutela delle imprese, rispetto ad eventuali penali o azioni legali che potrebbero scaturire dall’interruzione dei contratti sia a breve che lungo termine. D’altro canto, Trump ha già minacciato un rincaro dei dazi (al 35%) qualora l’Europa dovesse venir meno agli impegni presi.
Uno scenario estremamente complesso, quindi, la cui evoluzione avrà inevitabilmente ripercussioni sul mercato italiano, in particolare quello dell’energia elettrica. Il motivo è semplice: oltre il 50% della produzione nazionale è ancora di tipo termoelettrico; in altre parole, più della metà dell’elettricità prodotta in Italia proviene da impianti che utilizzano fonti energetiche non rinnovabili, in gran parte gas naturale. Ne consegue che l’andamento del prezzo del gas tende ad influenzare direttamente quello dell’energia elettrica, anche al dettaglio. Tale ‘dipendenza’ si traduce in una spiccata instabilità, frutto delle oscillazioni di prezzo; di conseguenza, è indispensabile - specie per l’Italia - puntare sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, quali eolico e fotovoltaico, per differenziare il mix energetico, aumentare la sicurezza energetica e contenere i costi di produzione dell’energia.
Reset Energia, una formula che coniuga stabilità e flessibilità
Quello del costo dell’energia è uno degli aspetti più delicati del mercato energetico italiano; nel nostro Paese, infatti, l’elettricità ha un prezzo tra i più alti d’Europa. Il dato è confermato anche dall’ultima analisi trimestrale pubblicata dall’ENEA; nonostante il calo registrato nel secondo trimestre in tutte le maggiori economie del continente - Francia (-66%), Spagna (-55%), Germania (-37%) e Italia (-27%) - “il valore di prezzo dell’ultimo trimestre” - si legge - “è superiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente” e, in questa particolare congiuntura, l’Italia “ha registrato l’incremento maggiore (+7% rispetto al secondo trimestre 2024), il che ha fatto schizzare il differenziale con gli altri Paesi (+47% con la Germania, 231% con la Spagna, 260% con la Francia nel secondo trimestre)”.
Inoltre, nei primi sei mesi 2025 - sottolinea il rapporto - “la media semestrale del PUN è pari a 120 €/MWh, in aumento del 28% rispetto allo stesso periodo del 2024”. Il dato fotografa alla perfezione un mercato non solo oneroso per gli utenti finali ma anche piuttosto instabile, due prerogative che vanno a scapito della sostenibilità economica. Non stupisce, quindi, come i consumatori italiani siano sempre più attratti da offerte commerciali in grado di garantire una buona stabilità (in termini di costi) tanto sul breve quanto nel medio periodo.
Tra queste si segnala la proposta di nuovo fornitore, attivo da questa estate sul mercato italiano: Reset Energia. Parte di un gruppo industriale più grande, con all’attivo oltre 130mila punti di fornitura e più di cinque milioni di bollette emesse negli ultimi dieci anni, l’azienda offre la possibilità di sottoscrivere un servizio di fornitura di energia elettrica in abbonamento a canone mensile fisso. L’importo comprende oneri di trasporto e gestione del contatore, oneri generali di sistema, imposte e IVA, ed è associato ad una fascia di consumo specifica. In sintesi, i clienti possono scegliere quanta energia avere a disposizione ogni mese a fronte di un prezzo ‘tutto compreso’; nel caso in cui il dispendio di energia dovesse superare la soglia massima prevista dalla fascia del proprio abbonamento, Reset fatturerà la quota eccedente ad un costo fisso, anch’esso comprensivo di oneri accessori, IVA e imposte.
L’obiettivo dell’azienda, però, è quello di incentivare e premiare il risparmio, facendone un’attività dinamica e partecipativa fatta di tante piccole azioni quotidiane. Al fine di favorire lo sviluppo di un modello di consumo più responsabile e consapevole, Reset ha sviluppato una web app che permette ai propri clienti di monitorare i consumi e accedere alle previsioni di spesa su base mensile, avendo così a disposizione due strumenti utili per tenere sotto controllo l’impiego dell’energia elettrica ed evitare sprechi e ‘sforamenti’. In aggiunta, il fornitore implementa uno specifico meccanismo di credito a favore degli utenti virtuosi, ovvero coloro che consumano meno di quanto previsto dalla fascia di abbonamento. La quota di energia inutilizzata viene rivalorizzata in un credito restituito al cliente sulla bolletta del mese successivo.
Con reset la tecnologia è al servizio della sostenibilità
La web app di Reset Energia -a breve- può consentire, inoltre, di accedere a sconti fissi in bolletta, sfruttando specifiche funzionalità quali attività ricorrenti - da eseguire sull’app stessa - oppure “invita un amico”: lo sconto viene applicato finché l’utente invitato resta cliente dell’azienda.
Tramite la web app, infine, è possibile ricevere notifiche ‘intelligenti’ con consigli e suggerimenti per evitare sprechi e ottimizzare il consumo di energia. Tale funzionalità è espressione di un interesse molto più ampio, da parte di Reset, verso la sostenibilità ambientale, testimoniato innanzitutto dalla scelta - come si legge anche qui - di distribuire energia elettrica pulita, green al 100%, prodotta utilizzando fonti rinnovabili, certificate dal meccanismo di annullamento delle Garanzie d’Origine. In realtà, l’attenzione verso la sostenibilità (sia economica che ambientale) in relazione ai consumi domestici è anche il leitmotiv dell’attività social di Reset, capace di imporsi in poco tempo come il fornitore di energia con più seguito in Italia. Utilizzando le principali piattaforme social (Instagram, Facebook) e il proprio canale YouTube, l’azienda condivide ogni giorno contenuti ‘a tema’, brevi video che spiegano come utilizzare correttamente i più comuni elettrodomestici e come scegliere i modelli più efficienti dal punto di vista energetico. La community di Reset, oltre a costituire un’ampia platea di utenti attivi accomunati dalla sensibilità verso le tematiche ambientali, è anche l’ambiente all’interno del quale l’idea di un nuovo fornitore di energia è maturata, prima di prendere forma concretamente dopo circa due anni di progettazione e sviluppo.