Due gattini gettati nell'organico, drammatica scoperta a Calcinaia
Due gattini appena nati sono stati ritrovati in un sacchetto di plastica, gettati nel mastello destinato alla raccolta dell'organico. L'episodio, che ha scosso la comunità di Calcinaia, è avvenuto nei giorni scorsi: a fare la drammatica scoperta sono stati due operatori ecologici che, durante il giro di raccolta, hanno avvertito un flebile miagolio provenire dal contenitore. A quel punto, senza esitazione, hanno fermato il lavoro e avvertito immediatamente il comando di Calcinaia della polizia locale dell'Unione Valdera.
Gli agenti, intervenuti sul posto, dopo un rapido sopralluogo hanno rintracciato la presunta responsabile: una donna della zona, proprietaria di una gatta che da poco aveva partorito cinque cuccioli. La stessa, sempre da quanto ricostruito dagli agenti, ha riferito che uno dei piccoli era nato morto e un altro gravemente ferito e di non aver saputo come gestire la situazione. Una giustificazione che non ha impedito di far scattare la denuncia per maltrattamento di animali. Nonostante l’immediato affidamento alle cure veterinarie, purtroppo i gattini non sono sopravvissuti.
"Tra le attività prioritarie della Polizia Locale - ha dichiarato il dirigente Francesco Frutti - vi è la tutela della comunità nel suo significato più ampio. Questo significa non soltanto garantire la sicurezza delle persone e dei beni, ma anche e soprattutto vigilare sul benessere e sulla tutela degli animali. Essi fanno parte del nostro tessuto sociale e meritano rispetto e protezione. È nostro dovere intervenire con fermezza in casi di maltrattamento, ma anche sensibilizzare i cittadini a comportamenti responsabili".
Dopo il caso, dalla polizia locale di Calcinaia parte l'appello rivolto alla cittadinanza per la sterilizzazione, definita la "prima forma di prevenzione contro episodi simili. Troppe cucciolate indesiderate finiscono abbandonate, spesso in condizioni di estrema sofferenza". Come ricordato dagli agenti "sterilizzare non significa privare un animale, ma proteggerlo. È un gesto di amore e responsabilità che riduce il randagismo, previene sofferenze e contribuisce a una convivenza più civile tra uomo e animale".